Sex On The Beach.

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Mi alzai dal letto e molto lentamente aprii la piccola finestra di legno, facendo attenzione al vento che soffiava con prepotenza. Presi un lungo respiro non appena il vento si inondò su di me, iniziando poi a tremare dal freddo. I bambini già di mattina giocavano nei grandi prati verdi felici e sconsolati accompagnati dalle loro mamme; ed iniziai a pensare a quanto mi mancassero i miei genitori. Il bussare della porta mi fece distrarre dai miei pensieri e subito dopo mi precipitai giù dalle scale per vedere chi fosse. Guardai dallo spioncino, sperando di non trovare Andrew. Mi sollevai non appena vidi il viso della mia amica.

«Ciao tesoro.» Mi disse lei dandomi un bacio sulla guancia.

«Hey.» Sorrisi di rimando chiudendo la porta dietro di me.

Allison diede un'occhiata all'orologio, allarmandosi immediatamente. «Cavolo! Stiamo facendo tardi Mad. Sei pronta?» Mi squadrò da capo a piedi e scoppiò a ridere. «Deduco di no.»

Sbuffai ridendo. «Dammi cinque minuti!» Corsi di sopra in camera mia aprendo l'armadio e prendendo le prime cose che mi capitassero davanti: una felpa abbastanza corta e un jeans nero. Andai in bagno intenta a lavarmi e a truccarmi e non appena finii andai di sotto dalla mia amica, la quale mi aspettava impaziente.

«Abbiamo solo venti minuti a disposizione per colpa tua!» Presi il giubbino dall'attaccapanni ed uscimmo da casa.

***

Appena lo vidi nel cortile della scuola iniziai a tremare e smisi di camminare. Allison, fortunatamente, se ne accorse e mi diede una pacca sulla spalla in segno di conforto, cosa che in quel momento mi serviva.

«E' tutto okay, Mad. Qualunque cosa chiamami. Intesi?» Annuii debolmente e mi allontanai controvoglia dalla mia amica, andando poi verso di lui.

"Ce la puoi fare, Mad...Sei forte." Mi morsi il labbro facendo un ultimo passo verso di lui.

«Andrew.» Si girò di scatto finendo di parlare con i suoi amici e non appena mi vide, sorrise.

«Ciao, amore mio.» Posizionò il suo braccio sulla mia spalla, avvicinandomi a lui. La sua presa era troppo forte ed io cominciai a non respirare. Feci un sorriso finto guardandolo e mi maledissi di averlo incontrato. Appena finì di parlare, salutò i suoi amici ed iniziammo a camminare per entrare a scuola. Sospirai sperando che il coraggio prendesse il sopravvento su di me.

"Ce la puoi fare, Mad...Sei forte." Ripetetti quelle parole dentro di me.

«Andrew, io..Devo dirti una cosa.» Si fermò d'improvviso guardandomi dritta negli occhi ed io persi completamente il coraggio.

«Cosa devi dirmi?» La sua voce autoritaria mi fece sciogliere dalla paura.

«Che ne dici stasera? Ci sono troppe persone qui e vorrei un po' di privacy.» Sorrisi falsamente cercando di sembrare convinta. Rabbrividii non appena mi accarezzò i capelli e si avvicinò al mio orecchio.

«Dove?» Mi disse alzando un sopracciglio ed io chiusi gli occhi.

«Ap-pena finisco di lavorare al bar, parliamo.» Annuì solamente e mi prese la mano stringendola forte.


«Com'è andata, Mad?» Mi sussurrò la mia amica avvicinandosi a me. 

Appoggiai i libri nell'armadietto chiudendolo e misi lo zaino sulla mia spalla. «Appena finisco di lavorare al bar, parleremo.» La guardai aspettando una sua risposta che non tardò ad arrivare.

«Mad, ti prego..Fai attenzione.» Annuii ed uscimmo da scuola.

***

Entrai nel locale velocemente e vedendo che c'erano parecchie persone, salutai il mio capo e mi posizionai dietro al bancone. La serata era alquanto pesante, i bicchieri da lavare e asciugare non finivano mai ed io non vedevo l'ora di tornare a casa e mettermi sotto le coperte. La voce di un ragazzo mi fece ritornare alla realtà.

«Portami da bere.» Alzai lo sguardo per vederlo meglio e mi bloccai non appena i miei occhi incontrarono i suoi. Appoggiò i gomiti sul bancone, gli occhi color ghiaccio erano puntati sui miei. I suoi numerosi tatuaggi erano ben visibili anche da fuori la maglietta ed insieme ai suoi capelli neri gli davano un'aria da cattivo. Era il ragazzo più bello che avessi mai visto in tutta la mia vita.

«S-sì, cosa vuoi?» Cercai di non balbettare, ma era impossibile dato la persona che avevo di fronte.

«Un Sex On The Beach.» Annuii e gli preparai il drink che aveva chiesto.

Mi girai per prendere la bottiglia e sentii la mia schiena bruciare sotto il suo sguardo, ma feci finta di niente. Appena gli diedi il drink, mi fece l'occhiolino e se ne andò lasciandomi i soldi sul bancone. Si sedette ad un tavolo con i suoi amici, o almeno penso, e una bionda si avvicinò a lui. Fu un secondo e si baciarono appassionatamente. Abbassai immediatamente lo sguardo e ritornai ad asciugare i bicchieri.

Finalmente finii il mio turno, presi la mia borsa ed uscii aspettando che Andrew venisse. L'ansia prese il sopravvento ed iniziai a picchiettare il piede a terra. Qualcuno mi abbracciò da dietro e non appena vidi che era lui, sobbalzai.

«Ciao, amore mio.» Mi disse baciandomi il collo e portandomi dietro al piccolo vicolo del bar.

«Che cosa dovevi dirmi?» La sua mano toccò il mio sedere e iniziai subito a parlare.

«Andrew..» Dissi con un nodo alla gola.

«Tra noi è finita.» I suoi occhi divennero neri dalla rabbia.

«Cosa?» Mi prese i polsi con le mani stringendoli, ed una lacrima scese lungo la mia guancia.

«Mi fai male,  lasciami! Tra noi è finita.» Scoppiai a piangere, mentre mi diede uno schiaffo sulla guancia.

«Tra me e te non finirà mai.» Urlò e chiusi istintivamente gli occhi, aspettando il peggio. 

Una voce catturò la mia attenzione e anche quella di Andrew. 

«Hai sentito quello che ha detto? Lasciala immediatamente.»

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