Capitolo 42

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È lunedì mattina. La domenica è volata, come d'altronde il sabato sera. Alla fine quando scesi le scale trovai mia sorella e mia mamma che stavano litigando per uno stupido vestito, giuro che volevo ucciderle, poi siamo andati in discoteca e fortunatamente è stato tutto normale, a parte il fatto che sono tornata leggermente ubriaca a casa e mia madre voleva tagliarmi le gambe, ma vabbè, dettagli. Cameron non lo vedo da sabato sera e sul nostro gruppo non ha risposto a nessun messaggio, come anche Allison. Sono molto preoccupata per tutti e due.

Adesso mi sto vestendo per andare a scuola, passerà a prendermi Jack. Andiamo a fare colazione insieme.

Scendo veloce le scale e dopo aver salutato tutti mi dirigo fuori. Entro in macchina e saluto Jack con un bacio sulla guancia.

<<Sei pronta?>> mi chiede mettendo in moto.
<<Per andare a scuola? No, grazie e arrivederci>> rido e lui mi segue.

Arriviamo fuori Starbucks e scendiamo.
Appena entriamo noto Cameron seduto ad un tavolo con Taylor e un altro ragazzo. Faccio finta di non vederlo e cammino verso l'altro lato. Nemmeno Jack li ha visti, quindi sono apposto.

<<Allora, come vanno le cose?>> gli chiedo mentre ordino il mio cappuccino.
<<Male, a te?>> dice mentre prende un frappé.
<<Si va avanti-sospiro e poi riprendo il discorso- da quand'è che non la senti?>> gli chiedo mentre ci dirigiamo al nostro tavolo lui abbassa il capo.
<<Tre giorni>> sussurra.
Sospiro.
<<Tu?>> continua.
<<Da quando sono andata a casa sua, non mi ha risposto più ai messaggi e alle chiamate, sono ritornata anche a casa sua ma mi ha aperto Monica dicendo che non era in casa>> dico tutto d'un fiato.
<<La stessa identica cosa ho fatto io e la stessa identica cosa è successa a me>> mi dice mentre ingoia il suo frullato.
<<Senti Jack, sono sicura che starà bene>> non è vero, lo dico più per convincere me stessa che lui.
<<Grazie Crys, davvero, sei la mia migliore amica e non ti cambierei per nulla al mondo>> dice scendendo dalla sua sedia e venendomi ad abbracciare.
<<Adesso parliamo di te. Come vanno le cose?>> mi chiede con un sorriso malizioso ritornando al suo posto.
<<Che significa quel sorriso?>>
<<Oh andiamo, con i ragazzi, come va?>>
<<Jack, lo sai che non verrei di sicuro a dirlo a te, perchè sei geloso e vorresti solo spaccare la faccia a quel povero cristiano, quindi no>> dico ridendo. Lo sento sussurrare un "in effetti" e poi sorride anche lui.

Nel frattempo, entrano nel locale Cody e Jason.
<<Hey Crystal>> mi salutano i due avvicinandosi.
<<Hey ragazzi, da quanto tempo?>> sorrido abbracciandoli.
<<Tanto, siamo venuti qua per l'ultima colazione di Jason>> risponde Cody.
<<Perchè?>>
<<Devo trasferirmi, a Las Vegas>>
<<Oh mio dio, Las Vegas, il mio sognoooo>> dico urlando e saltellando come una pazza.
<<Si ma io non ne sono così contendo perché non vorrei lasciare la mia città>>
<<Hai ragione scusami>> gli rispondo sorridendo.
<<Di niente, comunque ragazzi, appena volete siete invitati nella mia nuova casa di Las Vegas visto che a te Crystal piace tanto>>
<<Oh dio Jason, dici davvero?>>
<<Si>>
<<Aaaaaa, grazie grazie grazie>> dico saltandogli addosso e riempiendolo di baci. Lui sorride e nel frattempo vedo Cameron, Taylor e quell'altro ragazzo avvicinarsi.

<<Hey ragazzi>> ci saluta Taylor con il ragazzo, ma Cameron rimane in silenzio a guardarmi. Io mi stacco un poco da Jason e ritorno al mio posto salutando gli altri.
Ad un certo punto noto le occhiate infuocate di Cody e Cameron.
<<Christian>> sussurra Cameron stringendo i pugni.
<<Hey Dallas, ci si rivede>> dice con una punta di sarcasmo Cody.
Come odio quando i due ragazzi che si odiano si chiamano per cognome.

Filofobia [Cameron Dallas]   ~{In revisione}~Where stories live. Discover now