4. Parlare

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Jimin sta sorridendo alla vista del suo migliore amico che osserva con sorpresa la piccola farfalla che quel pomeriggio era riuscito a catturare. Non è particolarmente bella, n'è rara, ma Yoongi la guarda come fosse fatta d'oro. E tanto basta per farla adorare sia a lui che al castano.

Aveva impiegato qualche ora a trovarla quel mattino, e catturarla era stato ancora più difficile. La sua badante si era arrabbiata un sacco dopo aver visto lo stato in cui aveva ridotto i suoi bellissimi vestiti, ed era stato incredibilmente fortunato che suo padre non lo avesse visto, perché lo avrebbe sicuramente messo in punizione alla vista di tutto il fango che aveva addosso.

"Ti piace Yoon?"

Il verde solleva la testa con emozione, tendono ancora delicatamente la farfalla sulla sua mano destra.

"Tantissimo."

Jimin ridacchia, rimanendo lì immobile ad osservare il suo amico. Questo, finché un'idea non inizia a balenargli in testa. Certo, può portare dei fiori e degli insetti al verde, può mostrarglieli e poi riportarli con sè nelle sue camere, ma non gli sembra mai abbastanza, perchè alla fine, Yoongi rimane sempre da solo in quelle quattro mura grigie.

Così, inizia a cercare una risoluzione a questo suo problema, e alla fine, capisce che l'unica soluzione si trova nella biblioteca. È incredibilmente ovvio! Può portare dei libri che mostrino al verde tutto quello che lui normalmente non potrebbe vedere, può nasconderli sotto al suo letto, e poi leggerli quando più preferisce.

"Ti vado a prendere una cosa Yoon, torno tra poco."

Il verde annuisce distrattamente, continuando a guardare la piccola farfalla tra le sue dita. È incredibilmente piccola, e gli fa quasi paura toccarla, ma la sua curiosità supera ogni altra emozione, per questa motivazione porta un dito a toccare una delle sue ali, sgranando gli occhi quando la vede ritirarsi immediatamente, piegando l'ala in una maniera che non gli sembra per nulla naturale.

Sussulta spaventato all'idea di aver ferito il piccolo animaletto, cercando di capire se sia solo la sua immaginazione o se sia realmente ferita. E quando prova a lasciarla andare per vederla volare, scopre tristemente di averla ferita. La farfalla non si muove di un millimetro, cadendo rovinosamente verso il pavimento e facendo saltare un battito al piccolo cuore di Yoongi.

Jimin gli ha portato una farfalla, l'ha tenuta con sè per meno di tre secondi ed è riuscito comunque a fare un danno irreparabile. Sospira tristemente, cercando di trovare una soluzione al problema che, magari, gli permetta anche di aggiustare tutto prima che Jimin torni. Potrebbe usare la magia, ma sa quanto sia rischioso, sa che è a causa di essa se lui è chiuso in quella stanza, e ancora di più, sa che se dovessero trovarlo a praticarla, il re non sarà così clemente dal risparmiargli la vita una seconda volta.

Ci riflette per qualche istante, cerca di pesare la situazione ma, quando gli viene in mente il viso triste del castano alla vista della farfalla che non può più volare, decide. Userà la magia, è nato con un dono e ha intenzione di usarlo per curare quel povero insetto che non ha fatto nulla se non essere catturato da Jimin.

Non sa molto bene le formule che ogni tanto sentiva sua madre utilizzare, ma per lui non è mai stato un problema, non è come lei, non ha dovuto imparare l'arte della magia. No, lui è nato così, proprio come il suo papà.

È da anni ormai che non la pratica ed è un po' arrugginito, ma sarebbe una bugia dire che non si ricordi la scossa di adrenalina che il suo corpo percepiva ad ogni utilizzo, e ancora di più dire di averla dimenticata, ricorda fin troppo bene come e cosa fare per ogni piccolo trucco che aveva utilizzato sin da neonato.

Così, lo fa, usa la magia, ed il suo cuore inizia a battere all'impazzata, le sue mani a tremare, ed i suoi occhi diventano gialli. Si sente vivo, dopo anni, si sente di nuovo vivo.

E poi, sente un sussulto scandalizzato alla sua destra, si volta verso la fonte del rumore, trovando Jimin che lo fissa con occhi sgranati come avesse appena visto un mostro. Com'è possibile che non lo abbia sentito salire le scale? Com'è possibile che abbia fatto un errore così stupido?

"Jimin-"

Il castano si porta le mani alle orecchie, facendo cadere per terra uno strano libro che Yoongi non aveva mai visto prima. Inizia a scuotere la testa come un matto, facendo aumentare il panico nel petto del verde. Jimin sembra spaventato, e la cosa non piace per nulla a Yoongi.

"Non parlare! Stai zitto! Farai qualche strana magia e mi ucciderai!"

Il verde sgrana gli occhi, cercando di capire se il castano stia scherzando o meno. Ovviamente non lo farebbe mai, non toccherebbe mai il suo Jimin, gli vuole troppo bene per fare una cosa del genere, è possibile che il castano non provi lo stesso? Che la loro amicizia sia rovinata a causa della magia di Yoongi?

"Non lo-"

"Stai zitto ho detto! Ora ho capito perché sei chiuso qui: sei uno schifoso mago!"

Yoongi sente il proprio cuore spezzarsi a quelle parole, sapeva che prima o poi il castano avrebbe scoperto perché si trovasse lì, ma si era stupidamente illuso che la loro amicizia fosse abbastanza forte dal permettergli di rimanere amici. Si sbagliava evidentemente, eccome se lo faceva, perchè in questo momento il castano lo osserva con uno sguardo pieno di disgusto, come se non si conoscessero, come se non avessero passato l'ultimo anno a vedersi ogni pomeriggio e a giocare insieme.

"Mi sono fatto prendere in giro, chissà qual era il tuo piano, forse avvicinarti a me per scappare da qui."

Il cuore di Yoongi diventa freddo come il ghiaccio in quell'esatto istante, ancora una volta la magia gli ha portato via qualcosa a cui teneva profondamente, ancora una volta qualcosa che è dentro di lui e non può essere cambiato, ha creato un muro tra lui e la persona che più ama al mondo.

E quando Jimin si gira e se ne va senza rivolgergli la parola, qualcosa si spezza irrimediabilmente nel suo petto.

Rimane lì immobile, cadendo a terra con le lacrime che scendono sul suo viso, piange disperatamente, rendendosi conto che il suo Jiminie lo odia, e spera solo che la sua sia sorpresa, che domani torni con un fiore o un animale nuovo, che gli dica che va tutto bene e che non intendeva quello che ha detto, che gli dia la mano come ha sempre fatto e gli racconti della sua noiosa giornata.

Si muove lentamente per arrivare alle barre, accovacciandosi a terra ed afferrando il libro che Jimin aveva fatto cadere a terra. Osserva tutte le immagini all'interno, tremando leggermente e cercando di decifrare le strane parole scritte sotto ad ogni immagine.

Avrebbe voluto imparare a leggere, avrebbe voluto che suo padre rimanesse con lui abbastanza a lungo da insegnarglielo, ma non è stato così, ed ora vorrebbe solamente che Jimin tornasse da lui a leggergli quelle descrizioni. Spera che torni domani, ma ciò che ancora non sa, è che Jimin non si presenterà più a quella porta.

Bread - YoonminWhere stories live. Discover now