Il Fiore e l'Artiglio + Versione fantasy estesa +

19. Scambio epistolare (parte terza)

Caro Fiore,

oggi compio ventun anni e quasi mi sembra impossibile. Ventuno dannati anni! So che per te lo scorrere del tempo, le età delle persone, significano poco o nulla, nel tuo bel mondo di sole e di tempeste, di spazi sconfinati e cicli stagionali. Tu sei sopra queste cose, un giovane dio della campagna che si occupa solo delle sue bestie, non è vero? A te non importa di avere sedici o sessant'anni, mi hai scritto una volta: l'importante è come ci si sente, non l'età che si ha.

Ma per me non è così. Mi sento diversa, oggi. Forse è perché sono sfuggita alla morte troppe volte negli ultimi tre anni, forse è perché ho visto terminare la vita di molti uomini e molte donne, ma sento che essere ventunenne è una benedizione. Sono contenta di essere viva, ma un'ansia feroce mi attanaglia: per quanto ancora lo sarò? Non ho paura, beninteso, sono solo tesa. Mi piace fare il lavoro che faccio.

Ma oggi è il mio compleanno e lo festeggerò a modo mio.

Sono ormai tre anni che mi scrivi pregandomi di tornare in Texas. Sei stato veemente o delicato, sottile nella tua insinuazione o sfacciato: insomma, le hai provate tutte. Ho lettere scritte da te che sembrano vergate dalla mano di persone completamente diverse da te e mi sono arrivata a chiedere se in realtà non fosse stato qualcun altro ad averle mandate. Lo apprezzo. Diavolo, ho scritto la parola "vergate"! Vedi, mi sto trasformando in una grafomane peggio di te. Ogni notte, quando torno a casa, controllo la posta che Righini si occupa di portare dentro al mattino, sperando sempre di trovarci una tua lettera anche quando so che non ce ne può essere una perché la mia risposta non ti è ancora arrivata.

Tu-sai-chi è ancora convintissimo che tu sia la mia amica Sascha, ieri mi ha chiesto "ma almeno è carina, questa amica?". Come se la mia amicizia avesse niente a che fare con la "carineria" della persona a cui scrivo. Ci scriviamo, mica ci accarezziamo la faccia e ci diamo bacini! Comunque gli ho risposto che Sascha è una modella di intimo e che è più giovane di me di un anno. Non ti riporterò il suo commento: sei un'anima troppo pura, anche se fai finta di essere indistruttibile e capace di sopportare qualunque cosa. Via lettera fai così spesso il duro che ogni tanto mi dimentico di chi tu sia davvero! Ma devo ammettere che la tua versione "oscura" mi piace un casino, anche se forse il ragazzo-fiore rimane il primo in classifica.

Comunque, dicevo: sono tre anni che mi dici di tornare in Texas e forse finalmente le acque sono abbastanza calme da permettermelo! Devo sistemare ancora alcune cose qui, poi ti raggiungerò, forse alla fine di questo Luglio. Porterò con me Pirata, visto che vuoi conoscerla così tanto (ma soprattutto perché non ho idea di come potrei separarmi da lei).

Credo che Tu-sai-chi mi tradisca con una tizia. O due. Ovviamente sono solo passatempi per lui (io sono l'Artiglio, loro non sono nessuno, e sono certa che nessuna di loro gli abbia mai sparato per fargli capire chi comanda, non so se mi spiego), e non sono certa che mi tradisca davvero, ma nel dubbio lo lascerò per un po' a sbrigarsela (e a tradirmi, se proprio gli va) da solo con la roba del clan così capirà quanto gli sono indispensabile.

Non sa che vengo in Texas: gli ho detto che vado ad incontrarmi con Sascha ad un raduno di ragazze nel Wisconsin. Chissà perché tutti si bevono le balle che gli racconto? Anche tuo padre, ti ricordi! Gli ho detto che andavo ad un collegio cattolico per sole donne e lui se l'è bevuto come un bicchier d'acqua. Glug.

Quindi prepara la stanza per me: vengo in fattoria! Così potrò finalmente incontrare il tuo nuovo gallo Solomon (sono curiosa di sapere se è davvero un guerriero matto come me l'hai descritto o hai esagerato per fare commedia!) e anche Tony e non immaginarla soltanto come un brutto scarabocchio piatto. Com'è che in tutto questo tempo non hai ancora imparato a disegnare? Mi avrai mandato almeno duecento scarabocchi dei tuoi e non ho mai visto alcun miglioramento.