68장~ Broken

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🌙68.부서진🌙

"A reaping seesaw, seesaw game. At this point I just become sick of this."

•2017/10/31•

«Una festa, a casa mia? Con l'obbiettivo di drogare Song Iseol e Kim Jennie?» mi domandò Namjoon sconvolto, lasciando cadere la ciambella che aveva in mano sul piatto. Lo guardai in silenzio mentre si puliva le mani con un tovagliolo, intanto gli altri cinque miei amici guardavano senza dire nulla. Yoongi più di tutti. Non approvava assolutamente.

La caffetteria in cui ci trovavamo era la mia preferita: era molto grande e i colori delle pareti e dei mobili ricordavano vagamente i dolci che amavo tanto. L'odore lì dentro era irresistibile e con quel freddo amavo stare in compagnia dei miei amici, davanti ad una cioccolata calda. Quel giorno era vuoto il bar e così lo preferivo di gran lunga. Odiavo la gente.

NamJoon passò una mano tra i capelli biondi, appoggiando poi il mento sulla medesima. «E la vuoi fare stasera stessa, senza nessun preavviso?» mi chiese scettico, facendomi annuire. Jungkook tolse gli occhiali tondi che indossava quando leggeva e curioso si appoggiò sulle mani. «Sì, hyung. Ammetto che anch'io mi sarei scocciato se a chiederlo fosse stati voi. Ma ne ho davvero bisogno. Oggi è halloween e sai anche che ho un certo fascino sugli altri. Verranno tutti di sicuro e tu non devi uscire nemmeno un soldo. Mi occuperò io di tutto.» risposi prendendo un sorso della bevanda calda, posando poi la tazza sull'apposito piattino e pulendomi gli angoli della bocca con un fazzoletto di carta. NamJoon non rispose, si appoggiò sui gomiti, incrociando le mani e mettendo il mento su quest'ultime. Lo guardai aspettando una risposta, quando la voce di Yoongi mi fece concentrare su di lui. «Taehyung-ah! Perché non lasci perdere?» mi chiese scocciato, facendomi arrabbiare di più.

Avevamo discusso spesso per quello che avevo intenzione di fare, ma nessuno mi avrebbe fermato. «Yoongi. Te l'ho detto mille volte, fatti gli affari tuoi.» risposi duro, guardandolo storto. Il moro mi guardò allo stesso modo, sbuffando sonoramente e grattandosi la fronte. «Tanto non verrà.» rispose con mezzo sorriso, facendomi fare lo stesso. «Cosa scommettiamo?» gli domandai alzando un sopracciglio, stirandomi e aspettando che mi rispondesse. Gli altri erano zitti. A loro non importava più di tanto di quello che volevo o non volevo fare. «Se vinco io lasci stare la vendetta.» rispose. Con lo sguardo duro lo guardai mentre facevo scontrare la lingua tra i denti, sorridendo poi freddo ed annuendo rigido. «Va bene, ma se perdi smetterai di scocciarmi. E tingerai i capelli di azzurro.» feci spallucce, facendo ridere gli altri e fare mezzo sorriso a Yoongi. «Mi va più che bene.» rispose porgendomi la mano. L'afferrai arrogante e sicuro di me. «Perfetto. Inviate via messaggio gli inviti.» risposi, alzandomi dal mio posto ed uscendo all'aria aperta. Sapevo che sarebbe venuta, ero più che sicuro. Afferrai il telefono e composi il numero di Sehun, la droga l'avrei avuta gratis.

-

«Sono le undici, devo iniziare a pensare di aver vinto?» gridò Yoongi sul mio orecchio. La musica rimbombava in tutta la casa, la gente ubriaca e gasata continuava a ballare sotto le luci colorate che Jin aveva messo a disposizione ed io calmo e sereno stavo appoggiato al muro con in mano il mio cocktail. «Arriveranno.» non ebbi nemmeno il tempo di finire la frase che le due ragazze entrarono timide dalla porta d'ingresso. Il sorriso del moro scomparve dal suo viso, mentre io soddisfatto mi spostavo dal muro e mettevo il mio bicchiere nelle mani del mio migliore amico. Mancavano solo loro due all'appello, tutti i miei invitati erano presenti.

Mi sistemai la cintura dei jeans rilassando le spalle, mentre Yoongi accanto a me le guardava con lo sguardo sbarrato. «Ti staranno bene i capelli azzurri.» dissi allontanandomi, lasciandolo da solo mentre io passando tra la gente che si strusciava addosso mi avvicinavo al tavolo delle bevande. La gente mi disgustava, ma avevo bisogno di invitati per rendere credibile quella festa. Iseol e Jennie si sentivano fuori luogo, continuavano a guardarsi intorno timide, mentre aspettavano che Hoseok desse loro qualcosa da bere. «Hoseok hyung, dammi una birra dopo.» dissi ammiccando, mentre lui con mezzo sorriso posava i due bicchieri pieni di liquido rosa davanti alle due, che erano distratte dalla musica. Fu in quel momento di distrazione che lo feci. Misi la droga nei due bicchieri e afferrai poi la mia birra. «Credo che questi siano vostri.» dissi richiamando la loro attenzione. Jennie mi guardò con lo stesso sguardo con cui tutte mi guardavano, mentre Iseol prese semplicemente il suo bicchiere. Sorrisi compiaciuto, allontanandomi da loro e tornando al fianco di Yoongi che con lo sguardo perso mi guardò contrariato. «Taehyung! Ma se lasciassi perdere? Ma non ti piaceva?» Guardai le ragazze iniziare a perdere il controllo, e risi. «Non farmi ridere, quella cotta è durata meno di un minuto per me. Ho aspettato questo momento per quattro anni. Non lascio perdere nulla.» dissi acido. Il confine fra amore e odio è a volte molto sottile, pensai sedendomi sul divano di pelle bianca di NamJoon, continuando ad osservarle.

-

Mi appoggiai stanco e dolorante sul muro di quell'ospedale tanto triste e malinconico, con il rimorso che mi stava letteralmente divorando vivo. Forse mi ero pentito di tutto. Ma che dico forse? Mi ero pentito. «Non dovresti essere qui fuori a quest'ora.» Ad un tratto quella voce mi fece sobbalzare, assolto nei miei pensieri com'ero.

*

Iseol's pov

Mi svegliai di botto, con il cuore che mi batteva tantissimo ed il sudore che piano bagnava la mia fronte. Dentro quell'ospedale c'era un caldo bestiale! Una fascio di luce debole accarezzava quella stanza piccola e bianca, posandosi sulle coperte che mi avvolgevano. Era l'alba. Il sogno che avevo fatto era bellissimo: Taehyung che diceva di amarmi, una cosa che non sarebbe mai successa. Sospirai spostandomi i capelli, riflettendo per un secondo sul perché mi trovassi sul letto di Taehyung e balzando in piedi non appena mi resi conto che non si trovava in stanza. Corsi fuori come una pazza, rischiando di svegliare tutti e farmi cacciare! Perché mi aveva messa sul suo letto, quello stupido? Gli faceva male tutto, perché si era preoccupato di me?

Con il cuore alla gola e la paura di trovarlo mezzo svenuto sul pavimento per il troppo dolore voltai l'angolo, quando sentii il cuore rotto di nuovo. Il biondo, seduto su una delle panchine che decoravano il corridoio, rideva insieme ad una ragazza di circa la mia età. I suoi capelli erano lunghi e neri, legati in una coda bassa, il suo viso era molto pallido, piccolo e stanco. Indossava lo stesso pigiama di Taehyung, con sopra una giacca pesante bianca. Un colpo di gelosia mi attraversò il corpo, facendomi mancare il respiro per un po'. «Dici che dovrei?» Taehyung accavallò una gamba ed incrociò le braccia sorridendo, mentre la ragazza faceva lo stesso annuendo. «Rossi, dici? Pensi che mi starebbero bene?» domandò ancora il biondo, facendola annuire di nuovo. Feci un passo in avanti, e sentendo il rumori dei miei passi sul pavimento entrambi si voltarono verso di me. Taehyung mi guardò alzandosi dalla panchina, mentre io con le lacrime agli occhi scuotevo la testa. «Visto che hai compagnia io vado a casa.» dissi acida, con la voce che tremava. Taehyung allungò una mano per fermarmi, ma io mi voltai ed iniziai a correre lontano. «Aspetta Iseol! Non farmi correre, non posso farlo! Mi fa male tutto!» lo sentii urlare, ma io ero già lontana. In lacrime corsi fuori e mi sedetti sulla panchina, buttando la faccia sulle mani. Fuori il freddo era ancora pungente, e le lacrime mi rigavano il viso.

•The Devil Wears Gucci| Kim Taehyung|🦋Where stories live. Discover now