11 | 𝐏𝐞𝐭𝐞𝐫 𝐞 𝐖𝐞𝐧𝐝𝐲 [𝟐/𝟐]

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"Le stelle, per quanto meravigliose, non possono in alcun modo immischiarsi nelle faccende umane, ma devono limitarsi a guardare in eterno. È una punizione che si è abbattuta su di loro così tanto tempo fa che nessuna stella ne ricorda il motivo. E così quelle più anziane sono diventate cieche e taciturne (le stelle comunicano tra loro ammiccando con gli occhi), ma quelle più giovani si meravigliano ancora di tutto."
- Peter Pan.

"- Peter Pan

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Toc, toc, toc...

Drizzò il capo, udendo leggeri tocchi provenire dalla porta; siccome immersa nei suoi pensieri, non li aveva notati subito, ed essi si ripeterono. Stavolta, si alzò e andò ad aprire, ritrovandosi davanti, come al solito, la figura del riccioluto; indossava una camicia verde, che già gli aveva visto indossare una mattina, dei pantaloni neri della tuta e ai piedi...

«Hai già abbandonato le mie scarpe rosa? Che c'è, non ti piacciono più?»

L'altro corrucciò la fronte, e tentò di non scoppiare a ridere dato lo strano senso dell'umorismo di ella.

«Buonasera anche a te, mia Minnie» fece un piccolo inchino, incrociò le mani dietro alla schiena con fare educato «e comunque no, mi piacciono molto, sono piuttosto carine, ma sono inseparabile dai miei mocassini. Scommetto che ti sei divertita molto a vedermi faticare a ballare oggi, eh?» le rivolse un mezzo sorriso malizioso, pressandola con lo sguardo.

Lei roteò gli occhi giocosamente.

«Vuoi entrare? Che facciamo stasera?»

«Oh...» si grattò la nuca, scosse il capo «avevo pensato di uscire, ma poi ho ricordato che domani c'è il concerto e sarebbe meglio per entrambi non fare troppo tardi. Quindi ho in mente qualcosa di più... rilassante, tranquillo. Un film, cibo, e chiacchiere. Che ne dici?»

La biondina si fermò un attimo ad osservarlo, a nutrirsi l'anima di ogni dettaglio del suo viso perfetto, sorridente - le sue pupille luccicavano nell'ambiente semi buio; gli annuì vigorosamente con altrettanta contentezza, si chiuse la porta alle spalle e afferrò la mano che le stava venendo tesa.

Le sue mani erano particolari - fin dal primo istante la avevano colpita: erano grandi, sempre calde e dalla pelle morbida, color caramello, il dorso era attraversato dalle linee in rilievo delle vene, e le dita si muovevano carezzando qualsiasi cosa gli capitasse sotto, non conoscevano violenza. Era un uomo pacato, gentile e a momenti buffo, che però sapeva anche come sfoggiare il proprio fascino.

Non aveva lasciato la presa alla sua mano per neanche un istante, per tutto il percorso del corridoio e delle scale; gliela stringeva delicatamente, ma allo stesso tempo in un legame saldo, rassicurante. Si sentì rabbrividire dall'insicurezza quando egli dovette interrompere quel contatto per aprire la porta della suite: come era successo la sera precedente, la scimmietta Bubbles era lì davanti ad aspettarli. Le saltò in braccio, ed iniziò subito a giocherellare con le punte dei boccoli color miele.

ANOTHER PART OF ME • michael jacksonWhere stories live. Discover now