•The Devil Wears Gucci| Kim Taehyung|🦋

70장~ Speranze

🌙70.나는 괜찮아.🌙

"I'm feeling just fine, fine, fine, I'll let go your hand now."

«Che cosa?» urlai isterica, mettendo le mani tra i capelli e camminando avanti ed indietro, con le lacrime che minacciavano di scendere.

Di fronte a me, Yoongi, mi guardava senza dire nulla, con le mani dentro le tasche dei pantaloni della divisa e lo sguardo puntato su ogni mio movimento. «Che vuol dire che è tornato a Jeju? Perché? È andato da suo padre? Perché proprio dopo essere stato dimesso? E la scuola? Non ci pensa?» dissi tutto di fretta, confusa e con il cuore che faceva ancora più male. Il moro alzò gli occhi al cielo confuso e si grattò la testa guardandomi male. «Ma perché non sei più andata a trovarlo? E perché quell'idiota biondo ossigenato non mi ha detto di non averti detto nulla?» alzò un po' la voce massaggiandosi gli occhi. Lo guardai fermandomi all'improvviso, mentre lui alzava lo sguardo sul mio e scuoteva la testa. «Voi due mi manderete al manicomio! Mi dici perché non sei andata da lui?» mi domandò avvicinandosi lentamente. Con un leggero imbarazzo abbassai lo sguardo sul pavimento, iniziando a giocare nervosamente con le mani. «Ecco.» balbettai senza guardarlo. Di fonte a me lui rimase in silenzio, aspettando che gli spiegassi il motivo. «Io... aish! Va bene. Okay. Perché sono un'idiota! Ho dato di matto perché l'ho visto parlare e ridere con una ragazza, anche se non avevo nessun diritto di farlo dato che non stiamo insieme! Ero solo gelosa e pensavo che non andandolo a trovare lui ci sarebbe rimasto male e mi avrebbe cercata! Ma sono una stupida, a lui di me non importa niente e adesso se n'è andato e se non torna più l'ultima frase che gli ho detto è stata "visto che hai compagnia io vado a casa"!» raccontai esasperata, lamentandomi della mia stupidità e guardando Yoongi che mordendosi le labbra tentava di trattenere un sorriso. «Pensi che questo sia divertente? Eh, Yoongi?» scocciata alzai la voce disperata, guardandolo mentre lui mostrava il sorriso che stava tanto cercando di nascondere. «Yoongi? Che maleducata! Chiamami Yoongi oppa per favore! E poi scusa tanto se mi fa ridere il fatto che tu sia un'emerita idiota! Non lo sai già che lui qualcosa per te la prova, eh? O vuoi sentirtelo dire?» rise, scuotendo ancora la testa. Perplessa e con lo sguardo puntato sul suo lo guardai male e lui rise di nuovo. «Ehm, ti spieghi o devo capire da sola quello che dire? Lui? Prova qualcosa per me? Non farmi ridere YOONGI» alzai la voce.

Sembravo una stupida, e anche pazza tra l'altro. Il moro di fronte a me sorrise, avvicinandosi un po' e colpendo la mia testa con le dita. «Dato che mi hai chiamato per la seconda volta 'Yoongi' non ho nessuna intenzione di spiegarti nulla. Posso dirti solo di stare tranquilla, che lui tornerà presto.» ammiccò, sorridendo ancora. «Perché se n'è andato?» gli domandai abbassando lo sguardo, sperando con tutta me stessa che Yoongi avesse ragione e che tornasse presto. Lui sorrise facendo un passo in avanti. «Vediamo, io ti racconterò tutto Iseol, ma promettimi che non prenderai tutto alla lettera, perché sai che lui dice un sacco di cose, ma che poi non le porta a compimento. Mi prometti questa piccola cosa?» mi chiese guardandomi negli occhi. Feci lo stesso, non rispondendogli in un primo momento, poi annuii e lui sospirò. «Okay. Quando sono andato a trovarlo ieri mattina l'ho trovato energico come sempre. È incredibile! È fantastico sapere di quanta forza lui sia dotato. Era in piedi, con il suo solito sorriso arrogante, vestito della sua marca preferita e pronto a lasciare l'ospedale. Ci siamo seduti sul letto e abbiamo parlato come non lo facevamo ormai da tempo e in quel momento mi ha detto che aveva intenzione quel pomeriggio stesso di trasferirsi a Jeju da suo padre per sempre. Ma aspetta!» disse non appena notò la mia espressione cambiare drasticamente. Che significava trasferirsi per sempre? «Aspetta un po'. Dunque, gli ho chiesto come mai volesse fare una cosa del genere e lui mi ha detto che aveva bisogno di pensare a qualcosa. A qualcuno in particolare. Bada bene, Taehyung è fatto così. Quando ha qualche dubbio su qualcosa sparisce per giorni per poi tornare con le idee chiare. Non sai quante di quelle volte l'ha fatto a me! Io credo voglia solo andare a trovare suo padre e la sua tata che sta là in vacanza e schiarirsi le idee nel frattempo, perché quello che ha fatto ultimamente è stato molto grave e avrà dei rimorsi nel cuore che lo staranno distruggendo in questo momento. Lontano dal posto in cui tutto è cominciato si sentirà meglio, ma non appena la sua testa si sarà calmata te lo ritroverai davanti, all'improvviso. Come la primavera. » continuò facendo spallucce. Lo guardai con le lacrime agli occhi e facendo un passo in avanti lo colpii sullo stinco destro con una pedata. Yoongi saltellò su una gamba, con una smorfia di dolore in faccia e guardandomi male. «Perché l'hai fatto?» mi domandò dolorante, continuando a saltellare. «Idiota! Come vuoi che non prenda alla lettera quello che hai detto? Lui si è trasferito per sempre! Dimmi perché mai dovrebbe tornare, lui mi odia!» esclamai arrabbiata.

Il senso di tristezza stava iniziando ad aumentare dentro di me. Perché se n'era andato? «Stupida! Perché ha detto una frase dopo, che mi ha fatto capire che sarebbe tornato! E anche perché l'ho aiutato a fare le valigie e lui si è portato l'essenziale per pochi giorni.» rispose sospirando calmo. Lo guardai confusa e lui fece spallucce. «Che frase?» gli domandai. Lamentandosi il moro si massaggiò lo stinco, guardandomi poi dolorante. «'Qualcuno però mi aspetta.' E ha sospirato facendo un sorriso.» rispose. Il cuore iniziò a battere fortissimo e in quel momento iniziai a sentirmi bene. Bene davvero. Non so spiegare bene il motivo, ma mi sentivo tutto d'un tratto felice. La tristezza era passata del tutto grazie a quella frase. «Davvero?» gli domandai con la voce che mi tremava dall'emozione. Sarebbe quindi tornato perché c'ero io ad aspettarlo? «Sì, Iseol-sshi. Ha solo bisogno di starti un po' lontano, perché sa di averti ferito con tutto quello che ha fatto.» rispose. Lo guardai sorridendo e lui fece lo stesso. In quel momento mi sentivo leggera,  perchè ero convinta che lui sarebbe tornato presto.