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_ Beh, buon anno nuovo _ mi sussurra nell'orecchio Matt, stringendomi a sé, mentre siamo intenti a guardare i fantastici fuochi d'artificio. Il suo augurio mi arriva fino alla ossa e mi lascia in balia del solito brivido che sento ogni volta che sono in sua compagnia. Mi giro per guardarlo negli occhi e strappargli un magnifico bacio, all'insegna del nuovo anno.

Siamo arrivati a Barcellona tre giorni fa, riuscendo a visitare solo le piazze principali del capoluogo in compagnia di tutto il gruppo. Matt, nei momenti di riposo, mi trascinava in giro per le minuscole strade della città, visitando chiese e musei, senza un attimo di respiro. Ho imparato a conoscere un nuovo lato di lui, ovvero quello del viaggiatore. Mi ha confessato, durante uno dei tanti giri, che il lavoro d'ufficio lo irrita parecchio, e nei momenti di libertà gira spesso, se non va in palestra. E chi è l'adorabile ragazza che lo segue ovunque? Io, ovvero la più pigra della terra. Ma devo ammettere che girare con Matt non mi ha stancata particolarmente. Probabilmente è perché passavo tutto il tempo ad osservarlo. Matt felice è una delle cose più belle che io abbia mai visto. Sorridente, allegro, spiritoso ... Un Matt che ho imparato a conoscere da poco, e che non credevo esistesse. Certo, non abbiamo smesso un solo attimo di bisticciare, ma molto probabilmente è una caratteristica della nostra coppia che non sparirà mai. E sotto sotto, so che a lui piace.

L'ultima sera dell'anno, l'abbiamo passata a girare in mezzo alle bancarelle, per la gioia di noi ragazze. Barcellona sa davvero come organizzare un capodanno: giostre, luci, mercatini ... Un gioco di colori che in Italia non avevo mai visto. Più si faceva buio, più le luminarie colorate risplendevano, trasformando la Plaça d'Espanya, una delle piazze principali di Barcellona, in una delle zone più romantiche della città. Dopo i balletti e gli spettacoli teatrali, che guardavano come dei bambini, le luci si sono spente, e una voce calda ha cominciato il conto alla rovescia. Allo scoccare della mezzanotte, il cielo si è illuminato di fuochi d'artificio, incantandoci tutti.

Matt ricambia il mio bacio, stringendomi tra le sue braccia. Non riesco a sentire gli altri farmi gli auguri, perché in questo momento ci sono solo gli occhi di Matt, nel quale esplodono i fuochi d'artificio. Non ho mai visto nulla di più bello...

Ci stacchiamo solo grazie all'euforia di Brian, che sparge baci e abbraccia ovunque, sotto gli occhi guardinghi di Edoardo. Siamo un po' tutti brilli, motivo per cui giriamo cantando ad alta voce nella piazza, iniziando strane conversazioni con gli spagnoli e iniziando a ballare. Sorprendentemente, è Matt il primo a dar via alle danze. Mi trascina in mezzo alla folla, facendomi roteare e ben presto un sacco di giovani iniziano ad imitarci. Andiamo avanti a girare fino alle due, fino a quando non scapicollo sul petto del mio ragazzo, che ridacchia.

_ Stanca?_ mi domanda, sorreggendomi.

_ Alticcia _ ribatto, aggrappandomi completamente a lui. E' decisamente il più sobrio tra tutti. Mi bacia nuovamente, poi mi tiene accanto a sé mentre cerca tutto il gruppo, nella speranza di ritornare a casa.

_ Tu no? _

_ Io no cosa? _

_ Non sei stanco? Non hai dormito molto, stanotte... _

Di ferma a guardarmi, leggermente imbarazzato.

_ Te ne sei accorta? _

Scrollo le spalle e gli rispondo mentre afferro per il giubbotto Barbara, che canta ad alta voce.

_ È ormai un mese che dormo con te, certo che me ne sono accorta. E comunque, ho il sonno leggero. Ogni tanto ti sento _

_ Scusa _

_ Non ti preoccupare, sono abituata. A casa mia, dai miei, c'era sempre un sacco di rumore. Una volta abituata, non me ne rendo più conto _

Quando finalmente recuperiamo tutti, ci incamminiamo rumorosamente - Barbara e Brian continuano a cantare - verso la nostra villetta in affitto, ad un chilometro fuori dal centro.

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