38- Face the truth

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Il giorno seguente...

Torch: ma sei fuori, Xavier?! Non puoi presentarti dal nulla da lei e sbatterle in faccia che sei suo fratello!
Xavier: l'ho cercata per anni, Torch! Adesso che sono riuscito a trovarla voglio andare da lei!
Torch: devi andarci piano, amico!
Gazelle: parli proprio tu di andarci piano?
Torch: -si ammutolì.
Xavier: portami da lei!
Gazelle: per quanto Torch possa essere una testa calda che scioglie tutti i pochi neuroni che ha, questa volta ha ragione. Non puoi andare lì all'improvviso. Un approccio diretto non è l'ideale, devi prendere la cosa con più calma... come l'acqua che piano piano diventa ghiaccio. Rischi di traumatizzarla, lei non si ricorda di te, perciò devi studiare un piano che non la spaventi e soprattutto che non ti faccia beccare da papà
Xavier: non si ricorda... di me?
Gazelle: è vero, Xavier. I terrestri le hanno cancellato la memoria. Sono gli stessi terrestri che stanno cercando anche noi
Xavier: ci sono ancora persone che stanno cercando di portarci via da qui?
Torch: ci sono ancora persone come Ray Dark
Xavier: aspettate! Ray Dark è quell'uomo che ha fatto un affronto a papà? -domandò leggermente preoccupato.
Gazelle: esatto
Xavier: allora significa che quella ragazza che papà stava tenendo sotto controllo era Axera. Era lei la ragazza della nostra scuola che era stata rapita! Ma le avevano cancellato la memoria, non poteva ricordare nulla! Perché l'hanno fatta soffrire così tanto senza motivo?!
Jordan: -entrò nella stanza- amico, calmati! Perché stai urlando?!
Gazelle: menomale che sei arrivato. Parlaci tu, a noi non dà ascolto
Xavier: ma tu lo sapevi?! -domandò a Jordan.
Jordan: cosa?
Xavier: che la ragazza con cui condividevi la stanza era mia sorella!
Jordan: cosa?! Quella ragazza era Axera?!
Xavier: come possiamo non averla riconosciuta?!
Jordan: amico, l'ultima volta che l'hai vista avevi sì e no cinque o sei anni. Ora ne avrà almeno quindici, una persona cresce tanto in dieci anni
Xavier: chissà cosa penserà di me... penserà che non l'ho mai cercata perché non mi importava niente di lei. Non voglio che pensi questo, devo andare a parlarle!
Jordan: amico, non puoi precipitarti da lei così. Sei un turbine di emozioni e Axera sta vivendo una situazione delicata. Devi andarci piano con lei
Xavier: non puoi impedirmi di vederla
Jordan: non voglio impediterlo, voglio accompagnarti. Da solo faresti soltanto un macello.

Axera's pov

Axel non si arrabbiò affatto con Erik. In fondo aveva capito che tutto quello che era successo non era né per colpa sua né mia, però era ancora furioso. Non faceva altro che dire che doveva trovare Torch per farlo fuori. Si stava agitando troppo, così cercai di farlo calmare. Lo convisi a guardare un film con me e poco dopo appoggiò la testa sulle mie gambe. Lo feci rilassare con dei piccoli massaggi e carezze, tant'è che dopo pochi minuti crollò sul divano, completamente addormentato. Quando il film finì decisi di lasciarlo dormire, così uscii per fare una passeggiata sul fiume. Avevo davvero bisogno di uscire per prendere una boccata d'aria pulita.

Nel frattempo...

Xavier: ma dove mi hai portato, Jordan?
Jordan: Axera vive a Tokyo, no?
Xavier: qui c'ero arrivato anche io, però non è che a Tokyo, la capitale del Giappone, ci abita una sola persona, sai?
Jordan: sei un genio, fattelo dire -ammise sarcastico.
Xavier: mh?
Jordan: tua sorella è laggiù
Xavier: eh?
Jordan: vedi quella ragazza che sta camminando vicino al fiume?
Xavier: eh
Jordan: è Axera.

Il cuore di Xavier si fermò per un secondo.

Xavier: come sapevi che era qui?
Jordan: per me è molto facile far sciogliere i neuroni di Torch. Sono riuscito a farmelo dire
Xavier: SEI UN GRANDE~
Jordan: vedi di non sprecare questa informazione. Devi comportarti bene

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeМесто, где живут истории. Откройте их для себя