40. Casa

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Quando quella mattina Jimin si sveglia, si aspetta di ritrovare i capelli mori di Yoongi di fronte al suo viso, di vedere i suoi piccoli occhi, chiusi a causa del sonno, come prima cosa. Ed invece, il mago non c'è, invece, è in piedi nel mezzo della stanza, un enorme massa di vestiti tra le sue braccia e gigantesche valigie sparse ovunque.

"Yoon?"

Il mago si volta immediatamente verso il letto, aprendosi in un meraviglioso sorriso non appena trovato lo sguardo ancora assonnato del principe.

"Buongiorno! Sto preparando le valigie."

Jimin sbuffa, mettendosi a sedere sul comodo materasso ed infilandosi velocemente la camicia lasciata sul mobile a fianco al suo letto la sera prima. Si alza dal letto infastidito, avvicinandosi a Yoongi e prendendo la pila di vestiti tra le braccia del castano.

"Prima di tutto, è ancora troppo presto per preparare le valige, ci vogliono ancora delle ore per la partenza. Secondariamente mi piacerebbe svegliarmi con te ancora nel nostro letto, non sarebbe male poter oziare un po' con te al mattino."

Il mago sorride, come per discolparsi, già pronto a parlare, ma viene interrotto da Jimin che, dopo aver posato i vestiti sul letto, continua a parlare.

"Inoltre, le valigie saranno preparate dai nostri servi, non c'è alcun bisogno che lo faccia tu, soprattutto quando dovresti stare a letto a riposare."

Sono passate settimane ormai dall'attacco dei banditi, ed alcuni giorni da quando Yoongi è stato ritrasferito nella stanza con il principe, poiché le sue ferite non richiedevano più una supervisione continua medica.

Ed in tutto questo tempo, l'idea di riposarsi non è passata nemmeno per un istante nella mente del ragazzo, troppo occupato ad andare in giro per il castello, sempre in compagnia di Jimin ovviamente, per incontrare Minso che, con la sua allegria, era riuscita a conquistare anche lui, proprio come aveva fatto precedentemente con il principe. Inoltre, stranamente, la sua amicizia con Wonho era continuata e addirittura migliorata, e le ore di guardia, erano diventate più che divertenti per il mago e, di conseguenza,  più che movimentate.

Tutto questo aveva fatto impazzire Jimin che, come il padrone di un cagnolino, era stato costretto a seguirlo per assicurarsi che non si facesse male in alcun modo durante le sue stupide scampagnate nel castello o durante le ore di lavoro sulla pozione che, finalmente, era terminata.

"Non ricominciare, sto benissimo. E non vedo l'ora di tornare ad Aleor, prima le valigie saranno pronte, prima torneremo."

Il principe sbuffa, ma lo fa per reprimere il sorriso che altrimenti avrebbe inevitabilmente fatto nascere sul suo viso. L'idea che il mago sia così emozionato di tornare a casa gli scalda il cuore, l'idea che voglia stare con lui tanto quanto Jimin, e che non abbia problemi nel dimostrarlo, gli chiarisce ancora una volta l'importanza che Yoongi ha nel suo cuore. Di quanto disperatamente lo voglia per sempre al suo fianco.

Così, si avvicina al suo corpo, poggiando le mani sui suoi fianchi e catturando le sue labbra in un bacio frettoloso e passionale, sperando che quel gesto riesca a trasmettere l'emozione che può provare solo in presenza del piccolo mago di fronte a lui.

Le loro lingua si muovono l'una sull'altra, muovendosi in sincrono come in una danza  a cui nessuno dei due vuole porre fine. Ed è solo quando i loro bacini si scontrano a causa di un movimento improvviso di Jimin, che le labbra si staccano, rimanendo però attaccate tra di loro mentre le mani di entrambi si muovono sul corpo dell'altro.

"Non v-vedo l'ora che i tuoi capelli tornino ad e-essere verdi."

Yoongi sorride, scuotendo leggermente la testa alle parole del principe. E subito dopo, dà inizio ad un secondo bacio, questa volta però, lo fa tirando il castano verso l'enorme letto e tirandolo con sè su di esso, facendo finire il muscoloso corpo del principe sul suo. Jimin si stacca immediatamente dal bacio, riuscendo a staccarsi solo per qualche secondo prima che le labbra del mago si riapproprino delle sue.

"Fa' attenzione."

Il moro annuisce, ma è chiaro il suo totale disinteresse per le parole del principe perché, invece, preferisce ricominciare a muovere i suoi fianchi contro quelli del ragazzo, mentre le sue mani si muovono liberamente tra i capelli del ragazzo.

"Usa i tuoi poteri."

Yoongi ridacchia, ma non protesta in alcun modo, comprendendo immediatamente cosa il principe voglia. E, mentre Jimin ha l'occasione di osservare gli occhi dell'uomo che ama diventare per qualche secondo gialli, i loro vestiti scompaiano nel nulla e finalmente i loro corpi sono l'uno a contatto con l'altro.

Il principe non impiega alcun momento nel preparare il mago, sapendo fin troppo bene che le loro attività della sera prima hanno già contribuito alla preparazione per quel secondo round.

E così, entra nel corpo di Yoongi senza troppe cerimonie, beandosi del gemito strozzato che lascia le labbra del mago mentre i loro bacini si incontrano in un movimento disperato, che ricerca solo una maggiore vicinanza tra di loro.

"Il tuo a-alito puzza."

Jimin ridacchia leggermente, mordendo giocosamente la spalla del mago sotto di lui e concentrandosi invece sulle spinte dei suoi fianchi, per trovare il prima possibile quel punto che gli permette di affogare tra le lamentele di piacere del mago. E quando lo fa, un primo grugnito lascia le labbra di Yoongi, ed il principe sa immediatamente di aver ottenuto ciò che voleva.

Così, si riappropria della bocca che più ama sulla terra, godendosi il calore del corpo di Yoongi, i suoi gemiti, e le mille richieste disperate che lasciamo le sue labbra, finché entrambi non arrivano all'apice, sporcando lo stomaco e le lenzuola del mago.

Jimin si lascia immediatamente andare, buttandosi sul corpo di Yoongi e rimanendo lì immobile, entrambi con il fiatone.

"Non vedo l'ora di tornare a casa."

"Anche io."

Bread - YoonminWhere stories live. Discover now