42. Servo

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"Non può essere vero."

"Ti dico di sì."

"Ed io ti dico di no, te lo sei immaginato."

Jungkook si imbroncia alle parole dell'amico, incrociando le braccia al petto come fosse stato offeso dalla sua insinuazione. In questo momento vorrebbe solamente rimanere da solo e continuare il suo lavoro ma, momentaneamente, il suo lavoro consiste nel portare il moro da Yoongi.

Così, si abitua all idea che il ragazzo continuerà comunque a seguirlo, in parte per il suo futuro impiego, in parte per disturbare il ragazzo al suo fianco, azione estremamente allettante per lui.

"Taehyung, se non vuoi credermi almeno stai zitto."

Il ragazzo sorride, portando un braccio intorno alle spalle di Jungkook mentre continua a prenderlo in giro.

"Scusami se mi è difficile credere che una letterale principessa ti abbia fatto la corte."

"Beh, è quello che Minso ha fatto, che tu voglia credermi o meno."

I due continuano a bisticciare per tutto il percorso, fermandosi solo una volta di fronte la stanza del tanto atteso medico di corte. Colui che ha aiutato il loro re durante la malattia, colui che ha salvato Aleor da un'epidemia e Cronos da una carestia.

Peccato che, quando aprono la porta, le aspettative del ragazzo a cui il medico era ancora sconosciuto vengono immediatamente distrutte. Perchè il medico di corte si trova momentaneamente sulle spalle di una guardia, ridendo sguaiatamente per una ragione che nessuno dei due ragazzi appena entrati conosce.

Non appena la guardia li nota, lascia immediatamente la presa sulle gambe di Yoongi, facendolo rovinosamente cadere a terra e guadagnandosi un rimprovero da parte del mago che, con grande disappunto, si alza dal pavimento.

Le guance di Wonho sono completamente rosse, probabilmente perché è stato sorpreso nel fare qualcosa che non fosse stare assolutamente immobile. Solo per questa ragione, il mago lo perdona, alzando gli occhi al cielo e facendogli segno di lasciare la stanza.

Il più alto annuisce, allontanandosi immediatamente con il viso abbassato a causa dell'imbarazzo e, quella scena, non fa altro se non portare un sorriso sul viso di Yoongi che, quantomeno, si contiene dal ridere.

"Salve, mi dispiace che il primo incontro debba essere stato tale, ma stavo cercando di far rilassare un po' quel musone."

Jungkook e Taehyung sono confusi, sinceramente, ma questo non gli permette comunque di parlare, in fin dei conti non sono di certo nella posizione di mettersi contro qualcuno con un titolo di tale prestigio.

"Non c'è problema, il re mi ha chiesto di presentarvi il vostro servitore, pensavo vi avessero avvisato del nostro arrivo."

Yoongi sorride, avvicinandosi ai due senza pensarci troppo, per cercare di sembrare il più amichevole possibile.

"Oh sì, me lo ha detto questa mattina Hoseok quando sono andato a trovarlo."

Il che era stata una vera benedizione, perché se nessuno gli avesse detto che nel pomeriggio avrebbe avuto degli ospiti, i due lo avrebbero probabilmente trovato con i capelli verdi anziché mori.

Jungkook non sa esattamente cosa passi per la testa del medico, sa solo che ha aiutato innumerevoli volte il suo re, e questo gli basta ed avanza per fidarsi di lui, anche se al momento sembra abbastanza eccentrico.

"Questo è Taehyung, spero possa fare un buon lavoro e soddisfare ogni vostro bisogno."

E non appena quelle parole lasciano le labbra del castano, Yoongi si imbroncia, avvicinandosi ulteriormente ai due ragazzi.

"Ho provato a convincere Jimin a non assegnarmi nessun servo, ma ha detto che è etichetta di corte e va fatto per forza."

Il moro lo dice bisbigliando, come se stesse confessando uno sporco segreto, ed ancora, i due lo trovano abbastanza comico, ma non possono ridere in faccia del medico.

"Quindi Taehyung..."

E questa volta lo sguardo del moro si sposta sulla figura del nuovo servo

"... se per te va bene puoi anche non fare niente, ti agiri nel castello, ogni tanto passi da qui, se il re o Jimin ti danno un ordine diretto lo esegui e... Niente, questo è tutto. Per quanto mi riguarda puoi anche non fare nulla."

E a quel punto, Taehyung ci prova davvero, ma non può fare a meno di scoppiare a ridere. Comprendendo immediatamente che la serietà di quelle parole è assoluta e che il medico non sta provando in alcun modo a prenderlo in giro.

Jungkook, invece, sembra decisamente scandalizzato. Ma è comprensibile che passare dalla severità del re a un discorso del genere sia incomprensibile per la sua testolina da lecchino.

"Mi piace il mio lavoro, preferirei farlo lo stesso."

E ancora una volta, Yoomgi si imbroncia, ma annuisce, prendendo Taehyung per un braccio e portandolo verso delle sedie sistemate in un angolo, Jungkook dietro di loro.

Quando i tre si sistemano comodamente, il moro non sa esattamente cosa dire, sa solo che la risata di quello che è ormai il suo servo personale lo ha rallegrato, e dato che dovrà passare parecchio tempo con lui, tanto vale fare amicizia. Inoltre, più persone conosce meglio è, non sa che piega prenderanno le cose, magari tra una settimana sarà di nuovo rinchiuso, meglio fare tutto ciò che gli è stato impossibile fino ad allora, ad esempio, trovarsi un nuovo amico.

"Quali sarebbero i tuoi compiti esattamente? Non ho mai avuto un servo personale."

Ora, la domanda è strana ma, quella mattina, Jimin si era premurato di spiegare loro le origini del mago di rango sociale decisamente basso e che, di conseguenza, non comprendesse l'etichetta di corte. Sarebbe stato compito di Taehyung facilitare il passaggio dal suo mondo precedente a questa nuova vita.

"Beh, vi porterò i pasti in camera quando non volete mangiare con gli altri membri della corte. Come ormai sapete, in quanto medico di corte, non dovete mangiare con la famiglia reale. Quindi l'unica possibilità rimasta sarebbe stare qui. Vi aiuterò a lavarvi e vestirvi e metterò in ordine la vostra camera. Ovviamente questi sono i miei compiti generici, ma in generale dovrò fare tutto ciò che mi chiedete."

Yoongi annuisce, in silenzio, la mani sotto il mento come se stesse pensando attentamente.

"Immagino che ordinarti di non fare niente non vada bene."

Taehyung non può fare a meno di sorridere nuovamente, è assurdo, e più assurdo diventa, più il piccolo medico di fronte a lui diventa simpatico.

"No, non si può fare. Preferirei non essere punito."

Il moro sgrana gli occhi, come fosse sorpreso da quelle parole, per poi annuire nuovamente, come un bambino che sta imparando un sacco di nuove cose.

"Non è certo quella la mia intenzione, ma se quello è il risultato, allora ti farò lavorare duramente dalla mattina alla sera."

La convinzione con cui lo dice è buffa e, sinceramente, Taehyung si sta già affezionando al suo nuovo capo.

Bread - YoonminWhere stories live. Discover now