17. Incontro

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Ebbene, Jimin lo sta facendo. Sta portando Hoseok da Yoongi.

Non sa come il cavaliere abbia fatto, cosa esattamente abbia detto dopo la confessione del castano, ma alla fine era riuscito a convincerlo, obbligandolo a tornare per la seconda volta dal mago nell'arco della stessa giornata.

Più si avvicina stanza con qualcuno che non dovrebbe nemmeno sapere dell'esistenza del mago, più si fa mangiare dentro dalla paura. E se suo padre dovesse vederli? E se qualche guardia lo vedesse e decidesse di riferire al re lo strano spostamento dei due?

Cosa dovrebbe fare a quel punto? Confessare a suo padre che ha spifferato tutto ad Hoseok? Mentire spudoratamente e far finta di nulla?

"Jimin, rilassati, sembra che ti stiano portando al rogo."

"Grazie tante Hoseok, non sei tu quello che rischia la furia di suo padre, che guarda caso è anche il re, se dovesse venire a sapere che non solo si è fatto amico un mago, ma che sta anche portando uno dei migliori cavalieri di corte a fare lo stesso!"

Ora, Jimin può tranquillamente percepire come il suo tono di voce sfiori l'isteria, ma questo non gli permette comunque di calmarsi, troppo spaventato dall'intera situazione.

"Aw! Mi consideri uno dei migliori cavalieri di corte? Che carino!"

Gesù, ma che ha fatto di male? Ma che gusti ha in amicizia? È risucuto ad attirare un nemico dichiarato del suo reame ed un cavaliere che assomiglia più che altro ad un giullare.

"Stai zitto e fai un favore all'intero reame."

"Eddai, sei praticamente terrorizzato. E poi hai il coraggio di dire che sono io il fifone."

Jimin lo ignora del tutto, venendo invece distratto dalla vista della scura porta che per mesi e mesi gli aveva permesso di vedere il piccolo mago dai capelli verdi. Velocizza il passo, venendo seguito da un Hoseok che ha ormai completamente dimenticato il loro discorso, troppo immerso nell'eccitazione di incontrare finalmente una creatura magica.

Il principe prende un profondo respiro, aprendo la porta e mostrando finalmente ad Hoseok la piccola stanza.

Sente un rumore di catene, probabilmente Yoongi che le indossa, convinto che non sia possibile che il castano sia venuto a visitarlo due volte nella stessa giornata.

"Yoongi! Sono io!"

Un forte rumore di catene gettate a terra viene sentito, e allo stesso modo, la forte voce di Hoseok si fa strada nelle orecchie degli altri due presenti.

"Si chiama Yoongi!? Dov'è? È per caso invisibile?"

Jimin non può fare a meno di ridere alle parole del suo amico, scuotendo la testa con disappunto ed indicando la piccola porta in alto.

"Bisogna prendere la scala per salire."

Hoseok annuisce, muovendosi ad una velocità che Jimin non gli aveva mai visto utilizzare ed afferrando la scala per poggiarla sul muro. Pochi secondi dopo, entrambi i ragazzi arrivano di fronte alle sbarre, osservando il mago di fronte a loro che li fissa con gli occhi sgranati.

"Salve?"

Il saluto del verde sembra più che altro una domanda, ma questo non sembra distogliere Hoseok dalla sua eccitazione, infatti, si mette a scuotere il castano come fosse un pupazzo.

"Possiamo entrare!?"

Jimin alza gli occhi al cielo, scostandosi bruscamente dal suo amico e rivolgendo uno sguardo di scuse a Yoongi.

"Guarda che non è un animale, puoi rivolgergli la parola."

Il cavaliere sgrana gli occhi, voltandosi immediatamente verso il verde e inchinandosi leggermente. Le azioni del ragazzo fanno ridacchiare leggermente Jimin, mentre il mago sembra più che sorpreso.

"Perdonami, non volevo insultarti, è che ho sempre sognato di incontrare qualcuno della tua specie e ora non so controllarmi."

Yoongi rivolge uno sguardo confuso al principe, non sapendo esattamente come comunicare con il ragazzo. È la quarta persona che incontra da quando è chiuso in quella cella, praticamente da tutta la sua vita, e di solito la prima reazione è di puro disgusto, di certo non questo.

"È ok?"

Ancora una volta, le parole del mago sembrano più che altro una domanda, ma sembrano bastare ad Hoseok, perché si rialza immediatamente rivolgendo uno sguardo indagatorio al principe.

"Ok ok, ora apro. Sta' calmo."

Jimin si avvicina alla porta, rivolgendo un enorme sorriso a Yoongi ed aprendo lentamente la porta, giusto per dare un po' di fastidio ad Hoseok.

Appena fatto, il cavaliere si lancia praticamente all interno della stanza, prendendo le mani di Yoongi con le sue e osservandolo come se i suoi occhi potessero rispondere alle mille domande che gli passano per la testa.

"Piacere, Hoseok, sono un cavaliere di corte."

Yoongi annuisce, un po' confuso da tutta la situazione, ma non impaurito. Il cavaliere sembra un cagnolino iper-eccitato, non potrebbe fargli del male anche provandoci.

"Yoongi."

"I tuoi capelli sono bellissimi."

Il mago arrossisce leggermente, non aspettandosi in alcun modo quelle parole che sembrano così strane sulle labbra del ragazzo. I suoi capelli sono sempre stati un problema, un marchio della sua specie che ha dovuto nascondere per anni da bambino, ed ora, invece, c'è qualcuno che li apprezza senza alcuna malizia, come fossero speciali. Yoongi non può fare a meno di aprirsi in un enorme sorriso, decidendo che sì, Hoseok sembra davvero simpatico.

"Grazie."

L'interazione dei due viene rotta da Jimin che, schiarendosi la voce, lì fa separare leggermente. I due si voltando verso di lui, notando la sua espressione leggermente tesa.

"Yoongi, questo è un mio caro amico. È ossessionato dalla magia, come credo tu abbia già intuito. Mi ha pregato di conoscerti, spero non sia un problema."

Il mago annuisce, riservando un piccolo sorriso a Jimin.

"Non lo è Sua Altezza, è sempre bello incontrare nuove persone."

Il principe cerca di ignorare il dolore che si fa strada nel suo petto a quella parole, sedendosi sullo scomodo letto di Yoongi e osservando i due parlare tra di loro come si conoscessero da anni. Probabilmente è solo l'effetto che ha Hoseok sugli altri, il cavaliere è sempre stato così, energico e coninvolgenete. È difficile che non stia simpatico a qualcuno.

Jimin non prova nemmeno ad ascoltare il loro discorso, troppo preso dai suoi stessi pensieri, ma immagina che si tratti di semplici domande sulla magia, e tanto gli basta per non preoccuparsi troppo.

È bello stare in quella stanza con alcune delle persone a cui tiene di più, rendendosi lentamente conto che, ormai, Yoongi non è più il un suo carcerato, non è più un semplice mago, ma è suo amico, ed il principe ha davvero bisogno di trovare un modo per aiutarlo.

Bread - YoonminDonde viven las historias. Descúbrelo ahora