43장~ Amaro

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🌙43.쓴🌙

"Let me run, let me run, let me run along with you."

Rimasi di ghiaccio, stringendo i pugni e maledicendomi mentalmente per essermi inventata quella bugia! E ora che mi sarei inventata? Come avevo fatto a dimenticare di aver detto quella bugia a mio padre?

Mi voltai verso di lui con un sorriso ebete in viso ed agitai la mano per salutarlo. «E-Ehi! Ti hanno già dimesso!» esclamai come un idiota, facendo alzare un sopracciglio a Taehyung che velocemente si avvicinò verso di me. Camminava un po' male a causa dei lividi che aveva sul corpo, ma sembrava lo stesso Taehyung arrogante di sempre. «Pensi che dei semplici lividi possano farmi restare in ospedale per tanto tempo? Speravi che mi tenessero qualche giorno in più? Che ingenua.» rise il moro, scompigliandosi i capelli e guardandomi male.

Era bello. Non potevo negarlo a me stessa, era bello. «In realtà no! Non ti ha ucciso una pallottola, figuriamoci due lividi.» finsi mezza risata, ma lui mantenne lo sguardo serio e piegò la testa di lato, guardandomi poi con un sorriso malefico. «Perché stai cambiando discorso? Iseol, quante volte ti devo dire di non fare la preziosa non rispondendo alle mie domande? Vuoi per caso che domani tutti sappiano che ha fatto tuo fratello?» mi chiese con solito sorriso che avrei preso a pedate!

Sbuffai sconcertata ed imbarazzata per quello che avevo inventato su di noi e lo guardai. Di sicuro lui aveva detto a mio padre che non stavamo insieme davvero e di conseguenza mio padre mi avrebbe chiesto perché avevo mentito e come mai continuavo a stare in sua compagnia, dato che tra di noi non c'era nulla. E io che avrei risposto? 'Oh papà, sai... Taheyung mi sta minacciando a causa tua e di Chanyeol, non so perché, ma a quanto pare gli avete fatto qualcosa! Ah, mi sta minacciando usando quello che sa su mio fratello!'? Aish! Che situazione che si era creata!

«E va bene!» esclamai arrabbiata. Curioso lui mise la mani dentro le tasche dei pantaloni e aspettò che gli spiegassi per quale motivo avevo mentito sul nostro rapporto. «Non sei l'unico ad odiare mio padre. Anch'io lo odio, anche se non so perché tu ce l'abbia tanto con lui.» o forse sì? Forse perché mio padre stava cercando il suo? Ma anche così, perché ce l'aveva anche con mio fratello? C'era altro? «Fatto sta che anche lui odia te e quando gli ho detto che ero stata con te e i tuoi amici in vacanza si è arrabbiato, e siccome mi ha imposto di non venderti ed io non accetto ordini da una persona che ha dimenticato di avere una famiglia a causa del lavoro, per farlo arrabbiare di più gli ho detto che stiamo insieme.» gli raccontai con la testa bassa.

Il moro rimase in silenzio per qualche secondo, poi rise. Non era una risata gioiosa, era più una risata amara, arrabbiata. Alzai lo sguardo sul suo e lui agitò la testa divertito. «Sai qual è la parte più divertente di questo racconto?» mi domandò voltandosi di lato. Il suo profilo era perfetto! Poteva mai essere umana una persona così bella? «Il fatto che mio padre si sia bevuto che stiamo insieme?» gli chiesi cercando di sdrammatizzare quella situazione, ma il moro si voltò completamente di nuovo verso di me, guardandomi arrogante. «No, stupida! Il fatto che tuo padre mi odia, quando dovrebbe solo scusarsi per quello che è successo e chiedere perdono!» urlò quasi in lacrime.

Il cuore mi balzò nel petto, mentre un Taehyung arrabbiato e fuori di sé guardava il soffitto della scuola, in preda alla rabbia. Ma che era successo tra i due? Volevo saperlo così tanto! «Tuo padre crede di poter fare tutto quello che vuole solo perché è un poliziotto, ma si sbaglia. Si sbaglia! Crede che può permettersi di avercela con me, di minacciarmi. Pensa che abbia paura di lui?» mi chiese posando lo sguardo sul mio e guardandomi con gli occhi arrossati e arrabbiati. Non lo avevo mai visto così arrabbiato, nemmeno quando gli dissi di aver visto delle pistole a casa sua. «M-Minacciato?» gli domandai perplessa, guardandolo con gli occhi sbarrati. Mio padre aveva minacciato Taehyung? E quando? Quel giorno in ospedale, quando li avevo lasciati da soli? «Sì, ma fagli sapere un'altra volta che non ho paura di lui.» rispose voltandosi di spalle ed andando per allontanarsi. «Ah, e un'altra cosa! Non gli ho detto che è una bugia il fatto che stiamo insieme. Sarà bello farlo soffrire perché pensa che la sua cara e dolce figlia sta insieme al ragazzo che più odia al mondo.» rispose, sollevandomi! Non avrei dovuto preoccuparmi di trovare una scusa per spiegargli il motivo della bugia o del perché continuavo a vederlo. «Ma non pensare che non ti farò pesare questa bugia.» continuò, andando via.

Lo fissai allontanarsi, quando vidi Yoongi spuntargli davanti. Si salutarono in modo abbastanza freddo, poi il biondo alzò lo sguardo sul mio e mi guardò dispiaciuto. Non gli parlavo da così tanto che avevo anche dimenticato il suono melodioso della sua voce: si avvicinò verso di me con lo sguardo puntato sul mio, poi si fermò a pochi centimetri e sospirò. «Non parliamo da tanto.» sorrise. Cercai di farlo anch'io e lui fece un altro passo in avanti. «Ieri Taehyung è stato aggredito.» lo informai abbassando lo sguardo, sperando che lui mi dicesse chi fosse stato. Ero così confusa riguardo quello che era successo il giorno prima, non riuscivo proprio a capire. «Lo so.» sospirò di nuovo il biondo. «Chi e perché?» gli domandai alzando lo sguardo sul suo.

Yoongi mi guardò per pochi secondi, poi abbassò lo sguardo e alzò le spalle. «Te lo dirò se vuoi saperlo, ma il fatto è, sei sicura di volerlo?» mi chiese incuriosendomi. Lo guardai perplessa e lui annuì. «Tuo padre ha mandato Lee Jong Suk a 'spaventarlo', ma a quanto pare si è fatto prendere dalla situazione e dall'arroganza di Taehyung.» rispose, facendomi spalancare gli occhi. Che aveva fatto mio padre? «C-Cosa?»balbettai sconvolta. Mi lasciò con l'amaro in bocca, non mi sarei mai aspetta una cose del genere. Pensai che stesse, scherzando, che non poteva essere vero. Ma la relatà era un'altra. «Jong Suk è stato campione di taekwondo, un po' meschino da parte di tuo padre, no?» aggiunse il biondo alzando gli occhi al cielo e scuotendo la testa. Lo fissai ancora sconvolta e sconcertata, quando la campanella suonò e tutti gli altri iniziarono ad entrare nell'edificio. Yoongi alzò le spalle e mi guardò un'altra volta. «Ci si vede.» disse, poi scomparve tra tutti gli altri.

Mio padre aveva mandato un suo sottoposto a spaventare Taehyung, ma che gli saltava in testa? Ci pensai tutto il tempo durante le lezioni. Come aveva potuto fare una cosa del genere, lui che avrebbe dovuto occuparsi della giustizia? Come?

«Non hai parlato oggi Iseol, tutto bene?» mi chiese Jennie mentre uscivamo da scuola per andare a casa. Agitai la testa e mi fermai non appena vidi Jong Suk appoggiato sulla sua auto che alzava una mano per salutarmi. Che imbecille! «Ma chi è quel ragazzo bellissimo?» mi chiese la mia migliore amica, facendomi voltare verso di lei con lo sguardo omicida. «Lascia stare.» risposi fredda, camminando verso l'idiota che mi aspettava.

Non appena fui davanti a lui, Jong Suk, si spostò e mi aprì lo sportello. Lo guardai male e lui fece il suo solito sorriso ammiccante. «Bello picchiare un ragazzo, quando sei campione di taekwondo.» dissi acida, spostandolo dallo sportello ed entrando da sola nella sua auto. Lo vidi spalancare gli occhi, ma lo ignorai. Papà doveva spiegarmi il perché di tutto. Non l'avrebbe passata liscia.

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Taekwondo*: il taekwondo (태권도) è un'arte marziale coreana e uno sport da combattimento.
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Oggi il mio pensiero va a Taehyung e a sua nonna che è morta ieri.
Mi dispiace così tanto, soprattutto sapendo quanto gli fosse legato...
Siamo con te, Tae💚

Siamo con te, Tae💚

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•The Devil Wears Gucci| Kim Taehyung|🦋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora