48- Why do you feel ashamed?

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[Come avevo precedentemente detto ho saltato diverse tappe che fanno i ragazzi per trovare nuovi calciatori perché accadono le stesse identiche cose e raccontarle mi sembrava un po' inutile visto che le sapete già. Però adesso mi voglio un attimo fermare sulla sosta ad Osaka perché voglio far accadere qualcosa].

In viaggio verso Osaka...

Con il trascorrere del tempo gli amici che ci lasciavano erano sempre di più. C'era chi si era infortunato e chi aveva perso la motivazione. Della Raimon che aveva vinto il Football Frontier non era rimasto quasi più nessuno, perciò l'allenatrice Shiller aveva iniziato un viaggio con noi in giro per il Giappone alla ricerca di giocatori sempre più forti. Aveva in mente di creare una squadra più forte e dovevo ammettere che ci stava riuscendo perché i nuovi acquisti non erano niente male. Con il tempo riuscii ad accettare anche la presenza di Shawn nella squadra. In fin dei conti non era niente male come attaccante, avevamo persino iniziato a lavorare a delle tecniche combinate e per quanto potessero essere potenti, mi sembravano comunque meno potenti di quelle che avevo creato con Axel. Con Shawn non riuscivo a tirare fuori tutta la mia forza, ma come avrei potuto farlo? Come avrei potuto andare d'accordo con il ghiaccio siderale quando il mio cuore era abituato a prendere fuoco?

Il tempo passava e non ero riuscita ad avere notizie di Axel nemmeno una volta. Avevo persino smesso di chiamarlo perché ormai avevo capito che aveva cambiato numero. Non lo vedevo e sentivo da settimane, sembrava quasi svanito nel nulla. La sua mancanza mi stava distruggendo, più andavo avanti e più la situazione peggiorava. Ero demotivata, non riuscivo a fare quasi nulla, persino allenarmi era diventato troppo difficile. Non ero concentrata, sbagliavo anche le azioni più semplici... ero un totale disastro. I miei amici cercavano di motivarmi ogni volta, non volevano né che mi lasciassi andare né che corressi il rischio di essere cacciata dalla squadra per il mio comportamento.
Apprezzavo davvero tanto il loro interessamento e spesso riuscivano anche a farmi stare meglio. A volte sembrava come se non fosse successo nulla, ma erano sempre momenti molto fugaci perché quando poi guardavo i miei compagni mi rendevo conto che Axel non c'era e il mio malumore tornava.

Che fine aveva fatto? Dov'era? Cosa faceva per passare il tempo? Aveva qualcuno che lo consolava per la mia mancanza e per quella dei nostri amici o era già andato avanti e viveva serenamente la sua vita perché si era dimenticato di noi?

Mesi fa non avrei nemmeno mai pensato che un pensiero del genere potesse venirmi in mente. Non avrei mai dubitato di lui o dei suoi sentimenti perché ero completamente certa che non mi avrebbe mai lasciata... eppure...

Perché non si era mai fatto sentire? Perché ignorava tutte le mie chiamate? Potevo ancora ritenermi la sua ragazza? Potevo ancora ritenermi la ragazza che aveva segnato la sua vita con un tiro di rigore?

Quando arrivammo, tutti quanti iniziarono a prendere i borsoni dal portabagagli. La strada era stata abbastanza lunga e tortuosa, perciò il mio borsone non era più dove lo avevo lasciato. Era arrivato in fondo, dietro gli altri bagagli. Sbuffai e dissi agli altri che potevano scendere e che li avrei raggiunti subito dopo aver recuperato il borsone. Arrivai alla fine dell'autobus e mentre cercavo di recuperarlo, notai che non era il solo borsone ad essere lì. Li afferrai entrambi e li tirai verso di me, ma riuscii a realizzare che borsone fosse solo poco dopo.
Riconobbi la sua scrittura, il suo "A.B." scritto accanto alla cerniera. Aveva persino dimenticato di riprendersi il borsone. Era un disordinato cronico e per ritrovare le cose che perdeva o lasciava in giro, aveva iniziato a scrivere le sue iniziali su ogni cosa che aveva.

Io: ..il solito Axel disordinato.. -piccole lacrime di commozione iniziarono a scendere, silenziose.

Mi sedetti sul sedile e piano piano cominciai a rovistare tra le sue cose. Trovai il cambio di vestiti che portava prima di giocare la sua ultima partita con la Raimon. Erano ancora impregnati del suo dolce ma forte profumo e bastò quello a bloccarmi il fiato in gola e a farmi esplodere il cuore.
Continuai a rovistare e trovai altre cose come bustine di merendine vuote, la sua borraccia, il suo asciugamano... ma poi dentro una tasca interna trovai dei foglietti piegati con cura. Li presi tra le mani e li aprii. Era la scrittura di Axel...

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeWo Geschichten leben. Entdecke jetzt