Capitolo 64

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Un urlo strozzato dai singhiozzi esce dalle mie labbra. Mi accovaccio affianco a lei sporcandomi le ginocchia e le mani del suo sangue ormai fuori dal suo corpo. Appoggio la testa sul suo petto per cercare di sentire il suo battito, ma niente. Estraggo subito il telefono dalla mia tasca e chiamo Un ambulanza. Continuo a ripeterle di non lasciarmi mentre al cellulare detto la via della strada. Dopo aver attaccato chiamo subito mia madre dicendole di raggiungermi a casa di Allison al più presto. Attacco ancora scossa dai singhiozzi e da tutte le mie parti del corpo che tremano. Cerco di fermare il sangue che fuoriesce dalle ferite sui suoi polsi. Le metto le mani incrociate sul petto e inizio a premerle con forza per effettuare una specie di massaggio cardiaco. Il suo cuore cede sempre di più, ma il mio si sta spezzando.

Il suono delle sirene dell'autoambulanza è come musica per le mie orecchie. Dietro di me appaiono tre medici con una barella tra le mani e mia madre che urla di fronte a questa scena. Mi alzano da terra e si precipitano sul corpo di Allison mentre la casa inizia a riempirsi dei rumori provenienti dai ragazzi. Avanti ai miei occhi assisto alla cosa più brutta al mondo, due dottori la mettono sulla barella è un altro cerca di iniettarle qualcosa mentre le ferma in sangue. Scioccata, allibita, immobile avanti a questa scena mi piego su me stessa mentre il mondo attorno a me sembra ovattato. Vedo i ragazzi muovere la bocca, ma non sento niente. Il papà di Allison fa il suo ingresso in casa scioccato mentre chiede cosa succede. Si avvicina alle scale ma nello stesso frattempo i medici portano via Allison sulla barella. Le urla del padre riecheggiano in tutta la casa, io mi guardo attorno per trovare il volto familiare del mio migliore amico, ma non c'è.

<<Dov'è Jack?>> sussurro appena all'orecchio di mia madre.
<<Non lo so, non credo sia stato ancora avvisato>> afferma mia madre tremante come una foglia.

La barella viene portata fuori dalla casa e caricata dentro l'ambulanza. Lo stesso medico di prima le effettua la rianimazione. Vedo il corpo di Allison sobbalzare ad ogni scossa, ma non sento il suo cuore riprendere nuovamente a battere.
Un altra scossa, un altro balzo.
Due scosse, due balzi mentre la sento sempre più lontana.

Mi guardo attorno. Sono tutti con le mani nei capelli mentre piangono e urlano. Guardo il mio corpo, le mie mani, le mie braccia, le gambe, la faccia, ricoperta dal suo sangue. Mi volto di nuovo verso i dottori, scuotono la testa arrendendosi all'idea di darle un altra possibilità. Un fremito, mi colpisce all'altezza del petto, mi fa piegare in due ed urlare dal dolore. Un altro pugno allo stomaco mi fa contorcere. Tra le braccia in cui mi sento più al sicuro, mi precipito tra quelle di Cameron. Le mie urla sovrastano la mia gola, le mie gambe non reggono, cado atterra seguita da lui che mi sostiene, da lui che in questo momento è la mia roccia. Mi tiene stretta tra le sue braccia, come ha già fatto e mi sussurra parole dolci. I suoi occhi lucidi non gli permettono di cacciare una sola lacrima, perché lui è forte. Lui è così, non si mostra debole avanti a niente. Nonostante io stia morendo dentro, il mio corpo riesce a ricevere quel calore che emana il suo. E non m'importa se adesso anche lui sarà riscoperto del suo sangue, non m'importa che sto urlando fino al punto di svenire, m'importa solo di rivedere Allison per qualche minuto e urlarle che lei non è stata capace di affrontare il dolore, non è stata forte come mi aspettavo e mi ha abbandonata, ansi, ci ha abbandonati. Sono distrutta, fisicamente e moralmente.

<<Smettila di tremare, ti prego piccola, mi stai spaventando>> le parole di Cameron mi martellano la testa. Come può chiedermi questo? Mi sta chiedendo di non soffrire quando una delle parti più importanti di me se ne andata abbandonandomi a questo sporco mondo? Urlo ancora di più tra le sue braccia, ma un altro urlo uccide il mio.

Alzo di poco la testa per incontrare lo sguardo distrutto di Jack che corre verso di lei ma cade in ginocchio. Le lacrime iniziano a scendergli interrottamente, e in questo momento, di quel ragazzo che sprizza felicità sempre da ogni dove, non c'è n'è nemmeno l'ombra. Il suo corpo tremante peggio del mio. La amavamo, in modo diversi, ma io l'amavo con tutta me stessa e lo continuerò a fare per sempre, anche se mi ha abbandonata lasciandosi andare, continuerò ad amarla come mai in vita mia. È una promessa All.

Filofobia [Cameron Dallas]   ~{In revisione}~Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz