Capitolo 32

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ERMAL'S POV
-SIGNORE ESCA SUBITO! ABBIAMO AVUTO DEI PROBLEMI!- mi urla il dottore spingendomi fuori.

Ilaria è collegata a delle strane macchine e da quel che ho visto non riesce a respirare bene.

-CHE STA SUCCEDENDO A MIA MOGLIE!?- urlo a un infermiera appena uscita dalla stanza.
-Signore, stiamo cercando di fare il possibile. La bambina è nata, ma sua moglie....sua moglie ha riscontrato dei problemi...-

Perdo due battiti per qualche secondo.

-C-che tipo di problemi?- chiedo con la voce tremante.
-LARA, TORNA DENTRO!- urla il dottore.
-ARRIVO! Scusi, signore...- dice lasciandomi di nuovo fuori. Da solo.

Sento il telefono vibrare.
-M-Marco...-
-EHI, È NATA!?-
-Sì, ma...-
-Che succede?-
-Ilaria...non so che succede...-
-EH!? VENGO SUBITO!-
-No, resta con i bambini. Ti faccio sapere io...-
-MA ERMAL!-
-Resta a casa- dico riattacando.

-Scusi...può entrare se vuole...- dice un dottore uscendo a testa bassa.

Mi fiondo dentro e vedo Ilaria pallidissima e collegata a delle macchine.

-Ehi...- dice lei tentando di fare un sorriso.
-Ilaria...-
-Hai visto nostra figlia?-

Mi giro e vedo la nostra bambina in braccio all'infermiera.
Sorrido e le prendo la manina.

-Ciao, piccola...- dico sorridendo.

Mi rigiro da Ilaria.
-Ma che succede?-
-Non l-lo so...ci-ci sono stati d-dei problemi e...-
-Non ti sforzare...- le dico prendendole la mano.

Lei mi sorride e io ricambio.
-Nic?-
-A casa con Marco...-
-Mi dispiace...-
-Eh?-
-I-io...non credo d-di farcela...-

Le stringo più forte la mano.

-Ilaria...che stai dicendo...?-
-Scusa...
-Ilaria, non dire cavolate...sei la ragazza più forte che io abbia mai conosciuto...- dico cominciando a versare qualche lacrima.

Non può abbandonarmi. Non ora. È la persona migliore che io abbia mai conosciuto...e Niccolò...non sopporterebbe tutto questo. E la nostra bambina...no...deve resistere.

-Ilaria...Ilaria, non mi abbandonare adesso...-

La vedo ridere leggermente.

-R-ricordi quando ci siamo incontrati per la prima volta?- mi chiede con le lacrime agli occhi.

Annuisco sorridendo leggermente.

-Ci odiavamo...e o-ora eccoci qui...- dice lei cominciando a perdere le forze.
-Ilaria...Ilaria, ti prego...-
-Ermal, io non ti abbandorò mai, capito?-
-Ilaria...Ilaria no...-
-Ti amo, Ermal. Ricordalo- dice sorridendo.
-Ilaria...Ilaria n-non puoi...tu...ti prego!- dico cominciando a piangere.

Lei mi accarezza lentamente i ricci.

-Non piangere...dì a Niccolò, Giulia, Fabrizio e gli altri che li voglio bene...-
-Ilaria...-
-È stato bello sognare...- dice chiudendo gli occhi sorridendo.

Linea piatta. Spero che si crei una piccola, anche minuscola montagnetta. E invece no. Solita linea piatta. Una cavolo di linea piatta. Se prima stavo piangendo, ora non lo sto facendo. No. Non lo farò. Lei non lo vuole. Lei non lo vorrebbe. Non c'è più. Non è più con me. E io sono qui, col cuore che batte lento. E poi realizzo. Mi passa la vita davanti. Roma, lei, il balcone, la vittoria a Sanremo, la proposta, Niccolò, la bambina... non riesco a crederci. È assurdo. La sua vita è finita.
La mia vita è finita. Non mi riprenderò più da questo. Non ce la faccio. No. Non riesco a realizzarlo. Non me ne capacito.
Ho paura. Per la bambina, per come la prenderà Niccolò. È piccolo, ho paura che subisca un trauma. E finalmente lascio scendere le lacrime. "Via libera, andate!". E crollo a terra, piangendo.

Tutti i dottori corrono in sala spingendomi via.

Sento il rumore del defibrillatore nella stanza e comincio ad avere gli occhi pieni di lacrime.

Vedo un dottore uscire a testa bassa.

-ALLORA!?-
-Ci dispiace...-

Rimango immobile. Non può avermi lasciato...non può averlo fatto veramente.

-NO! NO, LEI NON SE N'È ANDATA! FATEMI ENTRARE!- urlo mentre dei dottori mi bloccano.
-LASCIATEMI! LASCIATEMI, CAVOLO!- riesco solo a intravedere Ilaria con quel sorriso. È morta sorridendo...

-ILARIA! ILARIA TI PREGO!-
-SIGNORE, SI FERMI!- mi urla un dottore portandomi via.

-LEI NON È MORTA! NON È MORTA!-
Mi lasciano e mi inginocchio. Tutto questo non può essere vero...non può esserlo...eppure è tutto vero...Ilaria è morta.

Ma adesso tu mi puoi proteggere dentro ad un abbraccioWhere stories live. Discover now