37장~ Informazioni

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🌙37.왕따🌙

"Tell me pretty lies, look me in the face. Tell me that you love me even if it's fake."

«Yoongi rispondimi!» urlai in preda alle lacrime. Yoongi dall'altra parte del telefono sospirò.

Volevo risposte. Le volevo sul serio quella volta. Mi sentivo vuota e triste, e non volevo più sentirmi in quel modo. Non volevo più essere trattata in quel modo da Taehyung, volevo che tutta quella situazione finisse subito.

«Non posso.» rispose con la voce che gli tremava, debole. Alzai gli occhi umidi al cielo, imprecando mentalmente contro lui e contro me stessa. «Yoongi non ce la faccio più! Voglio che questa situazione finisca!» esclamai sussurrando sull'orlo della disperazione, con le lacrime che m'impedivano di vederci. Il biondo rimase in silenzio per qualche secondo, poi parlò di nuovo. «Non finirà comunque presto, Iseol. Anche se ti dicessi che hanno fatto tuo padre e tuo fratello a Taehyung, questa situazione non finirebbe. No, perché è una cosa abbastanza grave quella che è successa tra di loro e lui non ne vuole sapere.» disse con la sua solita voce calma e vellutata. Strinsi i denti, annuendo arrabbiata e frustrata. «Non parlarmi mai più, Yoongi.» dissi staccando il telefono dall'orecchio. «Iseol...» rispose lui, ma io chiusi la chiamata e buttai il telefono lontano. Non riuscivo più a vivere con quella situazione addosso, non potevo più farlo.

*

Non avevo più sentito Yoongi dall'ultima telefonata. Dopo avergli detto che non volevo più che mi parlasse lui mi telefonò per tutta la serata, ma non risposi ad un singola chiamata. Continuò anche a chiamarmi nei giorni successivi, ma non avevo proprio voglia di sentirlo, no se non mi diceva tutto quello che era successo tra Taehyung, mio 'padre' e Chaneyeol.

Quei giorni restanti di vacanze furono abbastanza duri. Papà continuava a ripetermi che non avrei più visto Taehyung, alterandomi ogni volta sebbene non lo volessi mai più vedere. Mio fratello non fece nemmeno una domanda su di me e il moro. Anche lui sembrava strano, ma non m'importava più di tanto.

Fui costretta a passare quegli ultimi giorni di vacanza segregata in casa, perché quella persona che chiamavo 'Papà' non mi permise di uscire, perché aveva paura che vedessi Taehyung. Forse lui sapeva il motivo delle pistole, chi era davvero Taehyung e aveva paura di questo.

Di lui invece non avevo più avuto notizie. L'ultima volta che lo vidi fu quando andammo tutti in ospedale a trovarlo dopo l'operazione, non sapevo se stava bene o se non stava affatto bene, ma stavo tornando a scuola e quello che più desideravo era che restasse a riposo per ancora un po', così che non avrei dovuto preoccuparmi anche di lui con tutto quello che stava succedendo. Afferrai lo zaino e lo portai alle spalle, mi guardai allo specchio un'ultima volta e sospirai. Di certo, quella che vedevo allo specchio, non era la me di qualche mese prima. Per colpa di Taehyung iniziavo a non riconoscermi più.

Scesi in cucina senza dire una sola parola a nessuno. Non parlavo con i miei genitori da quando mio padre mi mise in punizione per aver mentito sulla vacanza, mentre con mio fratello qualche volta scambiavo due chiacchiere, ma non come prima. Tutto stava cambiando. Taehyung non mi avrebbe lasciato allontanarmi facilmente da lui, a causa della minaccia, e questo poco a poco mi avrebbe fatto allontanare dalla mia famiglia. «Non fai colazione, Iseol?» chiese mia madre non appena passai dal salotto per andare via, vagamente triste per quella situazione. Loro erano seduti a tavola, e papà mi lanciò uno sguardo non appena mi voltai verso di loro. «Non ho fame.» dissi aprendo la porta, lasciandoli con il dispiacere. Ormai non m'importava di nulla, solo di mantenere quel segreto di mio fratello per ancora molto tempo.

Quando arrivai in classe Jennie era già seduta al suo posto, mi aspettava con impazienza di sapere tutto quello che era successo durante quelle vacanze ed io avrei omesso un sacco di particolari, tipo che Taehyung mi aveva spaventato puntandomi contro una pistola, Sehun che mi cercava, il bacio con Yoongi.
Mi sedetti accanto a lei e sospirai fingendo mezzo sorriso, che lei ricambiò voltandosi verso di me. «Come va?» mi chiese non appena il mio sguardo incontrò il suo. Feci spallucce. Ero felice di rivederla dopo tutto quello che era successo. «Odio mio padre.» risposi ridendo, cercando di nascondere la rabbia e la paura. «Deve essere difficile tutta questa situazione per te, Iseol. Perché non gli dici che Taehyung ti sta minacciando?» mi domandò facendomi agitare. La guardai con lo sguardo duro e freddo, e risi. Anche lei ci si metteva. «Jennie, no. Non gli dirò mai una cosa del genere, lui si arrabbierebbe di più. Lascia stare e promettimi che non dirai niente ai miei genitori.» dissi acida, guardandola male.

Se papà avesse saputo che mi stava minacciando... non avrei osato pensare a che sarebbe successo.

Lei mi guardò preoccupata, ma annuì mentre io scocciata e presa dalla rabbia uscivo fuori, senza dire niente a nessuno. Feci una passeggiata per il corridoio, cercando di calmare i nervi, quando una voce femminile chiamò il mio nome. «Song Iseol?» Mi voltai perplessa e mi ritrovai davanti la riccia che alla festa di Taehyung gli aveva chiesto come mai avesse invitato anche me. La guardai confusa mentre lei con mezzo sorriso si avvicinava.

Era molto alta e magra, i suoi capelli ricci e neri come la pece erano lunghi fino ai fianchi, i suoi occhi erano grandi e scuri, un po' troppo neri a causa dello strato pesante di eye-liner che aveva disegnato sulla palpebra e del mascara che aveva applicato sulle ciglia. Indossava la divisa scolastica, che aveva a modo suo cercato di personalizzare, ma a parere mio era orrenda: una catena le pendeva da un lato della gonna e delle borchie tempestavano la sua giacca. Mi chiesi cosa volesse da me, mentre con le braccia incrociate e una gomma da masticare in bocca sorrise facendomi l'occhiolino. Che voleva pure lei? «Passate belle vacanze?» mi chiese con la sua voce stridula e acuta, facendomi saltare i nervi ancora di più. Annuii confusa e lei sorrise di nuovo. «Ovvio! Deve essere stato bello passare le vacanze da Taehyung.» rispose acida. La guardai con gli occhi spalancati. Come faceva a saperlo? Era stato Taehyung a dirglielo? «Una pacchia.» risposi sarcastica, facendola innervosire. «Tu sei stata invitata da Taehyung per le vacanze natalizie. Tu? Che cosa ha visto in te quell'idiota?» mi domandò strattonandomi un braccio. Mi liberai dalla sua presa e la guardai con l'odio a mille. Anche con lei dovevo avere problemi?! «Lasciami stare.» dissi, ma lei mi buttò a terra, facendomi sbattere la testa contro il muro, poi mi afferrò il braccio e mi mise in piedi di nuovo. Mi strattonò un'altra volta, prendendomi per i capelli e facendomi urlare di dolore, quando Taehyung spuntò dietro lei.

Afferrò il braccio della riccia, strattonandola dalla sua parte e mettendosi poi davanti a me. Le lacrime mi rigarono il viso, mentre un Taehyung che stava decisamente bene, in forma e bello come sempre guardava la riccia di fronte a lui. « Yoona, stavolta sei scesa proprio in basso.» rise il moro con le mani dentro le tasche dei pantaloni. Yoona sorrise, facendo un passo verso di lui. «Ti ho dato tutte le informazioni che volevi e tu mi ripaghi così? Invitandola a passare le vacanze con te?» gli domandò arrabbiata. Sgranai gli occhi. Quali informazioni? Che stava cercando Taehyung?

•The Devil Wears Gucci| Kim Taehyung|🦋Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz