101- A new beginning

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Cos'è una cicatrice?

Una ferita mai rimarginata, il tormento di una sofferenza mai alleviata, un sentimento incompreso, insomma può essere tante cose, fin troppe.


Però c'era un dubbio, un passaggio di quella spiegazione che non era stato ben assimilato: le cicatrici possono essere anche qualcosa di bello, nonostante facciano molto male?


Io non credo, sai? Non c'è niente di bello nelle cicatrici perché, anche se dopo un po' di tempo si rimarginano, ti lasciano un segno indelebile addosso.. e ogni volta che lo rivedi, è come se quella ferita si riaprisse e ricominciasse a tormentarti.


Isabelle: ma che stai dicendo?
Xavier: chi diavolo sei tu? Non ti conosco!
I

sabelle: Xavier, non scherzare..

Xavier: smettila di toccarmi, cosa vuoi da~?! -una forte fitta alla testa gli mozzò il fiato- Cazzo, la t-testa.. -inizia a massaggiarsela.
I

sabelle: ..hai un grosso bernoccolo sulla testa, devi averla sbattuta durante l'impatto. Come ti senti?

Xavier: mi sento.. stordito? Ma che caspita ci faccio qui? Perché sono sdraiato sulla strada?
Isabelle: ..X-Xavier..
Xavier: potresti dirmi come ti chiami, perdonami, io non so chi sei..
Isabelle: -inizia a piangere, stringendosi Xavier tra le braccia.
Xavier: ho.. ho forse detto qualcosa di sbagliato? Perdonami, non vole~
Isabelle: nono, sta' tranquillo.. non preoccuparti -si sforzò di restare calma.

Axel: ..è colpa nostra..
Isabelle: non avremmo dovuto fargli quello stupido scherzo!
Axel: loro non sarebbero scappati e, di conseguenza, non sarebbero stati investiti~
Axera: siamo stati investiti?! E quando?
Axel: ..poco fa..
Axera: cazzo.. e sto bene? Non ho nulla di rotto?
Axel: grazie al cielo no
Axera: e tu perché sei qui?
Axel: sono venuto a soccorrerti
Axera: ahh.. ma io e te ci conosciamo?
Axel: sì, ci conosciamo
Axera: ah.. devi perdonarmi, ma non riesco proprio a ricordare chi sei.. -ammette un po' dispiaciuta.
Axel: non preoccuparti, non è un problema -le rispose, cercando di tranquillizzarla, anche se lui si stava sentendo morire.

Nel momento in cui Axera abbassa lo sguardo, Axel si gira verso Isabelle e le mima con le labbra:

Axel: lei.. lei non si ricorda di me.. -inizia a piangere silenziosamente, in preda alla disperazione.

Stringe la propria ragazza tra le braccia, pregando in tutti i modi possibili e immaginabili, affinché tutto quel disastro fosse solo un brutto scherzo o un sogno, ma gli crollò completamente il mondo addosso quando realizzò che, in verità, fosse solo la triste e cruda realtà.
Perciò cominciò a piangere sileziosamente, assieme ad Isabelle.

Axera: che ci facciamo in mezzo alla strada?
Xavier: e perché ci state guardando in quel modo? Ehi, siamo ancora vivi! -cercò di sdrammatizzare.
Axel: ora vi portiamo in infermeria, vi spiegherà tutto la dottoressa.

Axel, Isabelle e tutti gli altri aiutarono i loro amici ad alzarsi e ad accompagnarli in infermeria.

Isabelle: e adesso cosa facciamo?
Axel: affrontiamo le conseguenze delle nostre azioni: abbiamo sbagliato a fargli quello scherzo, è colpa nostra se adesso sono ridotti così
Isabelle: quindi stai dicendo che meritiamo di non sentirci più amati da loro?
Axel: Axera è innamorata di me! Ha solo perso la memoria, perciò adesso non può ricordarlo. Se lotterà con tutte le sue forze, riuscirà a riacquistare la memoria.. e tornerà ad amarmi anche concretamente..
Isabelle: l-lo so, hai ragione, però~
Axel: -appoggiò una mano sulla sua spalla- io e te, però, dobbiamo impegnarci più di loro, dobbiamo aiutarli a ricordare mano a mano, senza cedere alle tentazioni. Hai capito?
Isabelle: ..solo così potremo rimediare al nostro sbaglio..

Una volta giunti in infermeria, la dottoressa iniziò a visitare i ragazzi e a medicargli le ferite visibili sui loro corpi.

Dottoressa: ragazzi, non riesco a lavorare in queste condizioni: la stanza è piccola e voi ne siete una miriade, non ho abbastanza spazio per lavorare in pace~
Mark: come stanno i nostri amici?!
Dottoressa: perfavore, uscite dall'infermeria. Non appena ci saranno delle novità, verrò subito a comunicarvelo, va bene?
Tutti: allora l'aspettiamo in mensa
Dottoressa: state tranquilli, andrà tutto bene.

La dottoressa continuò a visitare i gemelli, in modo tale da assicurarsi che fosse tutto a posto.

Dottoressa: siete stati molto fortunati ragazzi. L'incidente che avete appena avuto sarebbe anche potuto essere fatale, ma fortunatamente non è stato così, grazie a Dio non avete nulla di rotto, è stato un miracolo. Ciò, però, non significa che adesso possiate andare a gironzolare di qua e di là, dovete assolutamente stare a riposo, avete capito? Se vi alzate da questi letti, ve ne farò pentire, non costringetemi ad inchiodarvici sopra! -punta loro il dito contro.
Axera/Xavier: nono, va bene, abbiamo afferrato il concetto!
Dottoressa: ho telefonato ai vostri rispettivi dottori e mi hanno detto che domani mattina verrano qui appositamente per visitarvi, quindi potete stare tranquilli, siete in buone mani -accenna un sorriso.
Axera/Xavier: ..grazie?
Dottoressa: adesso vado a dormire, se doveste avere bisogno di qualsiasi cosa, suonate il campanello
Axera/Xavier: okay, buonanotte.

La dottoressa aveva avvicinato i due lettini per farli dormire insieme, sperando che ciò li avrebbe aiutati a ricongiungersi.

Axera: ahia..
Xavier: va tutto bene?
Axera: mi fa malissimo la testa..
Xavier: hai una ferita in testa grossa come una.. testa? Forse si è formato un livido, fammi controllare -si avvicina a lei per esaminarla.
Axera: n-nono, tranquillo, non ce n'è bisogno~
Xavier: ..e se si fosse riaperta la ferita? No, fammi assicurare che sia tutto a posto -le sposta i capelli per controllare.
Axera: AHH!
Xavier: ecco, vedi? Avevo ragione
Axera: SI È RIAPERTA?!
Xavier: leggermente, però la dottoressa aveva detto che ci sarebbero potute essere delle piccole perdite. Devo solo tamponartela un po' con un panno imbevuto, mi pare che avesse detto una cosa del genere, in caso fosse successo
Axera: non c'è bisogno che ti scomodi
Xavier: che mi costa aiutarti? -le domanda, avvicinandosi a lei per medicarla.
Axera: stai messo abbastanza male anche tu
Xavier: sai, sono stato investito insieme a te una mezz'oretta fa
Axera: ahah già..
Xavier: ora sta' ferma, sennò non riesco a curarti.

Nel frattempo calò un silenzio tombale nella stanza, almeno fino a quando Xavier non lo ruppe.

Xavier: tu.. assomigli molto a qualcuno che conosco
Axera: anche tu hai un viso familiare..
Xavier: probabilmente ci conosciamo
Axera: già, può darsi..
Xavier: quei ragazzi di prima, mi pare che si chiamassero Alex ed Elisabeth.. li conosci?
Axera: si chiamano Axel e Isabelle, ce l'hanno detto poco fa
Xavier: davvero..? E quando?
Axera: non lo so, l'ho dato per scontato, perché se così non fosse, non riuscirei a spiegare come mai so come si chiamano
Xavier: probabilmente sono tuoi amici, non credi?
Axera: non lo so, può essere..

Ad un certo punto Xavier inizia a fissare Axera negli occhi, perdendocisi. Dentro di sé sentiva uno strano bruciore all'altezza dello stomaco che non riusciva ad interpretare, ma lo avvertiva soltanto quando guardava Axera negli occhi.

Axera: ..p-perché mi stai fissando? -s'imbarazzò all'istante.
Xavier: ehm.. ecco, io~ non lo so
Axera: ..buonanotte Xavier..
Xavier: buonanotte.. -si tirò uno schiaffo sul viso, tanto era l'imbarazzo.

Inizialmente i due gemelli si erano addormentati separati, ma nel corso della notte i loro corpi si sono avvicinati, tanto da ritrovarsi a dormire abbracciati.

Avrei così tante cose da dire.. eppure non riesco a dire niente..

È tutta colpa mia, lo so, ma giuro che rimedierò al mio sbaglio. Ti prego, perdonami.

Mi dispiace, non ce la faccio..

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel Blazeजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें