28. Soffocante

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"Dobbiamo fermarci per qualche ora, il re non si sente bene."

Jimin si volta immediatamente verso Jungkook, la testa del ragazzo sporge al di fuori della carrozza mentre osserva il principe aspettando pazientemente una risposta.

I due, infatti, avevano viaggiato in due carrozze diverse, la prima per il re e Jungkook, la seconda per Jimin, Yoongi e Wonho. E quando qualche minuto fa si erano bloccati dal nulla, i tre ragazzi si erano immediatamente chiesti cosa fosse successo, per poi vedere la testa del servitore del re spuntare dal nulla.

"In che senso sta male Jungkook?"

Il giovane non apprezza molto il tono utilizzato dal principe ma, in fin dei conti, gli ha appena detto che suo padre non si sente bene e, come se non bastasse, ha anche bloccato quel viaggio che di per sè dura già due giorni.

"Non è niente di grave Sua Altezza. Ha solo iniziato a tossire dal nulla, ma è meglio fermarsi per oggi e continuare il viaggio domani. Alcuni servitori hanno già iniziato a montare delle tende."

Jimin si calma immediatamente, infastidito all'idea di diversi fermare così presto, ma felice che suo padre non abbia nulla di grave.

"Va bene, adesso scendiamo."

Il principe si volta verso Yoongi, osservando come il mago sia assolutamente estasiato, ha passato l'intero viaggio a guardare fuori dalla piccola finestra della carrozza, emettendo dei piccoli versi di stupore alla vista di ogni singolo animale, albero o pianta.

Jimin vorrebbe solamente stringere la mano del ragazzo, o permettergli di posare la testa sul suo petto mentre continua ad osservare il paesaggio che li circonda, ma non può fare nulla di tutto ciò, prima di tutto per la presenza ingombrante di Wonho che sembra non aver spostato lo sguardo dal mago nemmeno per un istante, secondariamente perchè anche se volesse farlo, non potrebbe fisicamente. Le mani dell'ormai moro sono infatti coperte da una pesante coperta il cui scopo, chiaramente, è quello di coprire le orribili catene intorno ai suoi polsi.

"Sua Altezza."

Jimin distoglie immediatamente lo sguardo dalla minuta figura al suo fianco, notando solo in quel momento come Jungkook non si sia mosso nemmeno per un momento, continuando ad osservare il castano all'interno della carrozza.

"Cosa c'è?"

"Forse il medico potrebbe controllare il re."

Il castano impiega qualche secondo a decifrare le parole del servitore, per poi ricordare che sì, avevano detto a tutte le persone coinvolte in quel viaggio che Yoongi fosse il medico che aveva risolto l'epidemia nel loro regno. Bugia veritiera da un certo punto di vista.

"Non credo serva, gli basterà una notte di riposo."

Jungkook non sembra essere d'accordo, ma annuisce ugualmente, allontanandosi velocemente per andare ad aiutare con le tende. E quando i tre rimangono da soli, Jimin tira un sospiro di sollievo portando finalmente lo sguardo su Wonho, il quale non sembra per nulla intenzionato a muoversi.

"Scendiamo?"

La guardia annuisce immediatamente, alzandosi dal suo posto per uscire dalla carrozza e voltandosi verso di loro subito dopo, lo sguardo ancora fisso su Yoongi.

Jimin non vorrebbe farlo, avrebbe preferito che Wonho si iniziasse ad allontanare da solo, ma data la sua caparbietà nel tenere sotto controllo il 'pericoloso mago', il principe non può fare a meno di essere aggressivo.

"Muoviti mago! Cosa stai aspettando esattamente? Un invito ufficiale?"

Yoongi si volta immediatamente verso il castano, cercando di trattenere il sorriso che sta cercando di spuntare sul suo viso. Jimin è buffo quando cerca di essere autoritario, non crede che riuscirà a prenderlo sul serio nemmeno se dicesse le cose più cattive al mondo.

"Chiedo scusa Sua Altezza."

I due escono subito dopo, osservando la decina di servitori intorno a loro che stanno già preparando le tende e, mentre Yoongi sembra eccessivamente emozionato per la vista di quel meraviglioso paesaggio, Jimin riflette per qualche secondo, per poi sporgersi verso Wonho e sussurrargli nell'orecchio.

"Prenderò il mago e mi allontanerò da solo con lui, non voglio rischiare che faccia del male a qualche servitore."

La guardia sgrana gli occhi, ricomponendosi poco dopo per rispondere al principe.

"Verrò con voi, sarebbe rischioso rimanere da soli con lui. Non vorrei mai che vi succedesse qualcosa mentre dovrei proteggervi."

Ora, Jimin sa che razionalmente Wonho ha ragione e che sta solo facendo il suo lavoro. Ma l'unica possibilità che ha per rimanere da solo con Yoongi è questa e non ha alcuna intenzione di farsela scappare, così, decide di esercitare quel potere che la sua posizione gli aveva sempre offerto e di cui lui non aveva mai usufruito.

"Stai forse dubitando del tuo principe?"

Quelle parole sono secche e cattive, ma riescono a ricavare la reazione sperata, perché la guardia abbassa immediatamente lo sguardo, scuotendo la testa per rispondere alla sua domanda.

Jimin sbuffa, continuando con la sua farsa da cavaliere ferito nell'orgoglio, per poi afferrare uno dei polsi di Yoongi, ancora ben nascosti sotto la coperta, per tirarlo con sè lontano da tutte quelle persone.

"Dove stiamo andando?"

"Andiamo dove potrò cacciarti queste stupide catene."

Il mago sorride dolcemente nonostante il castano non possa vederlo, sentendo il proprio cuore battere un po' più velocemente a causa della dolcezza di quelle parole.

E quando i dei sono abbastanza lontani da tutti gli altri, il sole è ormai basso e di fronte a loro si trova un piccolo ruscello che fa brillare gli occhi di Yoongi in una maniera meravigliosa, Jimin vorrebbe portarlo in posti del genere ogni singolo giorno.

Il principe si muove immediatamente, buttando a terra la coperta posata sulle braccia del mago ed aprendo le sue catene con smania, pregustando già il momento in cui potrà stringerlo a sè senza nessun fastidioso ingombro nel mezzo. E non appena riesce nel suo intento, stringe al suo petto il corpo del mago, posando un leggero bacio sui suoi capelli mentre le mani del verde vagano sulla sua schiena.

"Mi dispiace per quello che ho detto in carrozza."

Yoongi ridacchia leggermente, ed il cuore di Jimin perde qualche battito, mentre le sue braccia si stringono un po' più forte introno al corpo del mago.

"Dovete smetterla di scusarvi, eravate abbastanza buffo se devo dire la verità."

Il principe sorride, rilassandosi in quell'abbraccio che aveva desiderato ardentemente per tutto il viaggio e, quando è finalmente soddisfatto, si allontana, stringendo però una delle mani del moro.

"Durante il viaggio di ritorno faremo come oggi, solo che tu mi colpirai e scapperai, capito?"

L'aria si fa tesa, ma tutto ciò a cui riesce a pensare Yoongi è che vorrebbe rimanere per sempre così con il principe, vicino a lui nella natura.

"Non parliamone adesso per favore."

Jimin non risponde, non sapendo esattamente come interpretare quelle parole, ma quando la mano di Yoongi lascia la sua, una leggera onda di panico prende possesso del suo corpo, un'onda di panico che scompare subito dopo, non appena vede il mago correre verso il ruscello e ridere felicemente, come fosse un bambino che vede la bellezza in ogni cosa.

"Fai attenzione Yoongi!"

Il moro non fa altro che ridere, senza rispondere al principe e, mentre Jimin lo osserva giocare con l'acqua, tutto ciò a cui riesce a pensare è che l'amore nei confronti del mago sta iniziando a diventare soffocante.

Bread - YoonminWhere stories live. Discover now