Non m'interessa nulla di te.

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**

«Gabe?»

Il telefono era posizionato sul mio orecchio, lo sguardo sorpreso ma un sorriso inconfondibile.

Ero così felice che mi avesse chiamata, soprattutto dopo che se n'era andato di fretta dalla festa.

La curiosità mi stava uccidendo da giorni, speravo che prima o poi mi avesse spiegato cosa fosse successo.

«Certo, a dopo.»

Allison mi guardò incrociando le braccia, interessata alla conversazione che stavo avendo con il mio amico.

Sorrisi e chiusi la chiamata, posando il telefono nella tasca del pantalone.

«Cosa voleva, Mad?» Ghignò.

«Mi ha chiesto di andare a fare una passeggiata insieme...per parlare.»

Sottolineai le ultime due parole.

«Smettila di fare quell'espressione da pervertita!» Ridacchiai.

«Oh scusami.»

Alzò le mani in segno di resa.

Guardò l'orologio sul suo polso, sospirò subito dopo guardandomi.

«Devo andare. A domani, tesoro.»

Mi diede un bacio sulla guancia, la salutai e chiuse la porta dietro di se lasciandomi da sola nella piccola camera.

***

Mi guardai nello specchio, portai le mani sulla camicetta aggiustandomela poi dopo, i leggings neri aderivano perfettamente sulle mie lunge gambe.

Sorrisi.

Mi aggiustai i capelli, presi il cappello mettendomelo e per ultimo, afferrai la borsa.
Posizionai il telefono dentro di essa e andai giù, aspettando Gabe.

Non appena bussarono alla porta, mi alzai velocemente dal divano e la aprii.

Le mani nelle tasche, il sorriso stampato sul volto, i ricci ribelli sulla fronte: tipico di lui. Erano quelle piccole e semplici cose che adoravo particolarmente.

Lo abbracciai e chiusi gli occhi non appena poggiai la testa sulla sua spalla.

«Oh Maddy, anch'io sono felice di vederti.»

Ridacchiò.

Mi allontanai e iniziai a guardarlo.

«Per favore, non andartene più.»

«Non lo farò, te lo prometto.»

Disse accarezzandomi i capelli, chiusi gli occhi sotto il suo dolce tocco.

«Andiamo.»

Mi prese la mano e mi portò in macchina.

«Ascolti davvero queste canzoni? Sono orribili!» Dissi stupefatta.

Rise sotto i baffi guardando la strada.

«Che c'è? È la verità.» Lo provocai.

«Tanto non attacca con me Maddy. Queste canzoni sono bellissime.»

Disse fiero e facendomi un occhiolino.
Scoppiammo a ridere entrambi.

«Cos'è successo l'altra volta?» Sussurrai.

Il suo sguardo si posizionò velocemente sul mio, le mani si strinsero sul volante, si stava agitando.

«Io..Non fa nulla. Non devi se non vuoi.»

BORN TO LOVE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora