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Quando mi risveglio, la mattina successiva, il mio cervello registra due cose: primo, questa non è la mia camera, né quella di Marina; secondo, sono totalmente nuda sotto le coperte.

Attendo con impazienza che il panico si impadronisca di me, ma più il tempo passa più mi rendo conto che l'appagamento sessuale mi ha completamente esaurita, fisicamente e mentalmente. Sento tutti i muscoli doloranti, ma è piacevole. Decisamente masochista, come pensiero, ma piacevole.

Rimango sdraiata senza fare nulla per un tempo non bene precisato, poi mi giro su un fianco e sposto la testa sull'altro cuscino. Profuma di Matt. Un profumo forte, intenso ... Dannatamente sensuale, ancora adesso.

_ Sei sveglia?_

La voce di Matt mi sorprende con ancora il naso sulla sua federa, ma manca l'imbarazzo. D'altronde, ho urlato talmente tanto stanotte che sarà difficile trovare qualcosa di più vergognoso.

Lo osservo, stranamente rilassata, nonostante abbia un solo strato di tessuto a ricoprirmi il corpo, alla faccia della mia pudicizia.

_ Mmh _ mormoro, senza sapere bene come rispondere. Sono davvero sveglia?

Matt ridacchia e, con lentezza, come se si trovasse davanti un gatto spaventato, si avvicina e si siede sul letto, allungandomi una tazza.

_ Latte e caffè _ mi dice.

Questo è l'incentivo giusto per farmi alzare. Mi metto seduta, cercando maldestramente di non far cadere le coperte lontane da me, più per il freddo che per l'imbarazzo. Matt nota il mio maldestro tentativo di coprirmi, e commenta delicatamente:

_ Guarda che ho già visto tutto_

Dovrei sentirmi a disagio, sotto i suoi occhi, o perlomeno colpirlo. Ma mi cascherebbe di sicuro il prezioso risveglio dalla tazza e soprattutto, è una cosa vera. I nostri corpi si sono esplorati talmente a fondo ieri notte, che il commento di Matt mi sembra semplicemente veritiero.

_ Era buio _ commento quindi, bevendo un po' di cappuccino e sentendomi subito già più sveglia.

_ Anche in palestra?_ mi sfotte e a quel punto io lo colpisco, facendolo ridere.

Mi osserva bere per un po' in silenzio, poi, con voce più dolce, mi chiede:

_ Stai bene?_

Aspetto qualche secondo prima di rispondergli, per essere sicura di star dicendo la verità:

_ Sì _

_ Non sono stato troppo ... delicato, ieri, considerando che era la tua prima volta_

Arrossisco, e chiudo le gambe sotto le coperte, che prima avevo incrociato.

_ Ho fatto danni?_

_ Niente che la lavatrice non possa risolvere, tranquilla. Mentre dormivi, ho tolto le lenzuola _

Carino. A giudicare dalla sua espressione, sembra che l'abbia fatto per togliermi l'imbarazzo di vedere il mio stesso sangue.

Prima che riusciamo veramente a parlare, il mio telefono squilla.

_ Ha suonato per tutta la mattina _ commenta Matt, passandomelo.

_ Merda, Marina _ borbotto, e accetto la chiamata con timore.

" Oh, Grazie a dio, sei viva!"

_ Sì ... _

" Che è successo? Stai bene? Dove sei ora?"

Più Marina va avanti con le domande, più io mi sento in colpa. Mi sono completamente dimenticata di avvisarla. A mia discolpa, posso dire che la cosa non era assolutamente in programma, anzi.

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