Bread - Yoonmin

19. Pane

Yoongi e Jimin sono ancora seduti lì, il principe ha posato il cibo che aveva portato quel pomeriggio sul letto, ed ora, i due lo stanno mangiando in silenzio. Il mago lo ha ringraziato gentilmente, portandosi alle labbra qualche morso della costosa carne e fermandosi subito dopo, come se ciò che aveva assaporato non fosse di suo gradimento.

Il castano non aveva inizialmente dato particolarmente peso alla cosa, credendo che Yoongi si stesse solo abituando al sapore e volesse riprendere poco dopo.

Ma, quando Jimin ha completamente finito il cibo sul piatto di fronte a lui ed il verde non è nemmeno arrivato ad un quarto della sua porzione, una strana sensazione si è fatta presente nel petto del principe.

Non riesce a capire perchè il mago non voglia mangiarla, che forse non gli sia piaciuta? Impossibile, quella carne piacerebbe a chiunque la assaggi. Che forse, per la prima volta, Yoongi non abbia apprezzato il suo regalo?

Jimin aveva sempre ricevuto degli enormi sorrisi di ringraziamento ogni volta che gli portava qualcosa, ma ciò che lo aveva sempre realmente gratificato, era la pura e semplice eccitazione sul viso di Yoongi alla vista di qualcosa che gli era lontano. Quindi, questa carne e questo vino dovrebbero avere lo stesso effetto, no? A quanto pare no. Il mago non si muove, non continua a mangiare la carne ormai fredda nel suo piatto, nè prova a ringraziare il principe.

Così, senza riuscire a controllarlo propriamente, Jimin sente la rabbia montare nel suo petto. È davvero possibile che Yoongi sia così irrispettoso da non essere felice per quella carne che qualunque suo cittadino vorrebbe assaggiare? Davvero ignora così facilmente il suo dono dopo tutti i problemi che il castano ha dovuto affrontare per riuscire ad ottenerlo?

"Cosa c'è? Non è per caso di tuo gradimento?"

Ora, il principe può sentire l'irritazione nel suo tono, può anche percepire quanto la sua reazione possa sembrare spoporzionata alla situazione, ma lui non è una persona particolarmente abituata a donare o a prendersi cura degli altri se è per questo, di conseguenza, quando si impegna a farlo, vorrebbe quantomeno ricevere qualcosa in cambio.

È per caso un egoista viziato? Sì. Gliene si può fare una colpa dato che è un principe? No.

Yoongi solleva immediatamente lo sguardo dal suo piatto, occhi sgranati, viso pallido come al solito.

"Vi ho infastidito in qualche modo?"

Jimin alza gli occhi al cielo, portando subito dopo lo sguardo verso la piccola finestra nella stanza. Gli sembra che la sua domanda sia stata più che esplicita, è possibile che Yoongi non lo abbia capito?

"Ho detto: la carne non è di tuo gradimento Yoongi?"

Il principe non usa mai il suo nome e, quando lo fa, non è mai così aggressivo. Eppure, il fatto che il verde non abbia apprezzato il suo regalo, ha scosso qualcosa dentro Jimin che il principe non riesce molto bene ad identificare. Voleva solo rendere felice il mago, possibile che non ci sia riuscito?

"No Sua Altezza, al contrario. È estremamente buona. "

"Allora perché non ti vedo mangiare?"

A questo punto, anche Yoongi inizia ad infastidirsi, gli sembra quasi di essere di fronte a sua madre quando era un bambino. Jimin non può decidere cosa e cosa non debba mangiare quando del cibo gli viene portato, è letteralmente l'unica libertà che ha sempre avuto. Ora il castano vuole scegliere per lui?

"Posso mangiare ciò che voglio, non è qualcosa che vi riguarda in alcun modo."

È la prima volta che il mago risponde così bruscamente a Jimin e, per quanto il principe sia sorpreso, la cosa non fa altro se non aggiungere benzina al fuoco. La leggera rabbia che provava il castano diventa vera e propria furia. Non solo il mago non ha mangiato la sua carne, ma gli risponde anche in questo modo? Non è lui quello nel torto, o perlomeno, questo gli suggerisce la sua mente.

"Lo è. Ti ho fatto un regalo, non magiandolo dimostri solo di non apprezzarlo."

"Vi ho ringraziato, l'ho assaggiato, mi sembra più che sufficiente. Sinceramente non riesco a capire perché siate così arrabbiato."

Jimin si alza dal letto, facendo cadere a terra il piatto che aveva posato sulle sue gambe ed ignorandolo completamente, troppo impegnato a guardare male il mago.

"Perché te l'ho portato dato che non mangi nient'altro che pane ed acqua. Sembra proprio che tu non riesca nemmeno ad apprezzarlo!"

Yoongi si alza allo stesso modo dal letto, avvicinandosi al principe incredibilmente infastidio, Jimin non dovrebbe parlare di questo, semplicemente perché non è nei suoi panni, non sa davvero cosa significhi mangiare quel poco che gli portano ogni giorno, non sa nulla, e non ha il diritto di avere un'opinione al riguardo.

"Voi non sapete nulla! Non avete alcun diritto di dirmi queste cose! Sono chiuso in questa stanza giorno e notte da anni! Non posso fare nulla se non sperare che vostro padre un giorno decida che la mia specie meriti qualche sorta di rispetto! Ed ora venite qui a dirmi cosa dovrei mangiare quando siete una delle ragioni per la quale non posso avere questo tipo di carne in primo luogo! Non sono abituato a mangiare così tanto, se volte vedermi vomitare allora forzatemi pure a finire quel piatto, ma questo non vi renderebbe diverso da vostro padre!"

Jimin non sa cosa dire e, sinceramente, non può dire nulla. Yoongi ha ragione su ogni singolo piano. È riuscito a rovinare un pomeriggio perfetto, facendo infuriare l'unica persona che dovrebbe davvero trattare bene. Non sa nemmeno come potrebbe scusarsi con il verde, o meglio, per cosa si dovrebbe scusare: per avergli rovinato la vita o per essersi arrabbiato per della semplice carne?

Così, fa l'unica cosa che gli passa per la mente in quel momento, tira il corpo del verde verso il suo ed unisce le loro labbra, dando vita ad un bacio che nessuno dei due riesce a comprendere. Nè al mago nè a Jimin era mai passato per la testa di fare una cosa del genere, non coscientemente in ogni caso, eppure, in questo momento le loro labbra stanno danzando insieme e nessuno dei due dà alcun segno di volersi staccare.

Le labbra di Yoongi sono dolci e quelle di Jimin soffici, e più si muovono in sincrono, più i due ragazzi ne vogliono ancora. È strano come, in pochi secondi, tutti i sentimenti spinti lontani, ignorati, abbiano finalmente un senso.

Ora, nessuno dei due sa cosa fare.