Capitolo 47

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GAIA'S POV
Noto che Ilaria e Lorenzo non sono con noi. Saranno rimasti indietro.

-Ma quei due?- chiede Nic.
-Ma boh. Staranno indietro-
-Che coppietta, eh?- dice ridendo.
-Già...-

Ci sediamo un attimo su una panchina per riposare le gambe.

-Secondo te che fanno?- mi chiede Nic
-Si baciano- dico ridendo.
-Dai, fai la seria!-
-Ma che ne so...parleranno...sono migliori amici e non si vedono da tempo-
-Già...può darsi...-

Rimaniamo zitti per un po' e poi Niccolò comincia a parlare.

-Quindi non ti piace Gianluca?-
-Quel cretino? Ma per piacere! Mi stupisce che tu ci abbia creduto...-
-Scusa...la notizia girava per tutta la scuola e quindi...-
-Nic, ma potrei mai innamorarmi di quello che ti prende in giro tutti i giorni? Sei una persona fantastica e non capisco proprio cosa ci trovino di tanto bello nel prenderti in giro- dico mettendogli una mano sulla spalla.

-Dici davvero?-
-Certo!-

Lui sorride e mi abbraccia.

-Sei l'amica migliore che si possa desiderare...-
-Anche tu, Nic...-

Ci alziamo e continuiamo a fare la nostra passeggiata. Ilaria e Lorenzo ci raggiungeranno...

-Qui ci venivamo da piccoli!- dico raggiungendo un parco e mettendomi su un'altalena.
-Vero!-
Si mette dietro di me e comincia a spingermi.
-NON ANDARE VELOCE CHE HO PAURA!-
-Mi scusi, piccola bimba-

Scoppimo a ridere e facciamo un giro tra tutti i giochi.

-Certo che ora sta messo maluccio...- dice Nic deluso dall'ambiente.

Quando eravamo piccoli era bellissimo. Ora invece i giochi sono pieni di stupide scritte e ci sono un sacco di rifiuti.

-Vero...era molto meglio anni fa...-
-Beh...le cose belle non durano per sempre...- dice lui abbassando la testa.

-Nic...-
-Nemmeno le persone speciali restano per sempre...-
-Niccolò...-
-Gaia, l'ho scoperto dopo 12 anni...capisci!? Ho perso mia madre e per 12 anni ho sperato che tornasse. Ci ho sperato! Invece...invece...INVECE SONO VENUTO A SCOPRIRE QUESTA CAVOLO DI VERITÀ!-
-Niccolò, calmati-
-NON MI CALMO, GAIA! MIA MADRE, LA PERSONA CHE AMAVO DI PIÙ AL MONDO, È MORTA! MORTA. CAPISCI!? NON TORNERÀ MAI PIÙ!-
-Niccolò...-
-Senti, è inutile parlare con te. Lasciami solo.-
-Niccolò, aspetta!-
-Lasciami solo, Gaia.-

Lui comincia ad allontanarsi, ma non posso lasciarlo scappare così.

-NICCOLÒ META, ORA TI FERMI.-
Lo prendo per il polso e lo faccio voltare.

-Voglio aiutarti...-
-Non puoi aiutarmi.-
-Voglio starti vicino. Voglio che tu sia felice. Voglio che tu non soffra.-

Mi guarda. Mi guarda senza parlare.

-Gaia...senti, lo so che ci tieni a me...ma...non c'è niente in questo momento che possa rallegrarmi, ok?-

Lo lascio mentre lui è con lo sguardo basso.

-Niccolò...non puoi restare così per sempre...-
-Se morisse un tuo genitore che faresti?-

Rimango zitta. Sarebbe la tragedia più grande della mia vita...

-Ecco...quindi ora non ho voglia di essere felice e probabilmente non lo sarò più.-
-Niccolò, ma che dici?-
-Senti...torniamo a casa...-

Annuisco lentamente e cominciamo ad andare alla ricerca di Ilaria e Lorenzo.

NICCOLO'S POV
Gaia non mi ha più parlato.
Forse sono stato troppo duro con lei. Dopotutto voleva solo aiutarmi...

-Ehi, eccove!- urla Lorenzo venendoci incontro con Ilaria.
-Ma che avete?- ci chiede lei.
-Niente...torniamo a casa...- dico a testa bassa.

Lorenzo e Gaia ci guardano un po' confusi.

-Nic, che è successo?- chiede lei.
-Niente. Andiamo a casa.-

Non se lo fanno ripetere due volte e cominciano a camminare.



Appena torniamo a casa mio padre ci viene incontro.
-Ehi, com'è andata?-

Lo evito e entro in camera mia.

Sbatto la porta e comincio a piangere.

-Nic...-

È Lorenzo...non voglio farmi vedere in questo stato.
-V-vai via!-

Lui non mi ascolta ed entra.
-Niccolò...-

Rimango zitto. Tutto quello che voglio fare ora è dormire.

Lui non parla più. Probabilmente avrà capito che non voglio essere disturbato.
Chiudo gli occhi ed entro nel mondo dei sogni.






Sono in una stradina strana. Non l'ho mai vista prima.
Gironzolo un po' e comincio a sentire una strana melodia.
La ricordo...me la suonava sempre mia madre...

Mi avvicino di più alla provenienza della musica e la vedo. Seduta con in mano la sua chitarra.

-M-mamma...-
-Ciao, Nic-

Mi sorride e comincia ad avvicinarsi.

-M-mi riconosci...?-
-Come potrei non riconoscerti...sei uguale a tuo padre...-
-Non mi hai dimenticato...-
-Niccolò...non potrei mai dimenticarti-

Comincio a piangere e l'abbraccio. La stringo forte sperando che non vada più via.

-Mi sei mancata!-
-Anche tu, Nic...-
-Ti prego...n-non riandartene...-
-Sono qui, tesoro, tranquillo...-,

Rimaniamo così per tutto il tempo. Dopo tanti anni la sto finalmente riabracciando.

È tornata da me.



Ma adesso tu mi puoi proteggere dentro ad un abbraccioWhere stories live. Discover now