(Capitolo 41) Poliziotto buono, poliziotto cattivo

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NOTA: ciao a tutte/i ecco a voi una piccola sorpresa. Doppio capitolo. So già che quest'ultimo non attirerà molto la vostra attenzione, capirete il perchè. Molti di voi lo troveranno noioso. Ma ...ho voluto scriverlo e soprattutto pubblicarlo lo stesso, ero un pò indecisa all'inizio. Ma l'idea mi sembrava buona e mi piaceva, così...eccola qui...buona lettura.  

[ LEXA / CLARKE / KANE / ANDREA / JESSICA / ANDERSON ]

[Alcuni giorni dopo...]

Alla cena del suo compleanno Clarke le aveva accennato di una signora che aveva bisogno del suo aiuto.

Così da buon poliziotto che era Kane andò a prendere Clarke all'uscita da scuola...ad aspettarla c'era anche quella ragazza...Lexa, notò.

Clarke l'aveva informata che sarebbero andati dalla madre di Aden. Lexa era contraria ma Clarke insistette molto sulla presenza dello sbirro come lo chiama lei, che aveva deciso di esserci.

Kane si era presentato con la volante di servizio...

...una pessima scelta. Pensò Lexa. E non aveva tutti i torti.

Perchè quella macchina mise in seria difficoltà Clarke...che ad uscita da scuola... la solita rompi palle della Anderson non si fece scrupoli ad insultarla sotto il naso del poliziotto stesso e di tutti i presenti.

"ehy...Griffin...che cosa hai combinato? Il tuo nuovo paparino è venuto ad arrestarti?" disse per poi sghignazzare

Clarke s'innervosì e Lexa la raggiunse e quando era accanto a lei, le sfiorò la mano. Un semplice tocco che la rassicurò. Clarke adorava il fatto che Lexa era sempre li per lei, per darle sostegno. In ogni cosa anche in questo. Clarke sospirò e badò bene a non risponderle.

Poi Lexa disse "lasciala perdere..." poi fissò l'auto e aggiunse "io su quella non ci salgo."

"dai Lexa..." la pregò

"scordatelo...ci vediamo lì" disse e si allontanò, a piedi. Preferiva camminare e sgranchirsi le gambe, che prendere un qualsiasi mezzo.

Quando Clarke salì in auto, Kane chiese... "tutto apposto?" era riferito al commento poco carino fatto da quella ragazza poco prima. Era un modo per scoprire se Clarke avesse problemi a scuola.

Ma Clarke capì e non poteva certo dirgli dei suoi problemi con la Anderson lo avrebbe di certo riferito a sua madre e sarebbe stato un casino. No meglio non dire nulla, pensò. E rispose "si certo. Tutto ok. Sono solo battute fra di noi" disse sorridente per nascondere la verità.

Così tutti e tre andarono, all'indirizzo datole da Clarke.

Bussarono alla porta e anche questa volta andò ad aprire Andrea...

"ehm...si?" che rimase sorpresa dalla presenza di un poliziotto nel giardino

"buongiorno signora" esordì Kane

"che succede?" chiese la donna

Facendo spaventare la poveretta ancor di più...pensò Lexa. Che intervenne dicendo... "ciao Andrea, sta tranquilla Aden sta bene e non è successo nulla. Siamo qui per parlare con Jessica. È in casa? Possiamo entrare? " chiese cordiale

Tutto ciò ...Sotto gli occhi stupiti e meravigliati del poliziotto...

Però... questa ragazza ci sa fare con le persone...non mi stupisce affatto che piaccia a Clarke...pensò Kane.

Andrea li fece accomodare e chiamò Jessica, che precipitandosi di sotto, scendendo le scale due gradini alla volta pose il suo spaventoso quesito...

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