Capitolo 35

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Siamo arrivati in chiesa. Anna è rimasta a casa con i bambini, Marco invece è venuto con me.

-Amico, sei pronto?-
-No...per niente...-

Mi abbraccia e io lo stringo. Non potrò mai superare una cosa del genere.

Siamo in chiesa e tutti fanno le condoglianze alla madre di Ilaria.
Sto cercando di passare, ma la folla è davvero tanta.
Mentre cerco di oltrepassare tutta quella gente sbatto addosso a una ragazza.

-Scusami- dico.
-Tutto apposto. Ermal, giusto?-
-Sì...-
-Piacere, Veronica. Ero un'amica d'infanzia di Ilaria- dice porgendomi la mano.
-Ehm...Ermal, credo che tu sappia chi sono...-
-Sì, lo so e  anche molto bene-

-Era una brava ragazza- dice dopo attimi di silenzio.
-Lo so- rispondo facendola breve. Questo discorso sta prendendo una piega che non mi piace.
-Mi dispiace tantissimo.- dice rimettendosi gli occhiali da sole.
Non rispondo e mi stringo nella giacca nera che indosso oggi. Chiamo Fabrizio per chiedere dove sono lui e la sua famiglia. Mi risponde dopo tre squilli con una voce pacata.
-Dimmi-
-Dove siete?-
-Nel cortile della chiesa. Ermal...-
-Cosa c'è?-
-Sicuro di voler...-
-Sicuro.- dico riattaccando la conversazione. So che Fabrizio vuole essere il più gentile possibile, ma in questo momento ho il morale sotto i piedi.

Prendo la chitarra e mi siedo sugli scalini vicino alla sua bara.
Ho deciso di suonare The Scientist dei Coldplay. È la canzone che stava cantando quando ci siamo incontrati la prima volta e inoltre dimostra molto la mia situazione in questo momento...
Comincio a pizzicare le corde della chitarra mentre tutti rimangono zitti a guardarmi.

Giro lo sguardo verso i presenti.

Come up to meet you, tell you I'm sorry. Don't know how lovely you are

Venire a incontrarti, dirti che mi dispiace. Non sai quanto sei adorabile

Per un secondo il mio sguardo cade su Fabrizio. Indossa gli occhiali da sole, ma sta piangendo. Lo vedo.

I had to find you. Tell you I need you. Tell you I set you apart_

Dovevo trovarti. Ti dico che ho bisogno di te. Ti dico che ti ho separato.

Lancio uno sguardo ai famigliari di Ilaria. Mi guardano piangendo. Stanno piangendo tutti. Io invece sto trattenendo queste cavolo di lacrime che non hanno intenzione di non uscire.

_Tell me your secrets and ask me your questions, Oh let's go back to the start.
Running in circles, coming up tails
Heads on a science apart_

_Dimmi i tuoi segreti e fammi le tue domande, oh torniamo all'inizio.
Correndo in cerchio, arrivando in alto sulle corde, capi su una scienza a parte_

Comincio a sentire le mani tremare. Non ce la faccio. Più suono e più mi rendo conto che lei non è qui con me. Mi ricordo che la cantavamo insieme e ora senza lei al mio fianco a cantare con me mi sento…solo.
Scaccio via i pensieri e continuo a cantare.

_Nobody said it was easy. It's such a shame for us to part.
Nobody said it was easy. No one ever said it would be this hard. Oh take me back to the start_

_Nessuno ha detto che sarebbe stato facile. È un peccato che ci separi.
Nessuno ha detto che sarebbe stato facile. Nessuno ha mai detto che sarebbe stato così difficile. Oh, portami via all'inzio_

Già. È quello che vorrei. Ritornare all'inzio. Anche solo per sentirla cantare. Per risentire la sua voce. Mi bastarebbe solo quello.

_I was just guessing at numbers and figures. Pulling your puzzles apart. Questions of science, science and progress. Do not speak as loud as my heart_

Ma adesso tu mi puoi proteggere dentro ad un abbraccioWhere stories live. Discover now