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Non sono una di quelle persone che va chiedere aiuto agli altri. Faccio fatica anche a chiedere consigli. Non so perché, non credo di aver mai avuto traumi legati a questa mia difficoltà. Semplicemente, non mi piace dire cosa mi passa per la testa. Ma questa è davvero un'emergenza seria. Per questo ho invitato a pranzo la mia squadra, piuttosto variegata, di soccorso: Barbara, Eleonora e Marina. Detto sinceramente, avrei voluto parlarne soltanto con Marina, ma sono convinta che Barbara scoprirebbe senz'altro il mio turbamento, in fondo mi conosce da otto anni.  Ed Eleonora ... Beh, è Eleonora. Lei sa sempre tutto. Quindi, dato che mi servono consigli precisi, tre teste piuttosto diverse tra loro mi aiuteranno decisamente di più.

Ora siamo sedute tutte e quattro al tavolo di un bar poco lontano dalla casa editrice e dopo le dovute presentazioni, ci siamo dedicate alla lettura del menù. Dopo aver ordinato, Eleonora si sporge verso di me, con occhi maliziosi:

_ Allora, Ilenia... si può sapere perché ci hai invitate tutte?_

Non è stupida. E non lo sono neanche le altre due ragazze, quindi credo sia inutile girarci attorno. In fondo, voglio un loro consiglio ...

_ Riccardo ... un mio collega ... mi ha invitata a cena sabato_

La mia confessione piuttosto riduttiva ottiene diverse reazioni: Barbara batte le mani e saltella sulla sua sedia, Eleonora sorride sadicamente e Marina assume un'espressione radiosa. Bene. Sembra che questo invito non sia una cosa tanto brutta.

_ Dettagli_ ordina Eleonora e io l'accontento subito, spaventata dalla sola idea di cosa potrebbe farmi se non ubbidisco. Parto dalla discussione di Matt, continuo con l'arrivo di Riccardo e concludo con il mio stato confusionario. Le ragazza mi ascoltano in religioso silenzio, come se fosse un annuncio del Papa.

_ Quindi ... Per quale motivo ci hai chiamate tutte e tre qua?_ chiede ancora Eleonora, concluso il mio racconto.

Io prendo un bel respiro e mi butto:

_ Innanzitutto ... Lo devo considerare un appuntamento? Se sì, come mi comporto? Come mi vesto? Se no ... beh, stesse domande_

Le ragazze si guardano tra di loro per qualche minuto in silenzio e l'ansia prende il sopravvento, tanto che ingoio un raviolo senza neanche masticarlo. A dire la verità, neanche mi ero accorta che mi avessero portato il piatto!

_ Dunque ... _ comincia Marina, vendendo poi interrotta da Eleonora.

_ Sì, è un appuntamento. Nessun ragazzo ti chiede ufficialmente di uscire il sabato sera per una semplice cenetta e poi a casa a dormire. Probabilmente vorrà fare anche altro ... _

Il secondo raviolo mi si ferma in gola, tanto che mi tocca bere un paio di bicchieri d'acqua prima di tornare a respirare. Barbara mi batte amorevolmente le mani sulla schiena.

_ Ele, non spaventarla così! Se deciderà che dopo la cena non vuole fare nulla, sono sicura che questo Riccardo non insisterà ... _ dice, lanciando un'occhiata di conferma a Marina, che annuisce.

_ Sì, Riccardo mi sembra un gentiluomo. Ti ha chiesto una cena, non una nottata, quindi è probabile che non sia uno di quei ragazzi che vuole solo il sesso ... _

Il tono di Marina, per quanto sicuro, nasconde una certa incertezza. Me lo sta dicendo per tranquillizzarmi, e la incertezza è dovuta al ricordo della sua precedente relazione, o nasconde qualcosa?

_ Sì, sì, come volete. Ciò che conta è che questo Riccardo vuole un appuntamento con te, Ilenia. Quindi ... _ Lo sguardo di Eleonora mi preoccupa alquanto _ Lascia che ci pensi io!_

Poso la forchetta e decido di lasciare il cibo ad un momento più tranquillo per il mio stomaco.

_ Pensare a cosa?_domando.

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