PROLOGO

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«Guardami.»

Appoggiò le piccole mani sul mio viso, girandolo verso di lei.

La sua espressione mi fece rabbrividire e capii che non potevo più nasconderlo, soprattutto all'unica persona che davvero volevo bene.

Si alzò di scatto dal letto su cui prima era seduta e si mise una mano tra i suoi capelli castani.

«Cazzo Madelyn!»

Abbassai velocemente lo sguardo, mentre una lacrima mi scese lungo le guance diventate rosse dalla vergogna.

Sospirò prima di venire verso di me ed inginocchiarsi. «Chi è stato, Mad?»

Mi toccai il livido violaceo sul mio viso e sussultai, ricordandomi il momento in cui avvenne.

FLASHBACK

«Andrew, smettila!»

Cercai in ogni modo di liberarmi dalle sue mani situate sul mio collo, mentre le lacrime scendevano in modo prepotente sul viso.

«Chi era quello fuori scuola?» La sua presa aumentò facendomi quasi smettere di respirare.

«Era un mio compagno di classe.» Dissi con voce sommessa e lui iniziò ad urlare facendomi trasalire.

«Non devi parlare con nessuno che non sia io, mi hai capita? Tu sei mia.» Annuii sconfitta, sperando che mi lasciasse finalmente in pace. Mi diede un pugno sulla guancia con l'altra mano e caddi a terra dal dolore.

«Rispondimi!»

«Sì, te lo prometto..Non gli parlerò più.»

«Brava, amore mio.» Mi accarezzò i capelli e se ne andò, lasciandomi a terra.

Portai la mano sulla guancia e scoppiai in un pianto isterico.

FINE FLASHBACK

«Dimmi che non è stato quello stronzo pezzo di merda, Madelyn.» Presi un lungo respiro prima di parlare.

«Sì. È stato Andrew..» Misi fatica a pronunciare quella parola.

Andrew Collins è stato la mia prima cotta, il mio primo bacio, il mio primo amore e la mia prima volta. Non potrò mai dimenticare i sorrisi che mi faceva durante le noiose lezioni a scuola, i piccoli gesti, la sua gelosia nei miei confronti e soprattutto lui c'era sempre per me; ed io lo amavo proprio per questo. Ma all'improvviso tutto cambiò. Le persone cambiavano, a volte in meglio, a volte in peggio. Dopo alcuni mesi divenne sempre più possessivo, geloso e il suo sorriso svanì nel nulla. Mi ferì la prima volta a scuola, davanti a tutti dopo che parlai con un mio amico e da li prese gusto a farlo. Ed io piangevo, ogni giorno, perché lo amavo; lo amavo più di qualunque altra cosa. Ma ho sofferto troppo per lui.

«Madelyn, ti ho sempre messo in guardia. Ti ho sempre detto che non mi piaceva e che dovevi lasciarlo!» Il suo viso divenne rosso dalla rabbia.

«Ti prometto che lo farò. Lascerò Andrew.» La mia amica si rilassò e mi fece un sorriso di incoraggiamento.

«Meriti molto di meglio. Meriti qualcuno che ti apprezzi davvero. Se ti alza le mani non è un uomo, è un figlio di puttana.» Mi alzai dal letto avvicinandomi a lei.

«Mi dispiace per non avertelo detto prima, ma avevo paura.» Dissi con voce tremante.

«E ancora adesso ce l'ho.» Si avvicinò e mi abbracciò più forte che potè.

«Ti prometto che da oggi in poi non ti farà più del male.» Annuii solamente sorridendole.

«Ti voglio bene, Al.»

«Anche io.»

La mia vita da oggi in poi sarebbe cambiata. Sì, potrei anche soffrire, stare male, piangere fino a sentir dolorante gli occhi, però mi sarei rialzata sempre, perché nulla era più importante di me stessa.

BORN TO LOVE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora