Capitolo 42

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NICCOLO'S POV
Sto suonando da un'ora senza interruzione. Sto mettendo rabbia in quello che suono. Ma anche tristezza.

-Perché...perché l'hai fatto!?- dico piangendo.
Appoggio la chitarra e mi sdraio sul letto.

Sento il telefono vibrare. Possono essere solo due persone. Gaia o Lorenzo.

Gaia è la mia migliore amica da sempre. È innamorata del ragazzo che mi prende sempre in giro. Sarà pure bello, ma è uno stronzo di prima categoria. L'unica cosa che potrebbe farle è farla soffrire e io non voglio questo.

Anche Lorenzo è il mio migliore amico, però lui vive a Roma e quindi non lo vedo quasi mai.

Decido di prendere il telefono giusto per vedere chi è.

Gaia:Ehi, Nic! Ti va di uscire oggi?

Io:Scusa, Gaia...ma non me la sento

Gaia:È successo qualcosa?

Io:No, tranquilla

Gaia:Nic, sai che se è successo qualcosa puoi parlarne con me

Io:Gaia, stai tranquilla. Sto bene

Gaia:Va bene. Ciao!

Io:Ciao

Sto bene...certo. Questa è la più grande bugia che si possa dire.
Dico sempre che va bene, ma alla fine non è mai così...

-Niccolò...-

Sento mio padre da fuori la porta.
Lo ignoro rigirandomi nel letto.

-Niccolò, mi dispiace. Voglio solo parlare...-
-Non voglio parlare con te!-
-Niccolò, non volevo dirtelo perché eri ancora piccolo!-
-

BEH, SAREBBE STATO MEGLIO CHE NASCONDERMI TUTTO PER 12 ANNI!-
-Niccolò, mi dispiace, ok!? La mamma è sempre con te, anche se non c'è più-

Certo...che cavolate.
Mi alzo e vado ad aprire la porta.

-Non credo più a queste cose. Non sono più il bambino che hai ingannato per tutto questo tempo.-

Mio padre rimane zitto a fissarmi.

-Më lini vetëm!- dico chiudendo la porta.

Ho parlato in albanese...mi capita solo quando sono veramente arrabbiato.

Mi riallungo sul letto e decido di mandare un messaggio a Lorenzo. Tanto lui risponde sempre subito.

Io:Ehi...

Lorenzo:EHI BRO! COME VA!?

Io:Male

Lorenzo:Che c'hai?

Io:...tu sapevi qualcosa di mia madre?

Lorenzo:Beh, mio padre e mia madre mi parlavo sempre di lei

Io:Intendo...sai che fine ha fatto?

Lorenzo:No?

Io:Beh...è morta. 12 anni fa.

Lorenzo:...cavolo...mi dispiace...

Io:...

Lorenzo:...senti, dato che stanno per arrivare le vacanze estive, ti va se vengo da te?

Io:Mi farebbe piacere. Anche per avere un po' la tua compagnia...

Lorenzo:Tranquillo, Nic. Ci penserò io a te!

Io:Grazie Lore

Lorenzo:Di niente, Nic

Sorrido leggermente. Lorenzo è veramente un grande amico.
Lui e Gaia ci sono sempre stati per me.

Mio padre non ha più bussato. Probabilmente avrà capito che non mi deve disturbare più.

ERMAL'S POV
Niccolò mi ha detto di lasciarlo in pace. In albanese.
Glielo ho insegnato un po', ma non lo parla quasi mai...

Mi siedo al tavolo della cucina e mi prendo la testa tra le mani.
Ho combinato un casino.

Vedo Ilaria venirmi vicino.

-Papà...-
-Ilaria...mi dispiace per non avervelo detto...-
-È colpa mia...s-scusa...non sarei mai dovuta nascere...- dice cominciando a piangere.

-No, no, Ilaria, non dire questo. Sei stata molto importante per noi. Non devi darti la colpa...-
-Mamma è morta facendomi nascere. È colpa mia-
-Ilaria, non è colpa di nessuno. Purtroppo le tragedie capitano...-

Lei si asciuga le lacrime e mi abbraccia.

-Com'era la mamma?-

Sorrido ripensandola.

-Era bellissima. Era la donna più bella che avessi mai visto. Sapeva cantare e suonare benissimo. È quello che mi a colpito di lei...-
-Mi dispiace...-
-Ilaria, non è stata colpa tua. Togliti questa cosa dalla testa, ok?-

Lei annuisce un po' incerta.

-Bene, tesoro- dico baciandola sulla fronte.

-Nic?- chiede.
-In camera sua. Non vuole essere disturbato-
-Va bene...-

Ritorna in camera sua mentre io ripenso a Ilaria.

Riguardo le nostre foto sulla mensola del salotto e sorrido.

-Io sono ancora bellissima-
-Sì, lo sei, amore-

Ma adesso tu mi puoi proteggere dentro ad un abbraccioWhere stories live. Discover now