7. Scelta

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"Cosa ti serve?"

La voce del re è piena di veleno, non nasconde il disgusto che prova nei confronti del mago. E perché dovrebbe in fin dei conti? È davanti ad un essere infimo e cattivo che non merita alcun rispetto.

Yoongi non solleva lo sguardo, non lo ha sollevato nemmeno una volta da quando ha incontrato gli occhi del principe, non riesce a trovare il coraggio per farlo di nuovo. Gli occhi di Jimin erano freddi, quasi disgustati, il verde non crede di poterlo incontrare di nuovo, non crede di poter sopportare il dolore che ne deriva. Un tempo, gli occhi del castano erano caldi, accoglienti, gentili, Yoongi preferisce ricordarli così.

Il mago viene riscosso dai suoi pensieri da una forte spinta che lo fa quasi cadere a terra, ma non alza comunque lo sguardo.

"Rispondi al re."

Questa volta a parlare è la guardia, il suo tono di avvertimento.

Yoongi rimane per qualche secondo in silenzio, cercando di ricordare esattamente la richiesta fattagli poco prima. C'è un epidemia, il re vuole usare la magia per risolvere la situazione. Il verde non sa esattamente come potrebbe fare una cosa del genere, non usa la magia da sei anni a causa delle catene intorno ai suoi polsi. Sinceramente non ricorda nemmeno come si faccia ad usarla, non sa se ne è ancora capace. Come potrebbe promettere di risolvere un problema del genere quando non è nemmeno sicuro di poter fare le magie più semplici?

"Non sono sicuro di poterlo fare."

La mano della guardia si stringe intorno al suo braccio dolorosamente, Yoongi sa immediatamente che cosa ha sbagliato.

"Sua Maestà."

Aggiunge quelle parole con i denti digrignati, sospirando con sollievo quando la stretta si allenta.

"Mi stai forse prendendo in giro mago? Stai rifiutando il tuo aiuto a tutto il mio Reame? Sapevo foste egoiste, ma non fino a questo punto."

Yoongi solleva lo sguardo con sorpresa, davvero crede che sia questo il problema? Fino a due minuti fa non sapeva nemmeno ci fosse un epidemia.

"Non è questo ciò che intendevo Sua Maestà. Non utilizzo la magia da anni, come ben sapete, non so se potrei riuscirci o meno. Posso ovviamente provare."

Non può celare la leggera ironia nelle parole, nè la rabbia nel suo tono, ma fa del suo meglio per essere il più educato possibile, non vuole altri problemi.

Una leggera risata amara lascia le labbra del re, come fosse colpa del verde il fatto che non abbia potuto migliorare le sue doti in tutti quegli anni. E ancora una volta, Yoongi sente la rabbia montare nel petto, ma cerca di controllarsi. Non può permettersi di essere arrabbiato, non quando, dopo tutti questi anni, gli viene offerta la possibilità di fare qualcosa che sia diversa dal dormire, mangiare, e osservare il libro regalatogli da Jimin.

"Lo farai mago, o sarà inutile tenerti qui. E se non posso tenerti qui, non vedo perché dovrei tenerti in vita."

Quelle parole non sorprendono Yoongi, nemmeno per un secondo, si aspettava un ricatto bieco, che in ogni caso non serve a nulla.

Però, colpiscono Jimin come fossero lame affilate. Non vede il verde da anni, e ora che lo ha visto, non può fare a meno di sentirsi leggermente nauseato da tutta la situazione e dal ricordo di quell'amicizia falsa. Eppure, l'idea che in quella piccola stanza non ci sia più nessuno, manda un onda di terrore in tutto il suo corpo. Che suo padre sia realmente capace di uccidere un prigioniero che a quanto pare non può praticare la magia a meno che lui lo voglia?

Jimin osserva il mago di fronte a lui, cercando di trovare della paura, o della tristezza nei suoi occhi, ma tutto ciò che vede è decisione, come se non fosse appena stato minacciato di essere bruciato vivo come le peggiori delle bestie, in fin dei conti però, lui è una bestia, perché dovrebbe provare emozioni tanto umane quanto il dolore?

"Lo farò Sua Maestà, ma dovrete togliermi queste catene, e portarmi ciò che vi chiederò."

Il re scuote la testa, un fastidioso sorriso sornione ancora stampato sul suo volto.

"Pensi forse che sia stupido mago? Le catene ti verranno tolte per tre ore al giorno dai polsi, rimarrai ugualmente chiuso nella tua cella. Potrai chiedere ciò che vorrai, ma so per certo che le creature come te non possono essere fidate in alcuna circostanza, per questo mi vedo costretto a richiederti un contratto di sangue."

A quel punto, gli occhi di Yoongi si sgranano. Non conosce quasi nulla del mondo esterno, essendo stato chiuso in quella stanza per gran parte della sua vita, ma conosce la magia, fin troppo bene, e sa che cosa sia un contratto di sangue. Un mago ed un umano sono gli unici che possono stringerlo, è un legame che stabilisce le condizioni di uno scambio o, in questo caso, di un lavoro. Il verde non potrà in alcun modo romperlo finché il suo compito non sarà esaurito, e a suo grande svantaggio, sa che le condizioni non verranno stabilite in un momento di libertà, sarà il re a dettarle, Yoongi potrà solo eseguire.

Il fatto che un legame così importante per la sua razza verrà macchiato dalla prigionia, manda una scossa di terrore nel corpo del verde, ma sa di non poter rifiutare, non ha alcuna scelta.

"Va bene Sua Maestà."

Il re sorride soddisfatto, voltandosi verso Jimin e posando una mano sulla spalla del ragazzo. Non nota come il corpo del castano sia teso come fosse ad un esame, convinto che stia solo mantenendo la postura che un nobile dovrebbe sempre avere.

"Lo faremo domani mattina. Da domani pomeriggio inizierai il tuo lavoro e Wonho e mio figlio Jimin ti controlleranno alternandosi."

Yoongi annuisce ancora una volta, leggermente scosso dall'ultima notizia. Dovrà nuovamente passare dei pomeriggi con il principe? Non sa come la notizia lo faccia sentire, non sa se ne sia felice, o se la leggera rabbia per il suo abbandono riemergerà bruciandolo dall'interno. Ancora non lo sa ma, come sempre, non ha scelta.

Jimin cerca invece di sviare lo sguardo del padre, perché non può rimanere in quella stanza ancora a lungo, e non sa come farà a rimanerci ogni pomeriggio come faceva un tempo. Yoongi potrebbe manipolarlo facilmente perché, per quanto gli costi ammetterlo, non ha dimenticato l'amicizia che li aveva tenuti vicini per un anno intero da bambini. Ha paura di rientrare in quella stanza ed affrontare la solitudine del mago ancora una volta ma, per la prima volta nella sua vita, non ha scelta.

Bread - YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora