(Capitolo 37) Un no è un no. Il rispetto è tutto.

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 ATTENZIONE! Capitolo con scene particolari...potrebbe "turbare" la sensibilità di qualcuno. Se non ve la sentite non leggete.

[LEXA]

Lexa era tornata a casa, dopo aver passato una serata piena di emozioni. Si buttò sul divano e si mise a ripensare a tutto...

Si era fermata fino alle due del mattino per aiutare Molly a ripulire tutto. Mentre gli altri erano stanchi ed erano tornati a casa, compreso Clarke.

All'inizio fra le due c'era un silenzio imbarazzante, silenzio che fu Molly a rompere...

"la mia bambina ti piace non è così?" chiese senza guardarla, mentre ripuliva i tavoli

Lexa che intanto stava raccogliendo piatti e bicchieri di carta per gettarli via, sollevò lo sguardo verso Molly. Sapeva benissimo di chi stava parlando. Era inutile negare.

Molly sollevò lo sguardo verso di lei, in attesa di una "risposta" che non tardò ad arrivare.

"si nota così tanto?" chiese sorridendo, dandole così la conferma

Molly si avvicinò, anche lei sorridente, e disse...

"per chi sa guardare... sì, si nota tanto." fece una pausa e aggiunse "siete due ragazze che avete sofferto molto. Ve lo si legge negli occhi. Ma quando state insieme...è come se... il resto non ci fosse più...vi ho viste...vi illuminate di vita, ed è meraviglioso. E penso che insieme potete trovare la felicità che tanto meritate. Ma... per farlo dovrete affrontare tanti ostacoli...i giudizi della gente, la società...ecc e ecc..."

"lo so. Ne sono consapevole" disse abbassando lo sguardo

"Tu sei una ragazza più aperta Lexa, non dico di certo che per te sia diverso, o più semplice, perché non è così. Ma...per Clarke affrontare questi sentimenti sarà più difficile"

"lo so. È tutto nuovo per lei. Ma... li affronteremo... se lei lo vorrà. Non la spingerò mai a fare qualcosa che non voglia. Tutti gli ostacoli e questi sentimenti...li affronteremo...un po' alla volta...insieme."

Molly sorrise e annuì "sei proprio una brava ragazza Lexa"

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Riaprì gli occhi, si trovava seduta sul suo divano con la testa appoggiata all'insù, al buio a fissare il soffitto. Non aveva sonno, così decise di farsi il suo giretto notturno...

Quella sera sembrava esserci calma piatta, nessuno da prendere a calci, forse, la storia del misterioso personaggio iniziava a funzionare, e i cattivi avevano deciso così di starsene buoni buoni a casuccia, pensò.

Camminando camminando, i piedi la portarono sotto casa sua. Si mise di nuovo a pensare alla serata, e alla foto che si erano scattati tutti insieme e...le venne un idea.

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Tornata a casa...recuperò l'attrezzatura di suo padre che aveva lasciato all'ingresso. E andando nel suo studio la rimise al suo posto.

Sentiva la voce di sua madre, nelle orecchie... "Lexa non lasciare le cose in giro. Se prendi qualcosa poi la devi rimettere a posto"

Ebbene si, era una maniaca dell'ordine. Sorrise al ricordo.

Prese posto alla scrivania di suo padre. E accese il suo portatile...e...

...rimase pietrificata.

Sullo schermo era comparsa una foto...ritraeva loro tre insieme. Ma quella non era una semplice foto. L'avevano scatta al suo decimo compleanno...la loro ultima foto insieme...prima che succedesse tutto...prima dell'incidente...quel maledettissimo giorno...era tutta colpa sua...

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