Capitolo 50

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<<B-bambino?>> balbetta Shawn.
Oh. Mio. Dio.
Con tutti questi cazzo di problemi me ne ero completamente dimentica. Oh Gesù. Sto per sentirmi male.
Mi volto lentamente verso i miei genitori e i miei fratelli e li vedo scioccati. Cameron continua a tenermi stretta la mano.
Sto per morire.

<<Che significa?>> balbetta anche mia madre.
<<Oh, non lo sapevate, mi dispiace così tanto, scusatemi, io non ero a conoscenza di tutto ciò>>dice il dottore preoccupato.
<<Sta scherzando vero?>> chiede mio padre.
<<Mi dispiace, ma è così, abbiamo dovuto rimuovere il feto perché ormai era privo di vita>> risponde il medico abbassando lo sguardo.
Tutti sembrano scioccati, ma quella che sembra meno scioccata sono io. Subire questa perdita è qualcosa di straziante, io adoro i bambini e sapere che una piccola creatura, tra l'altro mio nipote, ha perso la vita, è una pugnalata al cuore. Ma credo che per gli altri, sapere che Kate era incinta e che poi ha perso il bambino solo in un volta, deve essere più straziante. Mi volto verso mia madre e l'abbraccio subito tranquillizzandola.
Mi rimetto al mio posto e noto lo sguardo di Shawn su di me inferocito.
<<Tu...tu sapevi...>> inizia a dire mentre si alza lentamente. Tutti si girano verso di me scioccati mentre lui inizia a correre verso di me.
<<Okay, stai esagerando Shawn>> dice Cameron piazzandosi avanti a me e allontanando il ragazzo.
<<Mi, mi dispiace, ma non so come digerire la cosa>> dice quasi in lacrime.
Mi volto verso il dottore e lo osservo.
<<Lei è sveglia?>> gli chiedo.
<<Non ancora>> mi dice.
<<Quindi non lo sa>> sbuffo mentre esco dalla stanza.

Questa situazione è straziante, per me è straziante, figuriamoci per lei che ha appena perso una creatura che viveva dentro di lei. Delle lacrime silenziose mi scorrono sul viso mentre raggiungo la stanza in cui è messa mia sorella. La osservo da parte mettendomi a sbirciare da denti alla piccola finestrina che si trova attaccata alla porta. La vedo lì, con quel camice bianco e tanti tubi attaccati alle sue braccia. Mi sento malissimo. Un voltastomaco prender il sopravvento su di me e corro subito in bagno. Ho lo stomaco molto suscettibile. In fondo, è dallo stomaco che provengono tutte le emozioni. Mi accascio sul gabinetto e inizio a vomitare, dopo pochissimo tempo qualcuno mi raccoglie i capelli in una cosa disordinata mentre mi accarezza la schiena. Cameron. Mi sussurra che andrà tutto bene, come sempre. Ma ci credo davvero? Come starà lei appena saprà? Tutti questi pensieri mi fanno vomitare ancora di più. Appena finisco mi appoggio al muro affianco al bagno e mi metto le mani sulla testa. Ringrazio Cameron per quella che sarà la quindicesima volte in mezza giornata, mi alzo a mi lavo la bocca e la faccia. Mi guardo allo specchio e dire che sono un disastro sarebbe un eufemismo.
Esco dal bagno seguita da Cameron e mi dirigo di nuovo dove c'è Kate. Dico a Cameron di andare via gentilmente, mi faccio coraggio e entro.
Mi avvicino al suo letto, le prendo la mano e mi siedo affianco a lei.
<<Hey bella>> inizio a parlarle con un sorriso però con le lacrime agli occhi.
<<Mi chiedevo fra quanto ti saresti svegliata. Sai, ho molte cose da dirti>> le dico.
<<Sei qui da ormai un giorno intero, ma a me è sembrata un eternità. La sai una cosa? Tu mi conosci molto bene e nella mia vita mi piace molto programmare le cose, pensare come potrebbero andare, ma mai e poi mai, mi sarei aspettata di ritrovarmi in questa stanzetta con te attaccata a queste macchine. Mi lacera dentro, mi lacera proprio dentro, anche solo sapere che hai avuto un incidente in cui ti potevo perdere, anche solo pensarlo mi fa venire i brividi. Ora dovrei ringraziare tutta la volta celeste per averti fatta rimanere sulla terra, ma adesso c'è una parte di te non c'è più, non so proprio come potrai prenderla. Io adesso non ti dirò niente, ti lascerò con il dubbio, perchè non so se mi stai ascoltando oppure no, ma nel caso in cui la risposta fosse positiva, quando ti diremo questa cosa, voglio che tu sia del tutto cosciente, perchè dovrai affrontarla come hai sempre fatto. Con tutta la forza del mondo.>> continuo a parlare sorridendo mentre le lacrime scendono e stringo la sua mano sempre più forte.
<<Sono successe un sacco di cose in queste 24 ore. Volevo dirtelo appena sarei tornata a casa, ma non ne ho avuto tempo. Cameron ha confessato di amarmi, e credo che il sentimento da parte mia sia più che reciproco. Dovevi sentirlo, mi ha detto delle parole dolcissime. Lo sai bene che non sono una tipa romantica e non mi piacciono per niente le cose appiccicose o troppo sdolcinate, ma lui è stato davvero fantastico. Mi ha fatto capire che è da molto tempo che lui ci tiene a me, sono rimasta sconvolta quando mi ha detto tutti i particolari su di me che forse nemmeno io conoscevo. Ah, in altra cosa. Li vedi questi lividi? Beh, hai ragione. Se hai sempre pensato che sia stato nostro padre a procurarmeli, sappi che è la verità. Te lo dico adesso perché sono una codarda, no, forse non sono una codarda, lo faccio solo perché non voglio farvelo odiare oppure distruggere la nostra famiglia. Se devo soffrire solo io a me va bene, ma non sopporterei veder soffrire anche voi. Non ammetterò mai che è sempre stato lui a farmi questo, quando sarai sveglia. Adesso ti ho detto tutto. Ma ti prego Kate, svegliati. Fallo per me. Ti prego>> dico scoppiando in un pianto rumoroso e rannicchiandosi sulla sedia. Ho le gambe strette al petto mentre continuo a piangere e dondolarmi su me stessa, è una situazione alquanto inquietante.

Filofobia [Cameron Dallas]   ~{In revisione}~Where stories live. Discover now