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_ Come sto?_ chiedo a Matt, mentre esco dal suo bagno. Lui mi guarda da cima a fondo, prima di annuire.

_ Stai bene _

Non mi preoccupo del poco entusiasmo nella sua voce, so perfettamente che Matt non è un fan della moda. E la sua noia è accentuata dal fatto che è la terza volta che mi cambio e gli chiedo se sto bene. Prima un vestito beige che mi arrivava fino alle ginocchia, ma ho pensato fosse troppo " da suora". Poi una gonna nera in abbinamento con una maglietta verde militare, ma la gonna mi sembrava troppo corta. Infine, un paio di pantaloni in tessuto nero con la stesse maglia verde. Il mio pazientissimo ragazzo - davvero, non pensavo che Matt avesse così tanta pazienza nei miei confronti- mi ha rassicurato tutte le volte che stare bene, ma la mia immagine allo specchio continua a stonare, dal mio punto di vista. sarà che sto cercando di accontentare gli ipotetici gusti - chiaramente da me inventati - dei genitori di Matt: un po' di sofisticato stile inglese unito ad uno sfoggio di libertà che di sicuro una giornalista cerca. Il risultato? La mia totale ansia e confusione nel non riuscire ad abbinare i due stili.

Mi guardo allo specchio per l'ennesima volta, ma noto subito che quella maglietta è troppo semplice. Avrei bisogno di qualcosa di più colorato, ma ahimè sono sempre stata una ragazza monocolore. Ho pizzo, paillettes, brillantini, ma nulla di multicolore.

Muovo un piede in direzione dell'armadio - di Matt, ma ormai condividiamo anche quello- ma il mio ragazzo mi blocca, prendendomi per le spalle.

_ Calmanti. Vai bene. Cioè, andavi bene anche con le cose cose di prima, ma questo è okay. Stai. Bene _

Deve aver raggiunto il limite, poveretto.

_ Ma ..._

_ Ilenia _ mi avverte, per poi prendere un bel respiro _ Posso capire la tua ansia, okay? Lo ero anche io. Ma non riuscirai mai ad accontentare i miei genitori in fatto di vestiti. E' praticamente impossibile. Quindi, il mio consiglio è lo stesso di due prove fa: vestiti come piaci a te stessa. Adori i vestiti, quindi metti quelli. Sono convinto che i miei non guarderanno di certo se ti sei messa una maglietta troppo scollata o una gonna troppo corta. Quello che a loro interessa davvero _ mi punta il dito alla tempia _ E' questa _

Deglutisco, cercando con calma di riprendere la ragione. Non posso certo mettermi fretta. Non sono mai stata così in ansia in vita mia. L'esame di maturità? Il primo giorno di lavoro? Una bazzecola, in confronto a questo. Non mi è mai interessata troppo l'opinione delle persone, soprattutto dei genitori. Ma questa è la famiglia di Matt. E mi interessa davvero farmi accettare da loro. Come diavolo è possibile che un ragazzo con cui sto assieme da appena due mesi abbia cambiato così tanto il mio modo di pensare? Perché, all'improvviso, mi interessa così tanto? Da quanto Matt è diventato così importante?

Trovo conforto facendomi stringere dalle sue braccia e la mia agitazione si placa. E' sempre lui a calmarmi. Ad agitarmi. Ad eccitarmi. Dannazione, una montagna russa costante.

_ Davvero?_ sussurro, quando finalmente ho ripreso coscienza di me.

_ Facciamo una cosa: lo decido io. Ormai conosco i tuoi gusti _

Si stacca- con mio enorme disappunto- fruga nel nostro armadio e tira fuori un vestitino viola, semplice, con un cinturino decorativo attorno ai fianchi. Me lo hanno regalato per il compleanno Edoardo e Brian, ma non avevo ancora avuto l'occasione per metterlo.

_ Con questo avrai dei punti in più da Brian, anche se già ti adora, e piacerai un sacco a me_

_ Ma se ancora non l'ho indossato ... _

Si piega verso il mio orecchio.

_ Secondo me, ti fascerà i fianchi in una maniera fantastica. E io avrò a disposizione la vista di un bel decoltè... _

Our bodiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora