(Capitolo 19) Nel weekend... (prima parte)

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SABATO mattina

[ LEXA ]

[bussano alla porta...]

Lexa la sera prima o per meglio dire due ore fa, era rientrata a casa dopo la sua solita passeggiata notturna. Stanca, si era tolta i vestiti e si era sdraiata sul divano dell'entrata.

Si sentì bussare ripetutamente alla porta.

Spalancò gli occhi, alzandosi dal divano scavalcò i vestiti lasciati a terra. Andò ad aprire.

Si ritrovò davanti due rompiscatole.

"che ci fate qui?" chiese

"mah! Dico, ti sembra questo il modo di aprire? Potevi metterti qualcosa addosso. Sei praticamente nuda" si lamentò una delle due

"non sono nuda. Sono in mutande e canottiera" ribatté seccata, poi girò loro le spalle, lasciandole lì sulla porta, dirigendosi di nuovo verso il divano.

Anya e Indra varcarono la soglia e quest'ultima disse "sì certo. Hai indosso delle mini mutande e una canottierina che non ti copre nulla" si lamentò

"oh, certo! adesso faccio come te che ti metti le mutande della nonna" replicò

Anya rise alla battuta di Lexa. Facendo venire a galla, quando lei e Lexa l'avevano beccata negli spogliatoi con delle mutande enormi. L'avevano presa in giro per tutto il tempo e che risate.

Lexa e Anya si guardarono per un attimo e risero. Sì, entrambe stavano ricordando la stessa cosa.

Indra invece si indignò e disse "uffa! Ancora con questa storia. Ve lo già detto. Quelle sono le mutande del ciclo" disse mentre si dirigeva in cucina a posare un sacchetto e aggiunse "ti abbiamo portato qualcosa di commestibile da mangiare"

Anya aggiunse "e i rinforzi" disse sollevando, quanto bastava, la confezione, da sei, di birre. Che poi appoggiò sul tavolino di fronte a lei

Poi notò i vestiti a terra e disse "ah! Sai una cosa Indra? Forse stiamo disturbando" disse indicandole con gli occhi i vestiti, della sera prima, abbandonati a terra

"e qui?" disse Indra facendo i salti di gioia

"avanti dove la nascondi?" disse Anya gironzolando per la casa, e rimase delusa quando vide la sua camera da letto vuota e intatta, poi controllò anche il bagno, ma anche lì niente.

"ma si può sapere chi state cercando?"

"oh! Avanti, non fare le finta tonta" disse Indra

"non dirmi che non te la sei fatta?" chiese Anya, indignata o forse sorpresa, che ormai era tornata nella stanza

Lexa la guardò malissimo

"Il tuo abbigliamento e i vestiti a terra dicono il contrario" disse Indra

Lexa si infuriò e disse "primo: vi ricordo che io sono fidanzata. Secondo: se foste state attente, avreste notato che a terra oltre ai vestiti della sera precedente, ci sono anche quelli di tutti i giorni." disse indicando i vestiti neri sulla poltrona e poi aggiunse "sono stata di ronda ieri sera"

"quindi, fammi capire? Hai preferito prendere a calci qualcuno...invece di scoparti...come hai detto che si chiama?" chiese Anya

Lexa la guardò e disse "bel tentativo. Non vi dirò il suo nome. E poi..." lasciò la frase a metà poi decise di continuare "...lei non è una da un botta e via. Lei è...è..."disse guardando un punto vuoto davanti a sé, e non riuscì a trovare la parola giusta per continuare la frase "...non sono affari vostri" concluse evitando lo sguardo indagatore di Anya.

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