46. Amore

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La mattina seguente, non appena il principe apre gli occhi, nota immediatamente che c'è ancora qualcosa che non va in Yoongi. Lo può chiaramente notare dalle spalle tese del ragazzo e dal modo in cui, per tutta la notte, la stretta intorno ai suoi fianchi non era stata ricambiata in alcun modo.

E quando il mago si volta verso di lui, mostrando i suoi occhi rossi, a cause del pianto, e le terribili occhiaie nere, causate invece dalla notte passata in veglia, Jimin si ricorda ancora una volta gli avvenimenti della sera prima, non potendo fare a meno di chiedersi come sia possibile che un'anima tanto buona, pacata e perfetta, sia finita in una situazione tanto disastrosa quanto la sua.

Com'è possibile che il verde si sia ritrovato da solo all'età di soli due anni, quando ancora, anche volendo, non avrebbe potuto portare alcun male nel mondo? E Jimin sa, lo sa perfettamente, che la colpa è di suo padre, di lui stesso, e di tutti quelli che ancora si ostinano a protrarre gli stupidi ideali di un mondo senza magia.

"Buongiorno Yoon, come ti senti?"

Il medico solleva leggermente lo sguardo verso di lui, tentando di sorridere al castano ma fallendo miseramente nel processo.

"Mi dispiace per ieri sera."

Il principe sgrana gli occhi, non potendo credere che Yoongi si stia realmente scusando per qualcosa del genere, che si stia scusando solamente per la sua tristezza e, soprattutto, che si stia scusando con chi in realtà dovrebbe odiare.

"Yoongi, non c'è alcun motivo per cui ti debba scusare. Non con me, non con nessuno, se sei triste hai il diritto di piangere."

Il verde sorride di nuovo, un sorriso che, come il precedente, non scalda il cuore di Jimin come al solito, invece, lo fa tremare a causa della preoccupazione, perché Yoongi non sta bene, ed è quasi stupido che il principe si sia illuso che fosse possibile il contrario, soprattutto dopo tutto ciò che è stato costretto a sopportare.

"Non in quel modo, non facendo un confronto tra i miei genitori ed i tuoi. Mi dispiace se ti ho messo a disagio, ma ieri sera non sono riuscito a scacciare il pensiero come faccio di solito."

Quelle parole fanno comprendere al castano, in un solo istante, come il mago non abbia mai avuto l'occasione di piangere i suoi genitori, come non abbia mai avuto un momento di sospiro; prima troppo disperato, a causa della prigionia, per preoccuparsi di un evento tanto tragico, poi troppo occupato a causa di Jimin, nei mille lavori in cui lo aveva strascinato, spesso contro il suo consenso.

"Ascoltami attentamente..."

Le mani del principe si muovono immediatamente per afferrare le paffute guance del ragazzo di fronte a lui, accarezzando lievemente la soffice pelle su di esse coi i pollici. Trova che quella sia una delle posizione più confortevoli, soprattutto quando deve fare in modo che le sue mani tengano sollevato il viso di Yoongi per permettergli di guardarlo negli occhi.

"... La tua vita è stata ingiusta, e che sia stata colpa di mio padre o mia, nessuno lo esclude. Se ci odiassi, sarebbe più che comprensibile. Ma mai, mai nella tua vita dovrai pensare che piangere i tuoi genitori sia sbagliato e che tu non possa farlo con il mio sostegno. Quando è morta mia madre ero piccolo come te, ma ho avuto il sostegno di mio padre, di mille tate, di centinaia di servitori di corte e di un amico speciale che condivideva il mio stesso dolore. Ho avuto tutto, e tu niente. Quindi, anche se sono passati anni, anche se dovessi fare degli sciocchi paragoni con mio padre, a me non importa Yoongi, voglio essere qui per te non solo nei momenti felici, ma anche in quelli più brutti, quando il dolore inevitabile che ogni essere umano deve affrontare ti travolge senza lasciarti il respiro, voglio essere qui con te, a stringerti e a farti sentire amato, come nessuno ha fatto prima d'ora. Quindi, per favore, non scusarti, non scusarti mai per aver espresso i tuoi sentimenti al riguardo, e non scusarti in futuro se dovesse succedere una seconda volta. Voglio che tu sia felice, e non potrai mai esserlo decidendo di tenerti tutte queste terribili emozioni chiuse nel petto senza alcuna via d'uscita."

Non sa in che punto del discorso, ma grosse lacrime avevano iniziato a farsi strada sul piccolo volto del medico, e le sua mani avevano raggiunto quelle di Jimin posate sul suo viso. Il principe non può fare a meno di sorridere, sapendo immediatamente che quei gesti gli danno una conferma che le sue parole abbiano avuto l'effetto desiderato, che Yoongi sappia quanto davvero ci tenga a lui.

"T-Ti amo Jimin, ti amo così tanto che a volte mi chiedo perché io desideri così tanto la libertà quando comporterebbe starti lontano."

È una risposta agrodolce, come uno schiaffo ed una carezza ai lati opposti del suo viso, come se il mago stesse ammettendo ancora una volta quanto desideri la libertà, una libertà che potrebbe ottenere solo abbandonando l'amore della sua vita, una persona che non lascerebbe per nulla al mondo. Yoongi sta vivendo un conflitto agghicciante, spaventoso quasi, eppure, riesce sempre a far sentire il principe speciale, in un modo che il castano non è sicuro riesca mai a ricambiare pienamente.

"Ti amo anche io Yoongi. Ti prometto che farò del mio meglio per fare in modo che tu ottenga una libertà che non ti permetta di liberarti di me."

Ed il mago ridacchia tra le lacrime, sigillando quella promessa con un bacio umido e gentile che, ancora una volta, ricorda ai due quanto questa vicinanza sia fondamentale per la sopravvivenza del loro amore.

Bread - YoonminWhere stories live. Discover now