Bipolare.

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"C'è poco da dire, il suo sorriso mi frega. Ancora."

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«Madelyn..»

Presi un sospiro di sollievo non appena aprì bocca per parlare, così lo alzai di poco -anche se era abbastanza pesante- e lo guardai.

«Temevo il peggio, Alexander. Cosa è successo? Perché sei svenuto?»

Aveva lo sguardo perso, i suoi occhi erano diventati così rossi, così spenti.

Mi indicò col dito un punto fisso nella cucina e si appoggiò al divano lentamente, prima di parlare.

«Le pillole..» Sussurrò. «Stanno in cucina..»

Di che diavolo stava parlando?

«Quali pillole?»

Gli chiesi turbata.

«Prendi quelle fottute pillole!»

Il suo viso divenne così rosso, che pensai che potesse venirgli un infarto da un momento all'altro.

«S-sì.»

Balbettai guardandolo e andai subito a prendere quelle maledette pillole.

Entrai velocemente in cucina e mi guardai intorno; non appena le vidi le presi e con esse anche un bicchiere d'acqua.

Corsi di la, schiusi leggermente le sue bellissime labbra e poggiai la pillola nella sua bocca.

Gli porsi l'acqua che affrettò a prendere, mi guardò con la coda dell'occhio prima di buttare giù la pillola con le mani che gli tremavano.

Prese un respiro profondo non appena la ingoiò, io nel frattempo, lo guardavo senza dire nulla.

Cosa avrei dovuto dire? Non sapevo cosa stava succedendo, l'unica cosa che potevo fare era stare in silenzio.

Non era un tipo che raccontava i suoi problemi, questo lo si vedeva a cento miglia, ma volevo sapere cosa gli era successo e cosa lo turbava.

Anche se mi trattava uno schifo, io continuavo a chiedergli le motivazioni, il mio carattere non mi permetteva di comportarmi diversamente; mia madre mi ha tramandato questo. Aiutava sempre e volentieri gli altri, l'ammiravo così tanto, volevo essere come lei.

«Grazie.»

Questo momento raro dovevo segnarmelo, Alexander Blake che ringraziava, che eufemismo!

«A cosa ti servono?»

Sì, ero testarda al massimo ed arrivavo perfino a supplicare, per sapere le cose.

Immaginavo già la sua reazione, mi avrebbe mandata a quel paese ancora una volta, tanto per cambiare. O peggio: mi avrebbe spedita fuori a calci nel sedere!

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