Capitolo 22

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FEDERICA

2 ore prima...

Schiudo le palpebre sentendo dentro di me una sensazione di pienezza, credo di non aver mai apprezzato il silenzio più di adesso. I miei occhi osservano il cielo terso e il sole entrare nella camera; ricordo la me di qualche anno fa sognare un silenzio privo di sofferenza, un semplice silenzio senza il bisogno di essere riempito. In questo momento mi sento leggera, allo stesso tempo protetta. Non so cosa significhi ma il braccio di Christian mentre mi stringe mi restituisce qualcosa di tremendamente appagante. Non ho mai creduto alla storiella delle farfalle nello stomaco, sì perché quando c'è lui è tutto stravolto, mi sento travolgere da quello che provo, non mi capacito delle azioni in cui mi ritrovo e il mio stomaco va in subbuglio, tutti i miei sensi non prendono un ordine e avverto un formicolio accendermi dappertutto. Non riesco più a fingere che Christian oltre ad essere entrato nella mia vita è entrato soprattutto nel mio cuore e ho paura di dirlo ad alta voce perché il sogno potrebbe essere spezzato dalla realtà, forse al suo risveglio questa pace apparente svanirà lasciando il posto al solito ragazzo dispotico e narcisista che mi ha costretto sempre a mettere le distanze, ma in questo momento voglio godermi quello che sto vivendo, stiamo vivendo. Mi giro fra le lenzuola, è così lieto il suo viso mentre dorme, mi perdo nel guardarlo. Il sole gli colpisce i capelli dandomi la visione di qualche ciocca dorata contornargli il viso. Con l'indice scosto dei capelli che gli ricadono sulle palpebre, cerco di non svegliarlo così mi rannicchio fra le sue braccia osservandolo dormire. Le ciglia tengono al sicuro la sua anima, sono lunghe e chiare simili alle sopracciglia a forma di gabbiano folte e curate, la pelle liscia è appena abbronzata, seguo la linea del suo naso dritto e ben proporzionato e in fine le labbra, piene e rosee. Il suo respiro regolare si sincronizza col mio e sto per riaddormentarmi se non fosse per la sua mano finita sul mio punto debole. Abbasso gli occhi, la camicia mi copre soltanto il seno lasciando scoperti gli slip porpora. Caccio un sospiro di sollievo conscia che lui non abbia visto nulla, se vedesse la cicatrice vorrebbe delle spiegazioni o farebbe delle domande come tutti ed io non sono pronta a soddisfare la sua curiosità, anche se dovesse proseguire questa cosa fra di noi prima o poi ne verrà a conoscenza ma adesso ho ancora troppa paura. A malincuore mi sfilo dal letto, guardo fuori dalla portafinestra osservando il giardino pieno dei "resti" della sera precedente, dopodiché, gli do un'ultima occhiata mentre dorme, a torso nudo, coperto solamente dalle lenzuola e con un'espressione da bambino; istintivamente chiudo gli occhi e mi mordo le labbra non trattenendo un sorriso. Vado a vestirmi, sbottono la camicia calda e profumata di Christian, inalo ancora una volta il suo odore buono e rimetto il vestito di ieri. Mi infilo nel bagno per sistemarmi, lavo il volto e lego i capelli in una crocchia. Il mio vestito è freddo, mi provoca una sensazione di fastidio. Mi pento subito di aver sfilato troppo velocemente la sua camicia e se non fosse per il rumore proveniente dal corridoio probabilmente entrerei in camera a rimetterla.
Apro appena la porta avendo la visione di una Charlotte confusa e un Ted imbarazzato; sono teneri mentre entrambi non si capacitano della situazione in cui si sono ritrovati. Li sento discutere e Charlotte sembra parecchio irritata.
Sto per rinchiudermi nel bagno quando l'espressione sbigottita della mia amica si concentra sulla mia figura, aggrotta la fronte chiamandomi.
No. Cavolo.
«Anche tu qui?» mi fa avendo ancora gli occhi spalancati e la fronte corrugata.
«Ehm...si...ehm...io» balbetto.
Cerco una via di fuga, qualunque cosa che possa aiutarmi a giustificare la mia presenza qui, in casa di Christian, nel bagno di Christian comunicate con questo bagno. Dovrei dire la verità, ma come posso spiegarle di essere appena uscita dalla stanza di Christian e aver sfilato la sua camicia ed essermi pentita di averlo fatto troppo presto? E per giunta di aver dormito con lui?
«Ho bevuto troppo ieri, poi Camilla credo, mi ha portato in una camera e adesso mi...mi stavo... rinfrescando» ripeto nella testa quello che ho detto ad alta voce per capire se ha senso.
Spero mi creda, non ho una versione migliore e non saprei come spiegare quello che è successo con Christian, anche perché abbiamo solo dormito.
«Okay» dice impulsivamente mettendo le mani davanti a sé come per riprendersi da una nottataccia o un capogiro.
«Dobbiamo andare, se Carlo sa che ho passato la notte qui, mi uccide»
«Soprattutto... con lui» indica Ted che sembra perso nei suoi pensieri.
Pensa se lo venisse a scoprire mia madre, vorrei dire ma rimango in silenzio.
La mia attenzione si sposta sul ragazzo dai capelli rossi, nonché mio amico, che pare del tutto incapace di mantenere la calma, infatti, muove ripetutamente le gambe in modo nervoso, mordicchiandosi un'unghia con troppa foga, dopodiché, si sposta da una parte dall'altra del corridoio come se fosse bloccato in quei pochi centimetri.
«Devo...» mi volto guardando la porta di Christian.
Sospiro.
Charlotte alza le sopracciglia come se aspettasse che concludessi la frase.
«Ehm... no niente» faccio.
«Okay, andiamo!» dichiara sfinita e adirata.
Mi soffermo per un istante, ma poi proseguo non riuscendo a trovare una scusa per ritornare da Christian; se al suo risveglio non mi troverà con lui, penserà cosa? Ho provato da subito una strana sensazione come se al nostro risveglio la favola si sarebbe spezzata e lui sarebbe ritornato come prima, quindi, potrebbe anche essere felice di questa mia scelta, magari non gli importerà poiché voleva già mandarmi via, oppure no? Mi odierà?
«Ma non dovremmo avvertire che ne so... Christian che andiamo via» azzardo scendendo lentamente le scale.
«Starà dormendo con qualcuna o magari con Luana, sicuramente non sa neanche che siamo qui, andiamo prima che arrivi qualcuno o che Carlo mi scopra»
Se Charlotte scoprisse che ho dormito con lui penserebbe cosa di me? Forse mi inizierebbe a reputare uno dei tanti trofei di Christian che dimenticherà una volta trovata un'altra. Non voglio deluderla e la reputazione che ha Christian mi impedisce di essere sincera con lei. Non mi perdonerà mai!
Sbuffo chiudendo la porta alle mie spalle, forse è giusto così, devo andare via e non illudermi. Forse questo è un segno che quello che stava accadendo tra noi è sbagliato; lui ha bisogno di stare con persone come Luana ed io, non sarò mai come lei, non potrò mai dargli quello che desidera. È giusto così. 

La Forma del DestinoTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang