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Guardo fuori dalle vetrate del bar, osservando la compagnia con occhi tristi. Ho avvisato Matt del fatto che sarei arrivata dopo pranzo, adducendo con una scusa ad una video-chiamata con Anna Premoli. In realtà, voglio solo prendermi un attimo di pausa. In questo periodo, il mio ragazzo è incostante, silenzioso, con la testa tra le nuvole. Ovviamente, il suo lavoro è eccellente come sempre, e le persone che lavorano con noi non vedono quello che vedo io. Matt non è qui sulla terra. Si alza la mattina e non parla. Andiamo al lavoro e non parla. Torniamo a casa e non parla. Parlo io per lui, ma non mi risponde. Mi dice che non è nulla, che non è diverso dal solito. Come se fossi una stupida. Sono la sua ragazza. E' ovvio che gli altri non vedano nulla, non stanno ventiquattr'ore su ventiquattro con lui. Io sì. Io vedo. Matt è preoccupato per qualcosa. Sono mezza convinta che si tratti del lavoro, dato che si è trasformato dopo quella chiamata a casa sua, ormai due settimane fa. Non mi ha detto chi lo ha chiamato e cosa gli ha detto. Matt è muto. E io sono stanca di parlare da sola. Eleonora e Marina hanno provato ad instaurare un dialogo con lui, ma i risultati sono stati scadenti. Cosa c'è che non va? Riguarda me? Perché non me ne parla? Siamo in due, dannazione. Dovremmo poter contare sull'altro.

Sospiro, affranta, e guardo il mio cappuccino ormai freddo. Non solo non mi parla, non mi tocca neanche. Sono due settimane che non facciamo l'amore. Solo un paio di baci vuoti, che mi fanno stare ancora peggio. Non riesco a credere che il cambiamento sia avvenuto così in fretta. Non posso essere io la ragione, ne sono sicura, ma la sua freddezza nei miei confronti mi mette molta agitazione. Per quanto continuerà così? Riusciremo a resistere?

_ Posso sedermi?_

Una voce maschile interrompe le mie cupe riflessioni ed io alzo automaticamente la testa, gelandomi un secondo dopo.

Luca alza le mani in segno di resa, con un'espressione seria sul volto.

_ Vengo in pace. Giuro _

Si accomoda lentamente, sempre guardandomi, come se temesse che scappassi. In effetti, ci sto seriamente pensando. Ci mancava solo lui. Avevo completamente rimosso che sarebbe venuto a lavorare qua. Perché è qui? E perché mi sta parlando? Ma soprattutto, perché diavolo io sono ancora seduta?

Luca mi osserva in silenzio, senza la traccia di derisione che di solito lo contraddistingue nei suoi occhi scuri. Credo stia cercando di capire come iniziare una conversazione senza farmi andare via. Sarà difficile.

_ Come va?_ decide di iniziare e io sbuffo. Davvero originale. Ma che mi aspettavo?

Cerco il portafogli nella borsa e faccio per alzarmi. Luca mi afferra il polso.

_ Per favore, Ilenia. Ti giuro, sono qui per caso. Ti ho vista e ho deciso di provare a fare due chiacchiere. Posso anche parlare da solo. Solo ... non andare via _

Cerco di trovare la forza per staccarmi da lui, ma è davvero dura. Sono mentalmente stanca e non trovo chance per scappare. Mi risiedo, corrucciata, e tengo pronte le mie gambe. Nel caso ritrovassi la forza.

_ Grazie _

Scrollo le spalle e mi rimetto a guardare fuori dalla finestra. Spero davvero non passi qualche mio collega. Se lo viene a sapere Matt ...

_ Dunque ... Ho iniziato a lavorare nel negozio della apple della zona. Sto provando tutti i bar, per capire cosa mi piace di più e ... beh ambientarmi _

Non trovo nulla da dire. Non mi interessa.

_ Anche tu ... lavori qui vicino?_

Lo guardo. Dovrei rispondere? Sta provando a fare una normale conversazione tra ... conoscenti, e devo ammettere che sto facendo davvero fatica a non rispondere. Voglio dire, sono stata educata alla gentilezza. E all'educazione. Mia madre saluta e parla sempre con tutti, anche con le persone che cui non va d'accordo.

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