Capitolo 24

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FABRIZIO'S POV
Non posso credere a quello che ho fatto. Sono stato un cretino, sapevo che non dovevo dare retta a Giada...cavolo, cavolo, cavolo.

-GIÙ, ASPETTA!- dico correndo.
Lei continua a camminare evitandomi.
-NON PUOI EVITARMI PER SEMPRE!- dico correndole incontro.
Lei si ferma.
-...ti rendi conto di quello che hai fatto?- mi chiede senza girarsi.
-ERA SOLO UN BACIO. SI È ATTACCATA LEI A ME. NON IO.-
-Come faccio a sapere che mi stai dicendo la verità?- mi chiede serrando i pugni.
-Perché io ti amo, Giù. Ti amo co' tutto me stesso, e lo sai. Lo sa anche quel cosetto che sta là dentro. Lo sa il mondo.-

Si gira e mi guarda con gli occhi rossi.

-Non lo so se fidarmi di te...- dice asciugandosi le lacrime.
Mi avvicino e le prendo la mano.
-Ti sei fidata quando ti ho detto che sarebbe andato tutto bene a Sanremo?-
Lei mi guarda e poi annuisce.
-Ti sei fidata quando ti ho detto che Ermal e Ilaria si sarebbero messi insieme?- dico sorridendo.
Lei sorride e annuisce.
-Ti fidi?-
Lei ci pensa un po'
-Ok...mi fido...-
Le prendo le guancie e la bacio.
-Scusa...scusa per quello che ho fatto...ma Giada mi ha fatto 'mbriacà e io...io non provo niente per lei...- dico piangendo.
Lei mi abbraccia.
-Ho detto che ti credo...-
Sorrido e ricambio l'abbracccio.

-Quindi diventerò papà?- le chiedo sorridendo.
-Già...-
-Quando lo diciamo agli altri?-
-Non lo so...aspettiamo un po'...-
-Va bene...spero che Libero e Anita la prendano bene...-
-Tranquillo, andrà tutto bene-
Sorrido e la bacio di nuovo.
-Possiamo tornare a casa?- le chiedo.
-Va bene- dice lei ridendo.


ERMAL'S POV
Mia madre mi ha appena chiamato e ci ha invitati a casa sua per cena. Dobbiamo svegliare Nic che sta dormendo come un sasso.
-Nic...Nic, sveglia- gli dico sottovoce.
Lui rimane beato a dormire.
Comincio a pensare a cosa possa svegliarlo e poi mi viene un'idea.
-Nic, mamma prima ha fatto i biscotti, se non ti svegli li mangio tutti io, eh-
A quel punto si sveglia.
-No, papà, i biscotti no!-
Comincio a ridere e lo prendo in braccio.

-Mamma, i biscotti!- dice Niccolò mentre cerca il barattolo.
-Biscotti?- chiede Ilaria guardandomi.
Annuisco mentre lei ride e prende il barattolo.
-Ecco, tesoro- dice dandogli un biscotto.
-Niccolò, dai che dobbiamo andare da nonna- dico cercando i suoi vestitini migliori.
-Evviva!- urla lui seguendomi.

Ilaria comincia a ridere mentre va in camera a prepararsi.

-Che ti vuoi mettere, tesoro?- gli chiedo.
-Papà, devo essere elegante, come mi hai insegnato tu!- dice indicando una camicetta.
-Eh, bravo figlio mio- dico prendendo la camicia.
-Ci mettiamo questi jeans, ok?- dico prendendo dei jeans blu.
-Va bene!-
Prende i vestiti e prova a cambiarsi, ma senza riuscirci.
Comincio a ridere mentre lo aiuto.
-Papà, so' fare da solo!- dice lui.
-Dai, che se ti aiuto facciamo prima- dico chiudendogli i bottoni della camicia.
-Va bene...-

Gli metto i jeans e le scarpe e finalmente siamo pronti.
-Come siamo eleganti!- dice Ilaria entrando.
Lei invece è andata sul classico. Si è messa una maglia dei radiohead, la mia band preferita, dei jeans e delle scarpe da ginnastica.

-Anche tu stai bene. Complimenti per la maglia!- dico ridendo.
-Ma grazie!- dice lei ridendo.
-Mamma, guarda! Sono elegante come papà!- dice Niccolò andandole incontro.
-Lo vedo, tesoro- dice prendendolo baciandolo sulla guancia.
-Posso averlo anch'io un bacetto?- chiedo facendo una faccia triste.
-No- dice Niccolò facendo una linguaccia.
-Ma!-
-Il figlio tuo è anche figlio mio. Qualcosa dalla madre lo ha ripreso- dice Ilaria ridendo.
-Siete cattivi- dico ridendo.
-Dai, andiamo che sennò si fa tardi- dice Ilaria prendendo le chiavi della macchina.
-Guido io!- dico fregandole le chiavi e correndo in macchina.
-Ma!-
Le faccio la linguaccia mentre lei scuote la testa ridendo.

Entriamo e Ilaria mette Niccolò sul seggiolino.
-Mamma, non voglio stare sul seggiolino!-
-Quando sarai più grande non ci dovrai stare più- dice Ilaria dandogli un bacio sulla fronte.

-Siamo pronti?- chiedo.
-Sì!- dicono Ilaria e Niccolò.
-Allora andiamo!- dico mettendo in modo.

Sarà una bella cena...


Ma adesso tu mi puoi proteggere dentro ad un abbraccioWhere stories live. Discover now