12- Your beauty leaves me speechless

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Mattina seguente...

Non appena sentii il suono della sveglia alzai il busto e mi misi seduta con le gambe distese sul letto per potermi stiracchiare. Protesi le braccia verso l'alto e poi ruotai il busto prima a destra e poi a sinistra, cercando di svegliare i muscoli ancora addormentati. Quando mi voltai a destra, vidi il corpo di Axel ancora immerso nel mondo dei sogni. Era talmente bello vederlo dormire che la sola idea di svegliarlo mi infastidiva. Sapevo che era da tempo che non riusciva più a dormire tranquillo a causa dei suoi sensi di colpa, perciò vederlo così tranquillo.. grazie alla mia presenza.. mi faceva esplodere il cuore di felicità. Purtroppo però non potevamo permetterci di arrivare di nuovo in ritardo, perciò decisi di svegliarlo in un modo che lo avrebbe riportato nel mondo reale in pochissimo tempo.
Afferrai delicatamente il suo volto con le mani e poi mi sporsi in avanti, fino ad arrivare al suo viso. Senza più aspettare, iniziai a stampargli dei piccoli baci che, con il tempo, si intensificavano, fino al momento in cui non sentii il mio ragazzo fare forza sul materasso con un braccio per tirarsi su e afferrare il mio volto, soltanto per ricambiare i miei baci.

Axel: ..altro che "buongiorno con nutella fa più buona la vita", un buongiorno così renderebbe degna di essere vissuta anche la giornata più brutta -disse con la voce ancora impastata dal sonno.
Io: addirittura?
Axel: sì.. -mi sorrise.
Io: allora ti darò lo stesso buongiorno anche domani, il giorno dopo e il giorno dopo ancora -sorrisi sulle sue labbra prima di baciarlo ancora.
Axel: ..ecco perché ti amo -disse mentre accarezzava la mia vita con la sua mano libera.
Io: ma a patto che ti alzi subito e andiamo a prepararci per la scuola.

Senza neanche lasciarmi finire di parlare, lo vidi mentre si fiondava rapidamente giù dal letto e si precipitava in bagno.

Axel: cosa fai ancora sul letto?! Alzati subito! Dobbiamo darci una mossa o arriveremo tardi!

Ahh.. Axel.. ecco perché io invece amo te.

A scuola.

Axel: in quindici minuti sono riuscito a lavarmi, vestirmi e fare colazione! Mi sono meritato il suo buongiorno speciale, non è vero ragazzi?

Tutti i nostri amici ridacchiarono. Erano felici che per una volta fossimo riusciti ad arrivare in anticipo, finalmente potevamo riunirci nel club e fare due chiacchiere prima dell'inizio delle lezioni.

Io: sì, tranquillo, è tutto tuo.. -ridacchiai.
Nathan: insomma, abbiamo scoperto come far essere puntuale Axel -scherzò.
Steve: e se un giorno lei non dovesse esserci come faremo a farlo arrivare puntuale?
Nathan: ci rassegneremo, purtroppo, non esiste un altro metodo altrettanto efficace
Axel: puoi dirlo forte amico!

Mark: sono finito, non ce la farò mai, questa volta verrò sconfitto!
Sam: capitano, perché dici così? Non ti ho mai visto così demoralizzato
Todd: già.. di solito non ti fai mai abbattere!
Nathan: ..non sarà mica per il compito di matematica?
Mark: ..la matematica è un avversario che non potrò mai battere..
Kevin: e chi sa che mi credevo! Tanto rumore per nulla..
Jack: è per questo che sei così demotivato, capitano?
Mark: ..sì..
Max: forza capitano, quanto potrà mai essere difficile?
Mark: tipo tantissimo! Sono finito!
Steve: beh.. io so che nel compito ci saranno soprattutto i volumi dei poliedri, almeno quelli li hai studiati?
Mark: POLI CHE?!
Willy: eheh.. sarà una passeggiata tutta in pianura per me! Capitano, sono disposto a insegnarti il minimo indispensabile per superare il compito
Mark: sei la mia unica speranza Willy..

Suonò la campanella e andammo in classe. Avevavamo il compito alla terza ora, dopo la ricreazione.

Io: allora capitano? Come va?
Mark: Willy mi ha insegnato dei trucchetti per capire quali formule usare, credo di potercela fare!

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeWhere stories live. Discover now