Completa✔️
Presto in versione cartacea!
Il confine tra amore e odio può essere a volte molto sottile. La giovane Song Iseol si è svegliata in una stanza che certo non è la sua. Confusa, tenta di risalire con la mente alle ultime ore, quelle success...
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"I don't wanna cry. I don't wanna cry. Even if I have a lot of tears, I don't wanna cry."
Inutile dire che quando arrivammo a casa Taehyung lasciò i sacchetti a terra e mi ordinò di sistemare tutto negli scaffali, mentre lui si andava a chiudere nella sua camera a fare chissà cosa!
Quando finii di posare l'ultimo pacco di biscotti, scocciata, mi sedetti sul divano e incrociai le braccia. Non mi stavo per niente divertendo, quelle non erano vacanze! Taehyung mi aveva scambiato per la sua cameriera personale.
Sbuffai scocciata a causa della noia, quando sentii dei passi dietro di me. Mi voltai di scatto verso Yoongi che non appena mi vide mise una mano sul cuore e sorridendo chiuse gli occhi per un po' di secondi. «Ehi Iseol! Non ti avevo vista!» Mi incantai un po' su di lui: indossava una felpa rossa e un capello di lana blu che gli schiacciava in modo morbido i capelli biondi davanti agli occhi. I suoi jeans erano chiari e un po' strappati sul ginocchio, le sue scarpe bianche e pulite. «Che succede?» mi chiese lui passando una mano davanti ai miei occhi. Mi sbloccai e in fiamme mi voltai, balbettando un 'niente', facendolo ridere. «Sei stata da qualche parte?» continuò lui sedendosi accanto a me all'improvviso. In mano aveva due delle merendine che aveva comprato Taehyung quella mattina e con un sorriso dolce me ne passò una. «Taehyung mi ha costretta ad andare insieme a lui a fare la spesa. A quanto pare non sa dell'esistenza dei carrelli, così ha usato me come porta merce.» dissi scocciata, mangiando la mia colazione. Yoongi rise, facendo ridere anche me con quella sua risata contagiosa, poi stirò le braccia e si alzò dal divano. «Lascialo perdere, prima o poi dovrebbe stancarsi di essere così cattivo.» Yoongi buttò la carta della merendina dentro il cestino, mentre io ridevo di ciò che aveva appena detto. «Ehi Yoongi! Hai un futuro da comico, bella questa battuta!» esclamai tornando seria. Lui rise di nuovo, poi si avvicinò alla cucina e prese un bicchiere d'acqua. «E poi mi annoio qui! Non so che fare!» piagnucolai sdraiandomi completamente sul divano. «Io andavo a fare una passeggiata. Ti va di venire con me?» mi chiese. Mi alzai dal divano e mi voltai verso di lui. «Sì, purché non debba stare qui!» risposi facendo ridere il biondo.
Io e Yoongi mettemmo i giubbotti, poi un rumore fece sobbalzare entrambi. «Jimin-ah!» Hoseok urlò facendo ridere sia me che Yoongi mentre un Jimin con i capelli arruffati e l'espressione impaurita corse di sotto, facendo quasi rotolando le scale. «Hoseok hyung! Non l'ho fatto di proposito, giuro!» il ragazzo dai capelli rosa corse a nascondersi dietro Yoongi che ridendo a crepapelle fece ridere anche me. Hoseok corse di sotto con lo sguardo omicida, cercando il rosa dappertutto. «Dove sei?» urlò, poi si accorse della testa rosa sbucare dietro la schiena di Yoongi e corse verso di lui. Jimin ci mise un secondo a spostarsi e a correre dall'altro lato. «Hyung! Non lo faccio più!» la scena che si presentò davanti ai miei occhi fu così comica che non riuscii più a smettere di ridere. Jimin correva attorno al tavolo e Hoseok gli andavo dietro urlando. « Mi hai fatto sbattere la testa nella scrivania! La devi smettere di sbucare dal nulla all'improvviso, senza neanche farti sentire!» «Okay, andiamo.» ridendo Yoongi mi afferrò la mano e mi trascinò fuori, mentre dentro Jimin e Hoseok continuavo a girare attorno al tavolo. «Secondo te lo troviamo vivo quando torniamo?» chiesi a Yoongi mentre camminavamo sulla neve.
