Sarai un ottimo padre.

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Io che basta pensarti e già mi manca il respiro.

**

Alexander's POV

Uno. Due. Tre. Quattro.

Il sangue continuava a fuoriuscire dalle mie mani ormai distrutte. Non pensavo a nulla, non volevo far altro che dare pugni e sfogarmi.

Kole corse velocemente in camera, guardandomi in cagnesco e afferrandomi poi per la maglietta.

«Ti si è fuso il cervello, Alexander?»

Mi guardò e cercò di rimanere calmo.

«Lasciami!»

Urlai di rimando, spingendolo lontano da me.

«Ti sei spaccato le mani per cosa, coglione?»

«L'hanno toccata.»

«Cosa?»

Odiavo dare spiegazioni alle persone, l'ho sempre fatto e mai cambierò.

Ricordavo quando mia madre, sconfitta e arrabbiata dalla mia testardaggine, mi ripeteva sempre che un giorno mi sarei pentito di quelle nostre litigate.

E così era stato. Mi mancava follemente quella donna.

Era l'unica che amavo davvero e a volte ascoltavo con piacere i suoi consigli, soprattutto da ragazzino.

Ghignai al solo pensiero, quando mi venne in mento il periodo di merda che mi perseguitava a quindici anni.

Occhiali, brufoli che spuntavano persino dal culo e per concludere in bellezza, non poteva non mancarmi quell'apparecchio di merda che avevo in bocca.

Ho sempre odiato quell'affare.

Incredibile! Non potevo credere che io, la perfezione fatta in persona, avrebbe potuto essere così cesso da adolescente.

Cazzo, quello era il periodo più di merda della mia vita.

Senza ragazze e seghe a volontà.

«Quel figlio di puttana di Moore, ha mandato il suo cagnolino a prendere Madelyn.» Lo guardai stringendo i pugni.

«Giuro su mia madre Kole, che se lo avessi tra le mie mani, lo ucciderei.»

Sebbene interdetto, poggiò di nuovo la mano sulla mia spalla e glielo lasciai fare, stanco di fare questioni con lui.

«Tranquillo Alex.» La sua voce mi pareva troppo calma.

«Ti farò trovare quella testa fra le tue mani. Te lo prometto, fratello.»

Annuii compiaciuto e mi fece gesto di scendere con lui giù.

«Madelyn è incinta.»

Kole era intento a pulire quelle graziose pistole, le quali si trovavano sparse sul tavolo di legno. Le amava più della sua vita e chiunque le avesse toccate, gliel'avrebbe fatta pagare.

BORN TO LOVE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora