lust and desire

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⚠️ AVVERTENZA: Questo capitolo contiene scene di sesso esplicite. Se non gradite, passate pure al prossimo capitolo.⚠️

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"Hai i gusti troppo difficili, Wilson. Che ne so che cosa potevo regalarti, ho optato per dei Ray Ban." ridacchiai con un'alzata di spalle.

"Credevi che fossi Top Gun?" rispose sarcastico Sam, facendo un sorrisino ma apprezzando lo stesso il regalo.

"Beh, entrambi volate, sai com'è." dissi, prendendo un altro sorso di whiskey direttamente dalla bottiglia.

La festa era finita da un po', ma noi Avengers che vivevamo a tempo pieno nella Torre eravamo rimasti nella Sala per scambiarci i regali. Ero riuscita a dare al volo il regalo a Clint ed i suoi ragazzi, mentre probabilmente avrei dovuto aspettare parecchio tempo per dare il regalo a Thor. Non che festeggiasse il Natale, ma hey, era un gesto carino.

"Devo dire che Zelda è quella che intuisce meglio i gusti delle persone qui dentro. Dopo di me, ovviamente." aggiunse Stark, un tantino ubriaco, ma questo era perché si trovava al suo quarto drink.

"Qui dentro non ancora abbiamo fatto il punto della situazione," intervenne Bruce che, al contrario di tutti quelli che si potevano ubriacare in quella stanza, era ancora perfettamente sobrio. "Due coppie stanno per sposarsi. E anche i primi nella storia degli Avengers."

"Se ce l'ha fatta Zelda," si intromise Natasha. "Vuol dire che abbiamo tutti una possibilità."

Feci un'espressione fintamente sconvolta, tirando uno schiaffo leggero sul braccio della mia amica. "Hey!"

"Mi chiedo chi saranno i prossimi." si interrogò Steve, facendo un mezzo sorrisetto e sciogliendo un po' di quell'atteggiamento serioso che aveva quasi sempre.

"Punto tutto su Natasha e Clint!" esclamò Tony, alzandosi dal divanetto sul quale era seduto e si andò a preparare un Martini.

"E Clint é sposato, scommessa persa, uomo di latta." aggiunse in un flash Nat, bevendo la sua birra.

Forse mi ero scolata un intera bottiglia di Jack Daniel's. Ah beh, le fantastiche meraviglie che puoi compiere quando sei una dei pochi presenti che non può ubriacarsi.
Bucky era silenzioso, ma d'altronde non era una novità quando ci trovavamo tutti riuniti; sorseggiava la sua birra con calma, seduto sul bracciolo della poltrona dove ero seduta e tenendo il braccio di Vibranio sulle mie spalle. Il suo sguardo era proiettato perlopiù su di me, carico di desiderio e concupiscenza.

Per qualche momento mi estraniai anche io – lasciando che la mia mente si immerse in altri pensieri poco ortodossi – poiché quando tornai ad ascoltare si era già cambiato argomento e non riuscii a recuperare subito il filo del discorso.

"... che è il motivo per cui non sono impegnato. Non ho tempo!" sentii solamente Bruce esclamare.

"Ti prego scappiamo, non so più quali monosillabi commentare." supplicò Bucky, sussurrando nel mio orecchio.

Un brivido mi percorse la schiena. Alzai lo sguardo su di lui e feci il sorrisino di una che la sapeva lunga. "Hai un repertorio molto, molto ristretto."

"Oppure voglio solo andarmene da qui." aggiunse, poggiando la sua bottiglia di birra sul tavolino.

"Argomentazione valida, te lo concedo."

"Eccome se me lo concedi."

Mi prese per il polso, scattando letteralmente in piedi e trascinandomi dietro lui. Feci giusto in tempo a fare un cenno di saluto al resto della squadra e a prendere i regali, prima che potessi sparire dentro un ascensore, al seguito di Bucky.

𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒏𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒍𝒊𝒏𝒆 [✓]Where stories live. Discover now