13 | 𝐀𝐭𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞

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[ Canzone consigliata: Darling Nikki - Prince ]

"The castle started spinningOr maybe it was my brainI can't tell you what she did to meBut my body will never be the sameHer lovin' will kick your behindWoke up the next morningNikki wasn't thereI looked all over all I foundWas a phone number on t...

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"The castle started spinning
Or maybe it was my brain
I can't tell you what she did to me
But my body will never be the same
Her lovin' will kick your behind
Woke up the next morning
Nikki wasn't there
I looked all over all I found
Was a phone number on the stairs
It said thank you for a funky time
Call me up whenever you want to grind..."
- Prince.

«Huf, ma perché i prof ci hanno riempiti così di compiti? E poi osano pure dirci 'rilassatevi che il prossimo anno sarà tosto

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«Huf, ma perché i prof ci hanno riempiti così di compiti? E poi osano pure dirci 'rilassatevi che il prossimo anno sarà tosto.'! Ma con che coraggio?» Aveva esclamato, sconsolata.

Quella mattina del ventisei di giugno si era svegliata tardi; aveva la giornata libera, tranne che per una breve riunione nella hall dell'albergo a cui aveva già partecipato. Erano ormai le undici, e stava studiando nella propria stanza, stesa sul letto; un poco rimpiangeva di non essere uscita con il resto dello staff a fare un giro in città, ma sapeva di aver fatto la scelta giusta. Stava rimandando già da troppo tempo. A quella riunione, il manager DiLeo aveva annunciato le prossime date dei concerti - sarebbero stati il ventisette e il vent'otto, sempre lì a Parigi; si era rilassata vedendolo menefreghista nei suoi confronti, come d'altronde la corista. Dominic le aveva sorriso tutto il tempo, sussurrandole ogni tanto delle divertenti battute all'orecchio - il riccioluto invece aveva osservato la scena, leggermente dispiaciuto, e la chitarrista aveva fatto da occhio sul trio: aveva ridacchiato tra sé e sé nel vedere i due uomini lanciarsi sguardi d'avvertimento.

Rotolò sul materasso, sbuffò. Bramava con tutto il cuore di rivedere davanti a sé quelle iridi marroni: le parevano sempre dei caldi pozzi di cioccolato fondente, fuso, in cui perdersi. Il suo profumo - i suoi sorrisi, il suo calore...

Toc, toc, toc...

Drizzò il capo - aveva riconosciuto quei distintivi e leggeri picchiettii sulla porta; ma poteva davvero essere lui, a quell'ora del giorno?

ANOTHER PART OF ME • michael jacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora