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_ Io e Alice ci siamo conosciuti all'università: entrambi ci eravamo iscritti a lettere ed eravamo entrambi i migliori. Non per vantarmi, ma sono riuscito a prendere trenta e lode in quasi tutti gli esami di tutti e tre gli anni. Alice anche. Ci presentavamo a tutte le lezioni e ci sedevamo sempre in prima fila, discutendo spesso con il docente a fine lezione. E' stato questo a legarci: io non ero simpatico, e mi sentivo il migliore, Alice era timida e tutti la credevano una snob. Secchioni e lecchini, era così che ci definivano tutti. Per difenderci, siamo rimasti assieme per tutti i tre anni _

Matt si ferma per pensare, e bere un po' di birra. Io non oso dire nulla.

_ Non posso dire che sia stato amore a prima vista, almeno per me: Alice era una ragazza carina, di buona famiglia, anche se è brutto da dire in questo secolo. Ma io sapevo perfettamente che non sarebbe mai stata il mio "vero amore". Ancora adesso, ho bisogno di qualcuno di forte, che mi risponda. Non amo essere contraddetto, ma ancora di meno amo la gente che non osa. Alice era così: eseguiva tutti gli ordini, non si lamentava quando facevo qualcosa di sbagliato, in un litigio chiedeva subito scusa, anche quando ad avere torto ero io. Con il senno di poi, probabilmente è stato suo padre a renderla così docile. Un avvocato ricco e maschilista, che pensava che le donne fossero buone solo a fare le mogli _

Rabbrividisco a questa sua descrizione e Matt si zittisce di nuovo, stavolta per un lungo periodo di tempo, tanto che mi chiedo se non ne voglia più parlare. Ma la curiosità ha la meglio.

_ E ... Come mai ti sei fidanzato comunque con lei?_

Matt scrolla le spalle.

_ Per non stare da solo. Per dare una possibilità a lei e ai miei sentimenti. Sono stato un idiota. Credevo che, con il tempo, avrei imparato a ricambiare il suo  amore. Ma la verità è che, se non la ami da subito, non l'amerai mai _

Inghiottisco a vuoto. Sembra la descrizione della relazione tra me e Riccardo.

_ A dire la verità, sono stato io che l'ho corteggiata. Sapevo perfettamente che lei era cotta di me, quindi mi sono detto "Perché no?"_

Scuote la testa.

_ Siamo usciti spesso, le facevo molti complimenti, studiavamo sempre assieme. E, ad un certo punto, le ho chiesto di mettersi con me _

Mi osserva, ma io mi resto zitta, per una volta. Non si è mai aperto così con me come oggi. Come non sfruttare questo feeling che si è creato?

_ Ho fatto una stronzata. Ad Alice erano stati impartiti fin da piccola i valori della famiglia, e lei ne sognava una tutta sua. Io ero il suo principe azzurro. Figura dal quale sono del tutto lontano _

Mi scappa una risatina e Matt mi guarda con un ghigno.

_ E' subito partita in quarta: l'ha detto a tutti quelli che conoscevamo, usando il termine "fidanzato", che mi ha fatto rabbrividire fin da subito. Mi ha presentato ai suoi e voleva organizzare una cena con le famiglie di entrambe _

Mi sale l'ansia. Io ho a malapena detto ai miei che esco con Riccardo...

_ Ma ... Tutto questo in quanto?_ non riesco a fare a meno di chiedergli. Lui mi rivolge uno sguardo comprensivo.

_ Poche settimane _

Sobbalzo. Poche settimane? Io pretendo almeno un mese di corteggiamento prima di provare a creare qualcosa!

Il mio collega sembra conoscere perfettamente i miei pensieri.

_ Lo so. Da matti, vero? Io sono stato uno stronzo, ma lei mi ha spaventato di brutto. Avevo ventidue anni e lei stava già organizzando un matrimonio. Perlomeno, tutti quelli attorno a noi sembravano totalmente contrari: suo padre in primis, perché non gli piacevo per niente. Mia madre mi ha fatto una scenata, poi è stata la volta di Eleonora ... _

Comprendo perfettamente tutte le reazioni. Neanche mia madre sarebbe d'accordo all'idea di un matrimonio così giovane ... E di sicuro, Eleonora deve aver tirato su un bel casino.

Osservo Matt, mentre lo ascolto parlare: giacca di pelle, capelli lunghi e tinti, piercing sul labbro, una moto enorme e spaventosa sotto casa ... Non è un ragazzo che a prima vita ispira fiducia. Posso capire, per quanto con difficoltà, la negata benedizione del padre di lei. Mi chiedo cosa penserebbero i miei nel caso glielo presentassi ... Mi vengono i brividi.

_ Quando ho capito dove voleva arrivare Alice, ho iniziato ad allontanarmi. Parlavo di meno con lei, la evitavo, spesso non rispondevo ai suoi mille messaggi ... A mia discolpa, posso dire che la ragazza era davvero ossessiva e gelosa. Mi sentivo soffocare. Io, che ho sempre amato la mia libertà e la mia autonomia, mi ero chiuso in una relazione troppo soffocante _

Prende un bel respiro, finendo definitivamente la sua birra.

_ L'ho lasciata un mese dopo. L'ho chiamata, ci siamo incontrati in un bar e le ho detto che volevo rompere. Mi ha fatto una scenata, che mi sono subito senza parlare, perché tutto sommato aveva ragione. L'avevo totalmente illusa. Per un po' ha iniziato a seguirmi, a controllarmi, gelosa anche dopo la rottura. E' intervenuta Eleonora, minacciandola di denuncia. Non credo che l'avrei mai fatto, fortunatamente è servita solo la minaccia _

Ridacchio.

_ Eleonora è pazzesca _

_ Già, decisamente. Mi ha dato un aiuto immenso in quel periodo, anche se poi mi ha bastonato parecchio. Comunque, all'inizio sono stato una merda con te perché mi ricordavi lei: te ne stavi sempre zitta e sopportavi sempre ... Ero terrorizzato che potessi essere un'altra lei ... _

_ E che dovevo fare, scusa? Eri il mio capo. Avevo paura che, se mi fossi ribellata, mi avresti fatta licenziare subito. Questo lavoro è troppo importante per me, mi andava bene sopportare ... _

_ No, hai ragione. Ne ho parlato con Eleonora e mi ha detto la stessa cosa. Mi dispiace davvero. Ho reagito in due maniere diverse sia con Alice che con te e ho fatto comunque due stronzate ... _

_ Non sei l'unico _ lo interrompo, allontanando definitivamente il bicchiere dalle mani. Ormai ho la lingua sciolta, e non vorrei mai dire più del necessario.

Matt mi guarda: so che vuole sapere, ma non osa chiedermi nulla, forse per rispetto. Ma dato che ormai ci siamo aperti l'uno con l'altra...

_ Con Riccardo ... Non è come mi aspettavo. E' il ragazzo perfetto, ma ... zero attrazione. Nulla di nulla. Lo sto illudendo in una relazione che non credo avrà un qualche tipo di futuro ... _

Non c'è bisogno che Matt parli, so già perfettamente quello che pensa. Quello che pensano tutti. Quello che dovrò fare, il prima possibile.

Rimaniamo per qualche minuto in silenzio. Poi mi sfiora con un dito il braccio, sensazione che mi fa rabbrividire.

_ Sappi che ... Io ti preferisco così. E' bello parlare ed interagire con una persona che vuole dirti le cose in faccia, senza nascondersi ... Preferisco decisamente la Ilenia cattiva. Anche se non so se sei veramente tu _

La verità? No, io non sono così. Ma, ora come ora, mi piaccio da morire. Parlare così con Matt mi piace da morire. Non voglio che smetta. Mai. Quindi ... Perché no? Posso cambiare. Posso essere me stessa e dire le cosa come stanno. Forse più cattiva ... Ma anche più libera. 

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Eccoci al ventesimo capitolo. Ormai siamo arrivati oltre metà storia. Non so quanti altri capitoli ci saranno, ma vi aggiornerò nelle settimane successive. Detto questo,

Buona lettura!

Dragon ꧁꧂

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