Il tuo viso non ha mai abbandonato la mia mente.

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"Siamo due disastri che insieme formano un capolavoro."

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Il silenzio in macchina non cessava, la mia amica continuava a sospirare, mentre io guardavo fuori dal finestrino, pensierosa e inquieta come sempre.

Posai il capo sul poggiatesta dell'auto, di tanto in tanto guardavo con la coda dell'occhio Allison, la quale sembrava molto agitata; si notava dalle piccole gocce di sudore che emanava sul suo viso.

Quella scena mi fece ridere, ma cercai di non farmi notare.

Iniziai improvvisamente a pensare a quanto fossero strane le giornate senza di lui, Andrew; eravamo quel tipo di coppia che stava insieme ogni giorno, mi accompagnava dovunque ed io facevo lo stesso.

Sì, insomma, il diabete...

Dovevo togliermelo dalla testa, dovevo cancellare dalla mia mente quello che avevo visto fuori scuola: il suo viso pallido, il coltello, il sangue...sebbene fosse difficile.

Avvicinai le labbra al vetro del finestrino ed espirai facendolo appannare, così che potessi con le dita, disegnare un cuore con una piccola faccina.

Com'era brutto essere sentimentali in quel mondo così freddo.

«Ow, che smielata che sei...»

«E tu sei fredda come un marmo.»

La smorfia sul mio viso era ben evidente.

«Solo con chi voglio.»

Mi fece l'occhiolino.

«Sì, certo..» Mi girai verso di lei. «Al, se non mi dici dove stiamo andando, scendo da questa macchina e me ne torno a piedi.»

«Siamo arrivate!»

Affermò facendo una risata nervosa.

In quel momento, mi era salito alle stelle l'istinto omicida.

Posammo la macchina in un parcheggio situato di fronte ad un parco, capii immediatamente dove mi aveva portata.

Bryant Park. Era da anni che avrei voluto andare lì, era il parco più bello di Manhattan; tutti ne parlavano bene.

La mia eccitazione si fece vedere, urlai dalla gioia e andai ad abbracciare la mia amica.

«Lo sai che ti adoro, vero?»

Le diedi un bacio sulla guancia.

«Queste cose sdolcinate lasciale a Gabe, non a me.»

Roteai gli occhi.

I bambini giocavano allegramente con i proprio genitori, mi si smorzò il cuore a furia di guardarli; era una scena così carina.

Entrando, mi accovacciai sfiorando l'erba ancora bagnata, dava una sensazione così bella.

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