31 Pt 2

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Sono passati sei mesi. Sono arrivata finalmente a agosto. Ho finito di dare gli esami a giugno, con una precisione svizzera, e mi sono laureata con novantadue centodecimi. Sia il mio prof che i miei superiori si sono congratulati con me. La redazione di mi ha donato due settimane di vacanza, per poter festeggiare con amici e parenti, cosa che avevo intenzione di fare, fino all'anno scorso. La verità è che ormai sono in uno stato catatonico e non ho idea di come sia riuscita a superare lavoro, esami e laurea. Non ricordo assolutamente nulla degli ultimi mesi.

La crisi è sempre più acuta. Eleonora ha finito le idee e sono rimasta da sola sempre più spesso. Le scuse iniziali erano lo studio e il lavoro, ma adesso che ho finito e sono in pausa non le posso più usare, quindi evito di rispondere. Passo la maggior parte del tempo a piangere e a guardare gli aggiornamenti del profilo di Instagram di Allyson, che in questo periodo si stanno facendo sempre più preoccupanti. La signorina sta iniziando ad attaccare, spesso scrivendo di voler uscire con lui e di volerlo baciare. Lei sottolinea anche il fatto che lui sembri parecchio interessato, e se all'inizio pensavo che fosse solo egocentrismo, ora sono sempre più insicura. So perfettamente che Matt non è tipo da tradimento, ma ho il terrore che lui mi chiami per dirmi che è finita, che non ci sono possibilità, che vuole continuare a lavorare lì. Ogni volta che il telefono squilla, cado in uno stato perenne di sconforto. Un paio di volte non gli ho risposto, a causa di una lunga notte insonne passata a piangere.

Ci sono giorni in cui mi rimprovero, per questa mia mancanza di fiducia, come per esempio il giorno della laurea. Matt mi ha video-chiamata e siamo rimasti un'ora al computer a festeggiare. Ho amato ogni singolo istante.

Ma ci sono anche dei giorni ... Percepisco Matt sempre meno presente, le conversazioni sempre più corte e le foto di Allyson sempre più prepotenti. Non siamo ancora riusciti a salutarci con "Ti amo", e sospetto che Matt non ne abbia l'intenzione. Probabilmente dovrei dirlo io per prima, ma ho il terrore di vederlo ritirarsi, dicendo che è troppo, che non è pronto. E in quei giorni sprofondo nella depressione, piangendo e gridando al nulla. Gli unici momenti in cui lo posso fare.

" Non voglio sentire scuse! Abbiamo il tuo regalo di laurea. Quindi tu adesso alzi il culo e vieni a prenderlo"

Stamattina Eleonora si è fatta sentire con queste parole. Speravo davvero di evitare una festa, dato che il mio umore è ormai sotto le scarpe. Fingere di stare bene anche con i miei amici comporta molta fatica. Ma Ele e Brian assieme formano una coppia a delinquere, e mi hanno tartassata di messaggi e chiamate per tutta la santa settimana.

_ Va bene, va bene, sto arrivando _

" Macchè arrivando, sono sotto casa tua. E ho i rinforzi, quindi ti conviene scendere"

Guardo fuori dalla finestra ed effettivamente la macchina azzurra di Eleonora è parcheggiata davanti al cancello, con un minaccioso Brian appoggiato alla portiera. Mi nota e mi saluta facendo roteare delle chiavi tra le mani. Le chiavi della casa di Matt. Dannazione, non sapevo che il fratellino ce le avesse. Sbuffo, senza dire nulla e riattacco. Mi preparo velocemente, sempre borbottando e in meno di cinque minuti sono di sotto. Evito di far aspettare i due demoni, potrei non sopravvivere. Mi stampo in faccia un sorriso finto e li saluto.

_ Buongiorno, rapitori. Siete contenti?_

_ Parecchio. Salta su, andiamo a mangiare fuori _ commenta Eleonora indicandomi lo sportello del passeggero. Ottimo. Non posso nemmeno deprimermi nei sedili dietro.

_ Dove andiamo?_

_ Ai Carracci, tesoro. Tu adori quel ristorante _

Sorrido alla mia amica, commossa. Eleonora sta davvero facendo di tutto per farmi sentire meglio. Forse, un'oretta in quello splendido ristorante riuscirà davvero a farmi stare meglio...

Che illusa che sono. Quando finalmente ci accomodiamo al tavolo, con Barbara, Marina e Edoardo ad aspettarci, i ricordi mi assalgono prepotenti. Questo è il primo luogo in cui ho incontrato Matt fuori dal lavoro. Se non avessi accompagnato Barbara a quell'appuntamento, non avrei mai potuto stabilire un legame stabile con il mio ragazzo, o almeno non ci sarei riuscita così in fretta. Mi guardo attorno: la sedia in cui si era seduto, il cibo che aveva mangiato ... Sono davvero ridicola, me ne rendo conto, ma non riesco a farne a meno. Più mi ricorda Matt, più mi ci avvicino. E più mi faccio del male.

_ Come va?_ mi chiede Edoardo, mentre iniziamo a mangiare.

_ Bene, suppongo. In pausa, ho finito gli studi, con Anna Premoli stiamo andando velocissime, il progetto è fantastico. E i miei amici sono talmente rompiballe che non mi lasciano due secondi in pace, quindi bene _

Certo, vista così non è neanche tanto male. Non sono proprio in pausa con Anna, ma quello è più di un lavoro. Mi diverto talmente tanto che lo farei ogni giorno della mia vita.

_ E ... Con Matt?_ si decide a chiedermi il ragazzo, dopo qualche minuto di chiacchiere sparse. Sulla tavola cade il silenzio, tutti in attesa della mia risposta. Sospiro.

_ Bene. Lui è entusiasta di stare lì, sta facendo un ottimo lavoro, tanto che un sacco di autori vogliono lavorare con lui. Ne ha addirittura dovuti rifiutare un paio ... _

Questa è la mia preoccupazione più grande. Temo che i lavori non termineranno a dicembre, e che Matt sarà costretto a rimanere lì per più tempo. E Molto probabilmente, lo vorrà lui stesso. Dicembre ... mi sembra così lontano. E potrei dover aspettare ancora più tempo ...

_ Forse dovremmo lasciarci ... _ mormoro sovrappensiero, senza accorgermi che tutta la compagnia mi sta ascoltando. Si bloccano dal mangiare e mi guardano con aria preoccupata.

_ Cosa? No!_ urla Barbara, alzandosi di scatto dal tavolo _ Non potete! Voi ... _

_ Ci sentiamo sempre di meno. Matt ha un lavoro serio lì, che suppongo durerà a lungo. Io ne ho uno qua, che non posso lasciare. Non posso andare da lui e lui non può lasciare i lavori a metà lì. La nostra relazione ... E' come un ostacolo ... _

Certo. Ovviamente. Matt non mi ha voluta lasciare prima perché non sapeva quanto fosse dura. Ma, dal mio punto di vista, la sua lontananza è talmente distruttiva che non può certo farmi bene. Se io non fossi la sua ragazza, ci starei così male? Se fossimo rimasti amici, mi sarebbe mancato, questo è certo. Ma non in maniera così devastante.

Se lo lascio adesso ... mi mancherebbe nella stessa maniera, ma sarei meno preoccupata per Allyson. Che se lo prenda . Il mio Matt...

_ Forse sarebbe meglio che ne parli di persona con lui _

Eleonora interrompe gentilmente i miei pensieri, lasciandomi stralunata.

_ Cosa?_

Fruga nella sua borsa e mi allunga un biglietto aereo. Direzione: Londra.

_ E' il nostro regalo di laurea per te. Non ti abbiamo preso quello di ritorno perché non sapevamo quanto ci saresti voluta stare. E in realtà, pensavamo di mandartici per stare un po' con lui, non per chiudere, ma ... Puoi scegliere tu _

Osservo il biglietto, con il cuore che mi batte all'impazzata. Andare a Londra? Perché non mi è mai venuto in mente? E cosa dovrei fare, adesso? Usarlo? Sì, non posso sprecare un regalo. Ma ... Avrò il coraggio di lasciarlo guardandolo negli occhi?

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Buonasera! Eccovi la seconda parte. E' molto corta, perché ho deciso di fare l'ultimo capitolo a parte. Spero di riuscire  a caricarvelo presto.

Buona lettura!

Dragon ꧁꧂

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