54. Mendicante

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Nessuno dei quattro amici sa cosa sia successo a Yoongi dal giorno della morte reale, nessuno sa dove sia, cosa stia facendo e, soprattutto, se sia ancora vivo.

Non tutti loro conoscono ralemente la posizione del verde, non tutti loro sanno che è un mago, ma durante il periodo che avevano passato con lui, si erano resi conto di quanto innocente il medico di corte fosse, di quanto non comprendesse quasi nulla di quelle che per loro erano semplici norme di sopravvivenza, e se questo succedeva dentro una corte reale dove i confort erano di ogni tipo, non riescono nemmeno ad immaginare in che situazione si trovi in questo momento il ragazzo. Detto sinceramente, alcuni di loro non riescono nemmeno ad immaginare che Yoongi sia ancora vivo.

E più le ore passano, più la loro paura aumenta. Il medico è completamente da solo, non credono che ce la farà a capire in che modo sopravvivere. Che lavoro farà là fuori? Dove vivrà? Come farà a trovare un luogo dove vivere ora che era stato praticamente bandito dalla cittadina principale?

Quelle domande continuano a perseguitarli. In ogni istante delle loro giornate, persino quando provano a parlare con la persona causa di quella lontananza che li sta straziando.

E persino ora, quando gli occhi di ogni singola persona di Aleor dovrebbero essere sulla figura di Jimin che attraversa lentamente l'enorme piazza di fronte al castello, tutto ciò a cui riescono a pensare è che probabilmente, ora, Yoongi sta zoppicando da qualche parte, perso nelle campagne intorno alle loro mura.

Mentre Jimin saluta il popolo che lo circonda con gioia, separato da loro solo dalle guardie che fanno del loro meglio per tenere il castano al sicuro, tutto ciò a cui riescono a pensare è che tutto ciò che circonda Yoongi in quel momento sono, probabilmente, dei semplici ed alti alberi.

Mentre Jimin sorride alla dame che gli offrono dei doni come se non fosse l'uomo più ricco di Aleor, possono vedere la povertà che circonda Yoongi, i pochi contadini o agricoltori che incontra in quelle terre, con abiti smanciati e nulla in tasca.

E mentre lo strascico della pelliccia di Jimin si muove sinuosamente dietro di lui, seguendo il suo passo sicuro, loro sanno che probabilmente Yoongi non sta facendo altro che tremare, a causa dei leggeri vestiti che sta probabilmente indossando da quando ha lasciato il palazzo.

Ed i gioielli che adornando il viso e le mani di Jimin, come una perfetta cornice per un quadro bellissimo, fanno solo venir loro in mente la pelle del viso e delle mani di Yoongi, probabilmente sporca a causa di quel lungo viaggio iniziato senza alcuna preparazione.

Quando Jimin arriva finalmente davanti a tutti i rappresentati del consiglio, inchinandosi di fronte a loro, possono vedere Yoongi fare lo stesso, inchinarsi di fronte a degli sconosciuti, per pregarli di lasciare per lui almeno una piccola parte del loro pasto.

E nell'esatto momento in cui la pesante corona d'oro viene posata sulla testa di Jimin da mani anziane, sanno che probabilmente Yoongi non ha con sè altro se non ciò che era riuscito a raccimulare in quei giorni.

Le urla della folla si alzano, e loro sono sicuri che tutto ciò che circonda Yoongi è silenzio.

Park Jimin è diventato re, Min Yoongi un mendicante.

Sanno, però, che ciò che i due ragazzi stanno condividendo in questo momento è una sola cosa: il dolore, il semplice dolore di chi ha perso la persona che ama di più al mondo, di chi vorrebbe solo ritrovarsi con l'altro, ma è impossibilitato nel farlo, per orgoglio, o forse, perché è troppo tardi.

E sanno che la colpa è solo dell'uomo che si trova di fronte a loro, che al momento sta forzando un sorriso, continuando ad interagire con la folla impazzita di fronte a lui, che gli augura un lungo e saggio regno, una vita felice, piena di figli maschi. Vorrebbero ridere, perchè se solo tutte le persone che lo circondano sapessero in che condizioni il loro amato re si trovava fino al giorno prima, probabilmente non sarebbero così sicuri delle sue abilità politiche e, soprattutto, della sua stabilità morale.

Ma, in fin dei conti, loro non hanno nulla a che vedere con una tra le persone più importanti del mondo, non hanno nulla a che vedere con una delle persone più impulsive che abbiano mai conosciuto, e vorrebbero colpirlo, vorrebbero ricordargli cosa dovrebbe fare subito dopo l'incoronazione per tornare ad essere felice, come lo era stato fino a qualche giorno prima: cercare Yoongi, riportarlo a palazzo, riportarlo da loro, scusarsi con lui e fare in modo che accetti di tornare ad essere il medico di corte che tutti loro adoravano.

Ma, come già detto, loro non sono nulla di fronte al re di Aleor. Così, rimangono in silenzio, osservando le sue interazioni fasulle con tutti i membri del consiglio: le strette di mano, i sorrisi forzati, le domande di circostanze, tutto ciò che, possono chiaramente vedere, è più gravoso del solito per Jimin. Il re, fino a qualche tempo prima, era obbligato a fare le stesse cose, eppure, avrebbe avuto l'aiuto di suo padre e, soprattutto, il sostegno silenzioso di Yoongi. Tutto ciò di cui aveva bisogno e che, in meno di un'ora, aveva buttato via senza nemmeno rendersene conto.

Forse, si dicono, nel giro di qualche giorno, anche il principe comprenderà il suo errore, e farà di tutto per recuperare, farà di tutto per fare in modo che le cose tornino come prima. Per quanto sia possibile ora che è re, perlomeno. Sperano che lo capisca, anche senza i loro continui suggerimenti mai accolti positivamente.

Sperano lo capisca e sperano di poter rivedere a breve uno dei loro migliori amici.

Bread - YoonminWhere stories live. Discover now