Capitolo 53

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GAIA'S POV
-Fammi capire...perché mi hai portato qui?- chiedo mentre entriamo.
-È il mio posto felice e ti ci volevo portare- dice lui sorridendo.

Noto che mi sta tenendo ancora la mano e quindi arrossisco violentamente.

-Salve ragazzi, come posso aiutarvi?- ci dice un signore. Sembra abbastanza vecchio. Avrà una sessantina d'anni. Sembra strano che lavori qui.

-Siamo qui per dare un'occhiata- dice Niccolò.
-Oh, capisco. Siete una coppia in cerca di relax- dice l'uomo sorridendo.
-Noi non...-
Niccolò mi lascia subito la mano -n-non siamo una coppia...-
-Mhhh, questo è ancora da scoprire. Vi lascio a voi- dice tornando al bancone.

Io e Niccolò ci guardiamo e poi andiamo.
Ci sono un sacco di CD.
-Ehi, guarda ci sono i CD di tuo padre- dico prendendone uno.
-Mh...-
Niccolò non sembra entusiasta della cosa, quindi decido che è meglio se so zitta per ora.

-Vendono anche strumenti musicali qua- dice facendomi strada in un'altra stanza.

È bellissimo. Vedere tutti questi strumenti è bellissimo.

-Wow...- dico girandomi intorno.
-Sapevo che ti sarebbe piaciuto- dice Niccolò sorridendo.

Ricambio il sorriso mentre l'uomo ci guarda con un sorrisino.
La situazione mi sta imbarazzando...

ERMAL'S POV
-PERCHÉ TI SEI FERMATO!?- mi urla Marco.
-IL SEMAFORO. È ROSSO.-
-MA A CHI IMPORTA DEI SEMAFORI! I NOSTRI FIGLI SONO SCOMPARSI! TOGLITI CHE FACCIO IO!- dice uscendo dall'auto.
-MONTANARI CHE CAZZO FAI!?-
-TOGLITI CHE CI PENSO IO!- dice aprendo la portiera e facendo suonare tutte le auto dietro di noi.
-MA!-
-SCENDI.-

Sbuffo e scendo mentre lui prende il mio posto.

-Ilaria, mettiti la cintura- dico appoggiandomi al sedile.
-ORA SI FA A MODO MIO.-
Marco parte senza badare al semaforo ancora rosso.
-VEDI, ILARIA? ZIO MARCO GUIDA BENE!-
-Marco...- comincia Ilaria.
-SÌ?-
-GUARDA AVANTI, PER DIO!- urlo aggrappandomi al sedile.
-STO GUARDANDO AVANTI!-

Oggi morirò. Marco alla guida è MOLTO pericoloso.

-Dove possono essere andati?- chiede Marco tornando "normale".
-Non lo so...prova a vedere al parco dove andavano da piccoli- dico.

Spero davvero di trovarli. Devo scusarmi con Niccolò, sono stato troppo duro con lui...

NICCOLO'S POV
Gaia è rimasta incantata. Sapevo che le sarebbe piaciuto.
-Andiamo da qualche altra parte?- le chiedo.
-Mh...va bene-

Usciamo dal negozio e intanto il cielo comincia a riempirsi di nuvole. Questa ora non ci voleva...

-Che hai, Nic?-
-Il tempo...-

Cominciano a cadere alcune goccie di pioggia.
Io mi riparo col cappuccio della maglia, Gaia invece rimane a fissare il cielo.

-Che fai?-
-Io amo la pioggia! È divertente!-
-A me mette tristezza...-
-DAI, VIENI QUA!- dice prendendomi per mano e togliendomi il cappuccio.
-Ti divertirai!- dice cominciando a saltellare d'appertutto.

Gaia è sempre stata così. Guarda sempre il lato positivo nelle cose.

La seguo e comincio a saltare anch'io.
Non facciamo caso alla gente che si gira guardandoci male.
Ora è come se ci fossimo solo io, lei e la pioggia.

-DIVERTENTE?- chiede.
-Sembra di sì...-
-DAI, AHHAHAH!-

Mi prende tutte e due le mani e ci mettiamo a girare intorno.

Mi blocco a guardarla ridere.
Il suo sorriso mi ha sempre dato gioia.

-Ehi, che c'è?- mi chiede lei fermandosi all'improvviso.
-Mh?-
-Mi fissavi...-
-Oh, no, niente...tranquilla...-
Abbasso la testa.
Improvvisamente ho perso quella sicurezza che ho avuto fino a mo. Comincio a sentire freddo e ad avere i brividi.

-Niccolò...-
Prende la mia mano e improvvisamente mi sento meglio.

-Gaia...-
-Dimmi-
-Sei importante per me...-

Riesco a dire solo questo. Vorrei dire altro, ma non ho il coraggio di farlo.

-Oh...beh...anche tu lo sei-
-No...intendo...molto importante...-
-Ehm...anche tu...-
-Uf...come te lo spiego? Importante nel senso...molto più di un'amica...cioè...OH, ANDIAMO!-

Prendo coraggio e faccio quello che non mi sarei mai aspettato di fare. Le prendo la faccia tra le mani e la bacio.

Lei sembra sorpresa.
Ho fatto unq cavolata...HO FATTO UNA CAVOLATA.

-ODDIO! EHM...SENTI...DIMENTICALO! DIMENTICA CIÒ CHE HO FATTO!-

Lei mi guarda. Non dice niente. Mi guarda con gli occhi spalancati.

-Niccolò...-
-Lascia stare! Ho fatto una cavolata! Dimentica e basta, ok!?-
-La macchina...-

La guardo interrogativo. Che cavolo sta dicendo?

-Eh?-
-Tuo padre e mio padre...-
Mi giro e intravedo la macchina di mio padre.
-Oh cavolo...andiamo!-

La prendo per mano e cominciamo a correre via.
Non ho intenzione di farmi trovare.
Inoltre sto ancora pensando a quello che ho fatto...sono stato uno stupido...

Ma adesso tu mi puoi proteggere dentro ad un abbraccioTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon