25- Take the risk or lose the chance

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Quella notte non riuscii a chiudere occhio. La mia mente era una folla di pensieri assordanti, era come se ognuno di loro cercasse di farsi sentire da me ma a causa dell'enorme casino che creavano tutti insieme non riuscivo a focalizzarmi su nessuno di loro. Non riuscivo a capire niente.

Dark mi aveva rivelato il mio vero nome, le mie vere radici. Potevo finalmente smettere di essere Axera Wave e ricominciare ad essere Axera Foster.

Foster...

Purtroppo non mi sembrò famigliare come speravo. Non riuscivo ad associarci nessun volto e non potetti negare che la cosa mi ferì abbastanza, sapevo solo che era il cognome della mia vera famiglia, dei miei genitori e.. di mio fratello.

Il detective Smith mi disse che i miei genitori non potevano prendersi cura di noi e che ci lasciarono in un orfanotrofio per questo, ma perché in tutti questi anni non hanno mai provato a rimettersi in contatto con noi?

Perché.. perché nemmeno Xavier lo aveva fatto? Perché non mi aveva mai cercata?

Cercai di distrarmi da quei brutti pensieri e ricominciai a studiare la stanzetta in cui mi trovavo. Le pareti nero pece la facevano sembrare ancora più buia di quanto già non fosse. Se non fosse stato per una piccola finestrella che si trovava poco sopra il tavolino sarebbe stata completamente buia. Poi sia la finestra che la porta erano bloccate da un'inferrata, non avrei mai potuto usarle come via di fuga.

Ero bloccata lì dentro.

Ad un certo punto la porta si aprì e dietro di essa apparve un ragazzo abbastanza alto con lunghi capelli biondi. Portava un vassoio in mano.

XX: la tua colazione
Io: n-non mangio il cibo che mi manda quell'uomo
XX: vuoi morire di fame?
Io: può averci messo qualcosa, non mi fido di lui
XX: non ti avvelenerebbe mai, ha bisogno che tu sia lucida. E poi posso giurarti che non ci ha messo nulla, te l'ho preparata io con le mie mani -mi disse mentre appoggiava il vassoio vicino a me.
Io: mhh~ -afferrai dei biscotti e cominciai a mangiarli.
XX: hai deciso di rimanere qui per sempre?
Io: cosa?
XX: se non parli non ti lascerà mai andare
Io: non posso aiutarlo, non ricordo niente
XX: è qui che ti sbagli. Tu in realtà sai tutto quello che vuole sapere. I ricordi sono ancora nella tua testa, sono solo stati coperti da quelli fasulli di Patrick. Vuole solo farteli ricordare
Io: beh, non decido io quando farmi tornare la memoria. Succede e basta
XX: quindi hai già ricordato qualcosa
Io: sì, ma niente che possa tornargli utile. Non credo che gli interessi sapere qual è il mio gusto di gelato preferito
XX: Dark è certo che ti tornerà la memoria
Io: invece no, non succederà. È-È tutto inutile~ proprio come lo è tenermi chiusa qui
XX: invece no. Se stai qui, la Raimon è più debole. Ci sono più possibilità che perda ed è ciò che il comandante vuole
Io: ma chi sei tu?
XX: mi chiamo Byron Love e sono il capitano della Zeus Jr High, la nuova squadra guidata da Dark
Io: ALLORA VATTENE! NON VOGLIO AVERE NIENTE A CHE FARE CON TE!
Byron: non temermi, non sono cattivo
Io: non puoi essere una brava persona se prendi volontariamente ordini da uno come Dark
Byron: lui comanda solo le mie azioni sul campo, non la mia vita. Per questo sono qui.. per aiutarti
Io: puoi farmi uscire da qui?
Byron: pur volendo, non posso farlo. Questo posto pullula di uomini che prendono ordini solo da Dark. Se dovessero scoprirci sarebbe un bel problema per entrambi
Io: e allora come puoi aiutarmi?
Byron: non voglio lasciarti sola, temo che peggiorerebbe le tue condizioni mentali, che sono già molto delicate. Cercherò di farti compagnia e tenerti informata su quello che succede fuori
Io: ..Axel.. come sta?
Byron: Axel Blaze?
Io: s-sì, lui
Byron: non lo so, ma posso informarmi
Io: g-grazie
Byron: tornerò per pranzo -andò via.
Io: v-va bene.

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora