12. Te ne sei accorto, ragazzo?

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«Non era Hector, vero?»

«Buonadea, no!» Paul rise «Come ti è venuto in mente?».

Mark ci pensò ancora. Iniziò ad accarezzare il badile, assorto, rimanendo per il resto perfettamente immobile. Paul Grimm lo guardava con un sorriso divertito stampato sulla faccia rotonda.

«Non lo so» Disse Mark alla fine, stringendosi nelle spalle con aria colpevole

«Maverick! Il morto, Bret Maverick!» sbottò Paul «Quindi non te ne sei accorto, ragazzo?»

«No»

«Devi stare più attento a cosa ti passa sotto le mani».

"Non mi sono messo a smanacciare il cadavere, non gli ho infilato le mani in bocca per guardargli i denti e non gli ho inciso la pelle per cercare le strutture caratteristiche da cui si origina la pelliccia, mi sembrava poco cortese" era quello che Mark avrebbe voluto replicare, ma tutto quello che disse fu: «Quindi era un licantropo?»

«Sissignore. E un alfa per giunta, di un branco bello grosso»

«Ah»

«La prossima volta che ti porto il cadavere di un licantropo voglio che tu sappia riconoscerlo, ragazzo»

«Sì. Scusami»

«Va bene, non fa niente... non era così chiaro. Maverick apparteneva ad una razza piuttosto moderna ed evoluta, una di quelle che, lo sai no ragazzo? Di quelle che sembrano molto umane. Non era facile individuarlo, perciò non scusarti. Voglio solo che tu stia più attento la prossima volta»

«Certo».

"Una di quelle razze che sembrano molto umane". Qualunque cosa sembrasse molto umana, compresi gli esseri umani autentici, a Mark dava i brividi: quelle facce lì significavano solo interazioni sociali difficili da capire, guai e dolore. E d'un tratto il ragazzo sentì come una serie di dita invisibili che gli correvano sul collo, facendogli drizzare i peli, al pensiero che Bret Maverick aveva un figlio, Richard, e che questo Richard, che doveva molto probabilmente essere un licantropo anche lui, era ospite a casa sua (per la Dea, aveva cenato con loro solo ieri sera!) ed era il ragazzo di Sara.

«Mia cugina sta con un licantropo» Disse ad alta voce.

Paul non lo guardava più, era di nuovo immerso nella lettura del libro. Si era messo in bocca un'altra caramella dura e la faceva battere contro i denti in modo ritmato.

«Sara... sta con... con Richard Maverick» Provò ancora Mark, avvicinandosi al suo capo e cercando di imprimere l'urgenza nel suo tono di voce «È un licantropo anche lei?»

«Non lo so. Può darsi» Paul si strinse nelle spalle, senza alzare lo sguardo «Dipende dai contraccettivi che usano. Tu chiediglielo»

«Che contraccettivi usano?» ripeté Mark, quasi in un pigolio

«Buonadea ragazzo, no! Chiedile se è un licantropo. Sembreresti davvero un pervertito se gli chiedessi come fanno sesso».

Mark serrò le labbra e tornò al lavoro. Sara gli sembrava un po' una donna lupo (di certo lo sembrava più del suo ragazzo, che pure probabilmente era un uomo lupo) e questo avrebbe spiegato perché il mangiacalzini aveva paura di lei.

Sara Barker aveva gli occhi da animale, di quel castano che al sole si illumina di una specie di aura d'oro, forse per colpa del tapetum lucidum, lo strato riflettente posto dietro la retina che è tipico dei carnivori. E aveva il lobo dell'orecchio attaccato. E sorrideva mostrando i canini a punta. E sapeva leggere il linguaggio corporeo dei cani.

Il Fiore e l'Artiglio + Versione fantasy estesa +Where stories live. Discover now